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Lunedi, 27 maggio 2024 - Sant´Agostino di Canterbury ( Letture di oggi)

6-118 Luglio 3, 1905 Dichiarazioni di Gesù sul stato di Luisa.

La Divina Volontà - Libro 6°

6-118 Luglio 3, 1905 Dichiarazioni di Gesù sul stato di Luisa.
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(1) Continuando il mio solito stato, mi sono trovata fuori di me stessa, e vi sono trovata la Regina Mamma col bambino Gesù in braccia, che gli stava dando il suo dolcissimo latte; io nel vedere che il bambino succhiava il latte dal petto della nostra Madre, piano piano l’ho tolto dal petto e mi sono messa io a succhiare. Nel vedermi far ciò, ambedue hanno sorriso della mia furberia, ma però mi hanno lasciato succhiare. Onde dopo ciò, la Regina Madre mi ha detto:

(2) “Prendi il tuo Carino e godilo”.

(3) Io me l’ho preso in braccia; in questo mentre, fuori si sentivano rumori di armi e Lui mi ha detto:

(4) “Questo governo cadrà”.

(5) Ed Io: “Quando?”

(6) Toccandosi l’estremità della punta del dito ha soggiunto: “Un’altra punta di dito”.

(7) Ed Io: “Chi sa innanzi a Voi quanto sarà questa punta di dito”. E Lui non mi ha dato retta, ed io non avendo voglia di sapere stavo dicendo: “Quanto vorrei conoscere la Volontà di Dio in riguardo a me”.

(8) E Lui mi ha detto: “Tieni una carta, che ti scriverò Io stesso e dichiarerò la mia Volontà sopra di te”.

(9) Io non tenevo, e sono andata a cercarla e l’ho data, ed il bambino scriveva:

(10) “Dichiaro innanzi al Cielo ed alla terra che è mia Volontà, che l’ho scelta vittima; dichiaro che mi ha fatto donazione dell’anima e del corpo, ed essendo l’assoluto padrone, quando a Me piace le partecipo le pene della mia Passione, ed Io in contraccambio le ho dato l’adito nella mia Divinità; dichiaro che in quest’adito mi prega ogni giorno per i peccatori continuamente, e ne attinge un continuo flusso di vita a pro degli stessi peccatori”.

(11) Ed ha scritto tant’altre cose che io non ricordo tanto bene, perciò le lascio. Io nel sentire ciò mi sono sentita tutta confusa, ed ho detto: “Signore, perdonate se mi rendo impertinente, questo che avete scritto non volevo saperlo, mi basta che lo sappiate Voi solo, quello che vorrei sapere è, se è Volontà vostra che continui questo stato”. Io nella mia mente continuavo: “Se è Volontà sua che venga il confessore a chiamarmi all’ubbidienza, oppure è mia fantasia il tempo che perdo col confessore, ma non ho voluto dirlo temendo di voler sapere troppo, convincendomi io stessa, che se è Volontà sua una cosa, sarà Volontà sua l’altra”. Ed il bambino Gesù ha seguitato a scrivere:

(12) “Dichiaro che è Volontà mia che continui in questo stato, che venga a chiamarti all’ubbidienza il confessore ed il tempo che perdi con lui, ed è Volontà mia che ti sorprenda il timore di non essere Volontà mia il tuo stato, questo timore e dubbio ti purifica da ogni minimo difetto”.

(13) La Regina Madre e Gesù mi hanno benedetto e l’ho baciato la mano e mi sono trovata in me stessa.