SCRUTATIO

Lunedi, 23 giugno 2025 - San Tommaso Moro ( Letture di oggi)

Tobia 12


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1 Allora Tobia (vecchio) chiamò a se il suo figliuolo (Tobia), e sì gli disse: che possiamo noi dare a questo uomo santo, il quale venne teco?1 - Allora Tobia chiamò a sè il figliuolo, e gli disse: « Che possiamo noi dare a questo sant'uomo che è venuto con te? ».
2 E rispondendo Tobia disse: padre, che mercede gli renderemo? o quale cosa potrà essere degna a' suoi benefizii?2 Rispose Tobia al padre: « Padre, qual mercede gli daremo? O qual cosa può esser proporzionata a' suoi beniflzi?
3 Egli mi menò e mi rimenò sano (e salvo), ed egli riacquistò la pecunia di Gabelo; egli mi fece avere moglie, e cacciò da lei il demonio; al padre e alla madre sua diede letizia; e me medesimo campoe dal pesce il quale mi volea divorare; e a te hae fatto vedere il lume del cielo, e per lui siamo ripieni d' ogni bene. Or dunque che potremo noi dare a lui, che fosse degno a tante cose?3 Mi ha condotto e ricondotto sano, ha ritirato egli stesso il danaro da Gabelo, m'ha fatto aver moglie, e da essa ha tenuto lontano il demonio, riempì d'allegrezza i genitori di lei, mi liberò da esser divorato dal pesce, ti ha fatto di nuovo veder la luce del cielo, e per suo mezzo siamo stati ricolmati d'ogni bene. Che gli potrem dare di degno per tutto ciò?
4 Ma io ti priego, padre mio, che noi il preghiamo, s'egli il consente, ch' egli pigli la metà di tutto ciò che noi abbiamo recato.4 Ma ti prego, padre, domandagli se mal si degnasse d'accettare per sè la metà di tutto quello che abbiam portato ».
5 Adunque il padre e il figliuolo il chiamarono, e trasserlo da una parte, e pregaronlo ch' egli dovesse pigliare la metà di tutte le cose che loro aveano recato.5 E chiamatolo, il padre ed il figlio lo tirarono a parte, e presero a pregarlo che si compiacesse d'accettare la metà di tutte le cose che erano state portate.
6 Allora disse egli celatamente a loro: benedite Iddio del cielo, e dinanzi a tutti quelli che vivono confessatevi a lui, perciò ch' egli hae fatto con voi la sua misericordia.6 Allora ei disse loro in segreto: « Benedite l'Iddio del cielo, e rendetegli lode dinanzi a tutti i viventi, perchè ha usato con voi la sua misericordia.
7 Veramente il sacramento del re è buono a celare; ma l'opere di Dio rivelare e confessare è onorevole cosa.7 Veramente, è bene tener nascosto il segreto del re; ma è lodevole rivelare e manifestare le opere di Dio.
8 E la orazione e il digiuno e la limosina è migliore, che raunare e avere tesori d'oro (o di pecunia).8 Buona è l'orazione-unita al digiuno, e meglio far elemosina che metter da parte mucchi d'oro.
9 Imperciò che la limosina libera (l'uomo) dalla morte; ed ella si è quella che purga il peccato, e fa trovare misericordia e vita eterna.9 Perchè l'elemosina libera [l'anima] dalla morte; essa purifica dai peccati, e fa trovare la misericordia e la vita eterna.
10 Ma quelli che fanno il peccato e la iniquitade, hanno in odio l' anima loro.10 Quelli invece che fanno il peccato è l'iniquità sono nemici della lor propria anima.
11 Adunque io vi confesso la verità, e non vi celerò il sermone secreto.11 Io dunque vi manifesto la verità, e non vi terrò più nascosto questo mistero.
12 Quando tu adoravi con lacrime, e seppellivi i morti, e lasciavi il desinare, e nascondevi i morti di dì in casa tua, e la notte gli seppellivi, io offersi la tua orazione a Dio.12 Quando tu pregavi con lacrime, e seppellivi i morti, e lasciavi il tuo pranzo, e durante il giorno tenevi nascosti in casa tua i morti, e di notte li seppellivi, io presentai al Signore la tua orazione.
13 E imperciò che tu eri accetto a Dio, fu bisogno che la tentazione ti provasse.13 e siccome eri accetto a Dio, fu necessario che la tentazione ti mettesse a prova.
14 E ora m' ha mandato Iddio, perchè io ti liberi, e perchè io liberassi Sara, moglie del tuo figliuolo, dal demonio.14 Ed ora il Signore m' ha mandato, perchè io curassi te, e liberassi dal demonio Sara moglie del tuo figliuolo,
15 Certo sono Rafael angelo, uno de' sette che istiamo dinanzi a Dio.15 io dunque son l'angelo Raffaele, uno dei sette che stanno dinanzi al Signore ».
16 E quando loro ebbero ciò udito, si spaventarono, e tremando caddero in terra sopra la faccia loro.16 Ciò udito, restarono sbigottiti, e caddero tremanti con la faccia a terra.
17 E l'angiolo disse a loro: pace sia a voi, non abbiate paura.17 E l'angelo disse loro: « La pace sia con voi; non temete.
18 Imperciò ch' io sono stato con voi per la volontà di Dio; beneditelo, e a lui cantate.18 Se infatti son stato con voi, è stato per volontà di Dio; lui benedite, a lui cantate [lodi].
19 Io pareva che mangiassi e bevessi con voi; ma io uso cibo invisibile, e beveraglio il quale vedere non si puote dagli uomini.19 A voi sembrava che io mangiassi e bevessi, ma io ho un cibo invisibile, ed una bevanda che gli uomini non posson vedere.
20 Ora sì è tempo ch' io torni a colui che mi mandoe; ma voi benedite Iddio, e raccontate tutte le sue maraviglie.20 È tempo ch' io ritorni a colui che m' ha mandato. Voi poi benedite Iddio, e fate conoscere tutte le sue meraviglie ».
21 E dicendo queste cose, disparì dagli occhii loro, e nol poterono più vedere.21 Ciò detto disparve da' loro occhi, e più non poteron vederlo.
22 Allora, istando in terra bocconi per tre ore sopra la faccia loro, benedissero Iddio; e rilevandosi raccontarono tutte le sue maraviglie.22 Allora, prostrati per tre ore con la faccia a terra, benedissero Dio; quindi, rialzatisi, narrarono tutte le meraviglie di lui.