Scrutatio

Domenica, 19 maggio 2024 - San Celestino V - Pietro di Morrone ( Letture di oggi)

6-17 Febbraio 7, 1904 Come è difficile trovare un’anima che si dia tutta a Dio, per poter fare che Dio si dia tutto a lei.

La Divina Volontà - Libro 6°

6-17 Febbraio 7, 1904 Come è difficile trovare un’anima che si dia tutta a Dio, per poter fare che Dio si dia tutto a lei.
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(1) Avendo passato tutto il mese scorso molto sofferente, perciò ho trascurato di scrivere, e continuando a sentirmi molto debole e sofferente, mi viene spesso spesso un timore, che non è che non possa scrivere, ma che non voglio, e per scusa dico che non posso; è vero che sento molta ripugnanza e devo fare molta forza per scrivere, e solo l’ubbidienza poteva vincermi. Onde, per togliere qualunque dubbio mi sono decisa di non scrivere tutto, ma solo qualche parola che ricordo, per vedere se veramente posso o non posso. Ricordo che un giorno, sentendomi male mi disse:

(2)Figlia mia, che sarà se cessa la musica nel mondo?”

(3) Ed io: “Signore, che musica può cessare?”

(4) Ed Egli ha soggiunto: “Diletta mia, la tua musica, perché quando l’anima soffre per Me, prega, ripara, loda, ringrazia continuamente, è una continua musica al mio udito, e mi distoglie dal sentire l’iniquità della terra, e quindi di castigare come si conviene, non solo, ma è musica nelle menti umane e le distorna di fare cose peggiori. Onde, se Io ti porto, non cesserà la musica? Per Me è niente, perché non sarà altro che trasportarla dalla terra al Cielo, ed invece d’averla dalla terra l’avrò nel Cielo, ma il mondo come farà?”

(5) Ond’io stavo pensando tra me: “Questi sono i soliti pretesti per non portarmi, ci sono tante anime buone nel mondo e che tanto fanno per Dio, e che io fra tutte queste non occupo forse che l’ultimo posto, eppure dice che se mi porta cesserà la musica. Ce ne sono tante che gliela fanno migliore”. Mentre ciò pensavo, come un lampo è venuto ed ha soggiunto:

(6)Figlia mia, questo che dici è vero, che ci sono molte anime buone e che molto fanno per Me, ma quanto è difficile trovare una che mi dia tutto per potermi dare tutto; chi si ritiene un po’ d’amor proprio, chi la propria stima, chi un affetto, fosse pure a persone anche sante, chi una piccola vanità, chi si ritiene un po’ d’attacco alla terra, chi all’interesse, insomma, chi una cosetta e chi un’altra, tutti ritengono qualche cosa di proprio, e questo impedisce che tutto sia divino in loro. Onde, non essendo tutto divino ciò che esce da loro, non potrà la loro musica produrre quegli effetti al mio udito ed alle menti umane. Quindi, il molto loro fare non potrà produrre quegli effetti, né così piacermi, come il piccolo fare di chi non ritiene niente per sé, e che tutta a Me si dona”.