SCRUTATIO

Lunedi, 23 giugno 2025 - San Tommaso Moro ( Letture di oggi)

Ecclesiastico 11


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA TINTORI
1 La sapienza dello umiliato esalterà il capo suo, e farallo sedere nel mezzo de' grandi.1 La sapienza dell'umile lo innalzerà e lo farà sedere tra i grandi.
2 Non lodare l' uomo secondo la forma sua, e non dispregiar l' uomo secondo l'aspetto suo.2 Non lodare un uomo per la sua bellezza, e non disprezzare una persona per il suo aspetto.
3 L'ape è picciola nelli volanti, e il frutto suo hae il principato delle dolcezze.3 Piccola cosa tra i volatili è l'ape, eppure il suo frutto ha il primato della dolcezza.
4 Mai non ti gloriare nelle vestimenta, e non te ne esaltare nel dì dello onore tuo; però che maravigliose sono l'opere dello Altissimo, e gloriose e occulte sono tutte le sue opere.4 Non ti gloriar mai del tuo vestito, non t'insuperbire quando sarai onorato; perchè soltanto le opere dell'Altissimo son maravigliose, le opere di lui son gloriose, nascoste, invisibili.
5 Molti tiranni sederono in sedia regale, e tale di cui non si pensò portò corona.5 Sederono sul trono molti tiranni, e portò il diadema colui al quale nessuno pensava.
6 Molti potenti furono fortemente oppremuti; e li famosi furono dati in mano ad altrui.6 Molti potenti sono stati profondamente umiliati, e chi era nella gloria fu dato in altrui potere.
7 Prima che tu domandi, non vituperare alcuno; e quando averai addomandato, riprendi giustamente.7 Non biasimare avanti d'esserti informato, quando ti sarai informato riprenderai con giustizia.
8 Non rispondere parola, prima che tu oda; in mezzo delli antichi non parlare.8 Non rispondere prima d'aver ascoltato, e non interrompere l'altrui discorso.
9 Non contendere di quella cosa che non ti grava; e non istare nel piato delli peccanti.9 Non contendere per cosa che non ti molesta, e non ti mettere a giudicar coi peccatori.
10 Figliuol mio, le opere [tue] non sieno in molti atti; per che tu sia ricco, non sarai sanza peccato. Se tu seguiterai molti, non piglierai; e se tu fuggirai, non scamperai.10 Figlio, non t'impicciare in molte cose: se diverrai ricco, non sarai immune da colpa; se andrai dietro (a molte) non ne porterai in fondo (una), ed anche fuggendo, non ti trarrai d'impaccio.
11 Egli è uomo che lavora e studiasi, ed è rammaricoso e crudele, e tanto maggiormente non abbonderae.11 C'è chi fatica, s'affretta e patisce, e, essendo empio, tanto meno arricchisce.
12 E sì è un altro uomo languido, e che ha bisogno d' essere ricomperato, molto mancante in forza, e abbondante in povertade.12 C'è invece un disgraziato bisognoso d'aiuto, privo d'ogni forza e ricco di miseria;
13 E l'occhio di Dio guatoe colui in bene, e dirizzoe lui della umilitade sua, e levoe il capo suo (della tribulazione); in colui molti si sono maravigliati, e onorarono Iddio.13 ma l'occhio di Dio lo guarda benignamente, lo solleva dalla sua umile condizione, gli fa alzare la testa, e molti ne restano ammirati e glorificano Dio.
14 Li beni, li mali, la vita, la morte, la povertade la onestade sono da Dio.14 I beni e i mali, la vita e la morte, la povertà e la ricchezza vengono da Dio.
15 Sapienza e disciplina e scienza della legge sono appo Iddio; la dilezione e le vie de' buoni sono appo lui.15 La sapienza, la disciplina e la scienza della legge son da Dio, son da lui l'amore e le vie del bene.
16 L'errore e le tenebre sono concreate a'peccatori; coloro che si esaltano nelli mali, invecchiano in quelli.16 L'errore e le tenebre sono ingenite nei peccatori, e chi esulta nel male invecchia nella malizia.
17 Il dono di Dio sta fermo alli giusti, e le utilitadi di colui averanno prosperitade in eterno.17 Il dono di Dio rimane ai giusti, e il suo progresso avrà dei successi in eterno.
