SCRUTATIO

Lunedi, 23 giugno 2025 - San Tommaso Moro ( Letture di oggi)

Neemia 6


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1 E dopo questo, avendo udito Sanaballat e Tobia e Gossem Arabo e tutti gl' inimici nostri che io avessi edificato il muro, e non fosse in lui alcuna rottura; e insino a quel tempo non avea poste le porte di legno su alle porte (del muro);1 Ma avendo udito Sanaballath, e Tobia, e Gossem Arabo, e gli altri nostri nemici, com'io avea fabbricate le mura: e come non vi restava più apertura (non si eran però ancora messe le imposte alle porte;)
2 mandarono Sanaballat (e Tobia) e Gossem (Arabo) a me, dicendo: vieni e facciamo patto insieme nelli vitelli in uno campo. E loro pensavano di farmi (alcuno) male.2 Sanaballath, e Gossem mi mandarono a dire: Vieni, e facciamo alleanza, tra noi in qualcheduno de' villaggi della campagna di Ono: ma eglino pensavano a farmi del male.
3 E io li mandai per alcuni delli miei a dirli: (sappi come) io fo una grande opera, e non posso venire; però che se io verrò a voi, l'opera mia non riuscirà bene.3 Io pertanto mandai gente a dir loro: Ho per le mani un gran lavoro, e non posso venire, aftinché non resti trascurato, s' io parto per venire a voi.
4 E (dopo questo) mi mandorono a dire queste medesime parole per quattro fiate; e io sempre li diedi la prima risposta.4 Ed ei mandarono per ben quattro volte a dirmi la stessa cosa: e io risposi loro, come da prima.
5 E mandommi Sanaballat la quinta fiata uno suo servo secondo la prima dimanda; e avea una epistola nella mano sua, scritta in questo modo:5 E Sanaballath mi mandò per lo stesso fine di prima la quinta volta un suo servo, che portava una lettera di questo tenore:
6 Nelle genti è stato udito, e Gossem ha detto, che tu e li Giudei pensate di ribellare, e per questa cagione tu edifichi il muro, e sì ti vogli fare re sopra di costoro; per la qual cagione6 Si è divulgato tralle genti, e Gossem lo afferma, che tu, e i Giudei meditate ribellione, e per questo tu rialzi le mura, e vuoi farti loro re: e che a questo fine
7 tu hai posto li profeti, i quali prèdicano in Ierusalem di te, dicendo: lo re è in Giudea. Lo re è quello che udirà queste parole; e però ora vieni, acciò che facciamo consiglio insieme.7 Tu hai pronti de' profeti, i quali ti vadano encomiando per Gerusalemme, e dicano: Egli è il re della Giudea. Queste cose il re le saprà: per questo vieni tosto, affinchè consultiamo insieme.
8 E io li mandai a dire: non è così come tu parli; però che queste parole tu le hai composte nel tuo cuore.8 Ma io gli mandai a dire: La cosa non istà, come tu dici: perocché tu crei in cuor tuo queste cose.
9 Tutti costoro ci spaventavano, pensando che noi dovessimo cessare dall' opera cominciata. Per la qual cosa io più mi confortai.9 Conciossiachè tutti coloro ci mettevano degli spauracchi, sperando di ritrarci dal lavoro, e di farcelo abbandonare. Ma io per questo stesso mi animai maggiormente,
10 Ed entrai nella casa di Semaia figliuolo di Dalaia figliuolo di Metabeel secretamente. Lo qual disse: trattiamo nosco nella casa di Dio in mezzo del tempio, e chiudiamo le porte del tempio; però che debbono venire per ucciderti, e di notte debbono venire ad ucciderti.10 E andai di nascosto a casa di Semaia figliuolo di Dalai, figliuolo di Metabeel. Il quale disse: Andiamo a discorrerla tra di noi nella casa di Dio nel mezzo del tempio, e chiudiamo le porte: perocché coloro sono per venire a ucciderti, e verranno di notte per darti morte.
11 E dissi: or è fuggito alcuno simile a me? E chi è quello simile a me, che entrerà nel tempio, e viverà? io non entrerò.11 Ma io dissi: Forse un uomo come me si dà alla fuga? e un uomo qual son io, potrà entrare nel tempio, e salvarsi? io non vi anderò.
12 E conobbi che Iddio non l'avea mandato, ma quasi indovinando lui avesse parlato a me, e Tobia e Senaballat l'avessero condotto.12 E io compresi, ch'ei non era mandato da Dio, e mi avea parlato quasi fosse uomo ispirato, ma Tobia, e Sanaballath lo aveano comperato:
13 Lui avea tolto prezzo, acciò che mi facesse fare alcuno male e peccassi, e avessero per quello cagione di ingiuriarmi.13 Perocché egli era stato pagato per atterrirmi, e farmi peccare, onde quegli avesser ragione di rimproverarmi.
14 Ricòrdati di me, [Signore], per Tobia e Senaballat, secondo queste tali opere loro; e anco di Noadia profeta, e degli altri profeti i quali mi sbigottivano.14 Ricordati di me, o Signore, per riguardo ai raggiri di Tobia, e di Sanaballath, e anche di Noadia profeta, e degli altri profeti, i quali mi facevano paura.
15 E compiuto fu il muro nel XXV dì del mese Elul (cioè settembre) in LII giorni.15 Or le mura furon condotte a fine ai venticinque del mese di Elul, in cinquantadue giorni.
16 E fatto che fu questo, udirono tutti lì nemici nostri, che tutte le genti ch' erano nel circuito nostro temeano, ed erano in sè stesse spaventate, e sapessono che questa opera era fatta da Dio.16 Or quando ebber saputo questo tutti i nostri nemici, s'intimorirono tutte le nazioni circonvicine, e si sbigottirono in cuor loro, conoscendo che questa era opera fatta da Dio.
17 E in quelli dì erano mandate molte epistole delli principali Giudei a Tobia, e da Tobia erano mandate a loro.17 E per quel tempo andavano, e venivano lettere molte de' magnati Giudei a Tobia, e di Tobia a quelli.
18 E molti erano in Giudea, che aveano il suo giuramento, però ch' ello era genero di Sechenia figliuolo di Area, e Ioanan suo figliuolo avea tolta la figliuola di Mosollam figliuolo di Barachia.18 Perocché molti erano nella Giudea, che gli avean giurata amistà, perchè egli era genero di Sechenia figliuolo di Area, e Johanan suo figliuolo avea sposata la figliuola di Mosollam figliuolo di Barachia:
19 Ma anco laudavano lui dinanzi a me, e le mie parole nunciavano a lui; e Tobia mandava epistole per farmi paura.19 Ed ei ne facevano encomi in mia Presenza, e a lui riferivano quel, ch'io diceva. E Tobia scriveva lettere per atterrirmi.