18 Egli è chi arricchisce, temperatamente operando; e questa è la parte del merito suo,18 C'è chi arricchisce a forza di risparmi, ed ecco la parte che gli tocca in ricompensa:
19 ch' elli dice: apparecchia'mi, e io mangeroe ora de' beni miei solo.19 che può dire: « Ho trovato riposo, ed ora mi godrò da solo i miei beni »
20 E non sa che il tempo passa, e la morte s' approssima, e ch' egli lascerae tutte le cose agli altri, e morrae.20 e non sa quanto tempo debba passare avanti che s'avvicini la morte, quando morrà lasciando tutto agli altri.
21 Sta nel testamento tuo, e in quello favella (con noi), e nell' opera de' tuoi comandamenti invecchia.21 Stai al tuo patto, di esso ragiona, e invecchia nell'adempimento di quanto t'è comandato.
22 Non dimorare nell' opera de' peccatori; ma confidati in Dio, e sta nel luogo tuo.22 Non rimanere stupito dell'agire dei peccatori, ma confida in Dio e rimani al tuo posto;
23 Lieve è nel conspetto di Dio sùbito arricchire il povero.23 perché è facile davanti a Dio arricchire in un momento il povero.
24 La benedizione di Dio (sùbito) s' affretta a venire nel merito del giusto, e il provvedimento d'essa fruttifica in veloce onore.24 La benedizione di Dio s'affretta a ricompensare il giusto, e in breve ora fa fruttificare i suoi progressi.
25 Non dire: di che ho io bisogno? e che arò io dopo questa vita?25 Non dire: « Di che ho bisogno? E quali beni potrò avere da qui in avanti? »
26 Non dire: io son sufficiente a me stesso; e (avendo tanti beni) che mal mi puote avvenire?26 Non dire: « Io basto a me stesso; e qual disgrazia ormai mi potrà, accadere? »
27 Nel dì de' beni non ti dimenticare de' mali, e nel dì de' mali non ti dimenticar de' beni.27 Nel giorno della felicità non ti dimenticare della sventura, e nel giorno della sventura non ti dimenticare della felicità.
28 Però che lieve cosa è dinanzi da Dio, nel die della morte, meritare ciascuno secondo le sue vie.28 E' cosa facile a Dio, nel giorno della morte, rendere a ciascuno secondo la sua condotta.
29 La afflizione sùbita fa dimenticare (l'onore e) li desideri carnali; e nella fine dell' uomo fia il palesamento delle sue opere.29 Il male d'un'ora fa dimenticare i grandi piaceri, e alla fine dell'uomo le sue opere saranno svelate.
30 Anzi la morte non lodare alcuno uomo; però che l'uomo si conosce ne' suoi figliuoli.30 Non lodar nessuno avanti la sua morte, perchè l'uomo si conosce dai suoi figlioli.
31 Non menare ogni uomo in casa tua; per che molte sono le insidie del fraudolente.31 Non menare in casa tua ogni sorta di persone, perchè son molte le insidie dell'ingannatore.
32 Sì come li luoghi vicini del cuore delle pregne spirano e gettano fuori, e sì come la pernice s' induce nella gabbia, e sì come la cervia s' induce nel lacciuolo; così il cuore de' superbi, e così il ragguardatore vedendo il cadimento del prossimo suo.32 Come lo stomaco guasto rutta fetidi odori, come la pernice è attirata nella gabbia e il daino nel laccio, così fa il cuore del superbo, e come chi spia per vedere la caduta del prossimo.
33 Però che convertendo le cose buone in cattive, insidia e pone macula nelli eletti.33 Infatti, convertendo il bene in male, tende insidie, e alle doti migliori apporrà delle macchie.
34 Da una favilla s' accresce il fuoco, e da uno malizioso s'accresce il sangue; l'uomo peccatore agguata il sangue.34 Da una sola scintilla divamperà l'incendio, da un solo ingannatore saran moltiplicate le stragi; e l'uomo perverso attenta alla vita.
35 Guàrdati dal pestilenzioso, però ch' elli fabbrica il male; guàrdati da lui, acciò ch' elli non induca sopra te ischernimento in perpetuo.35 Guardati dal corruttore, che ordisce guai, affinchè non abbia a tirarti addosso eterno scherno.
36 Caccia lo straniero; e se tu non lo cacci, elli ti sovvertirae nelli ravvolgimenti suoi, e faratti smarrire nelle proprie vie.36 Metti in casa uno straniero, ed egli ti metterà sottosopra e in tempesta, e ti alienerà dai tuoi.