SCRUTATIO

Domenica, 22 giugno 2025 - San Tommaso Moro ( Letture di oggi)

Secondo dei Re 18


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1 E considerato David il suo popolo, ordinò tribuni e centurioni.1 David, fatta la rassegna della sua gente, costituiti sopra di essa i tribuni e centurioni,
2 E la terza parte del popolo diede nelle mani di Ioab; e la terza nelle mani di Abisai figliuolo di Sarvia fratello di Ioab; e la terza parte nelle mani di Etai, il quale era di Get; e David disse al popolo: io uscirò e sarò con esso voi.2 mise una terza parte dei soldati sotto Gioab, una terza parte sotto Abisai, figlio di Sarvia, fratello di Gioab, e una terza parte sotto Etai Geteo. Avendo il re detto al popolo: « Verrò anch'io con voi »,
3 E respuose il popolo: non uscirai, però che se noi fuggiremo, non cureranno molto di noi; e se la metà di noi morisse, non cureranno grande fatto; però che tu solo se' computato per dieci milia; onde è meglio che tu sii nella città in soccorso di noi.3 Il popolo gli rispose: « Tu non devi venire; perchè riguardo a noi, dato anche che si fugga, a loro importerà poco, ed anche se cadiamo la metà, non se ne curano tanto; perchè tu solo conti per dieci mila. E' meglio adunque che tu ci dia aiuto nella città ».
4 Ai quali disse il re: qualunque vi pare il meglio, io farò. E istette il re presso alla porta; e uscia [il popolo] per compagnie, a cento e a mille.4 E il re disse a loro: « Ebbene, farò ciò che vi sembra meglio ». Il re allora si fermò presso la porta, mentre il popolo ne usciva a schiere di cento e di mille uomini.
5 E comandò il re a Ioab e ad Abisai e ad Etai, dicendo: riservatemi il giovane Assalom. E tutto il popolo udiva il re comandare ai principi (d' Israel) per Assalom.5 Il re diede a Gioab, ad Abisai e ad Etai quest'ordine: « Salvatemi il figlio Assalonne ». Tutto il popolo senti il re dare a tutti i capi quest'ordine in favore di Assalonne.
6 E uscio il popolo contra ad Israel, e fue fatta la battaglia nell'albareto di Efraim.6 Così il popolo uscì in campagna contro Israele, e la battaglia ebbe luogo nel bosco di Efraim,
7 E fue sconfitto il popolo d' Israel dal popolo della terra di David, e fue fatta quel dì grande piaga di ventimilia uomini.7 ove il popolo d'Israele fu sconfitto dall'esercito di David, e avvenne in quel giorno una grande strage di venti mila uomini.
8 E fu ivi una battaglia, sparta sopra la superficie della terra; e molti più erano quelli che l'albareto uccideva del popolo, che quelli che furono divorati di coltello in quel dì.8 La battaglia si estese sulla superficie di tutta la terra, e in quel giorno ne divorò più la selva di quello che non ne avesse uccisi la spada.
9 E intervenne che Assalom, sedendo sopra uno mulo, sì si scontrò nei servi di David; ed entrando il mulo sotto una quercia molto chiusa e grande, il capo s' appiccò alla quercia; e rimanendo egli impiccato tra il cielo e la terra, il mulo nel quale egli sedea passò via.9 Or avvenne che Assalonne s'imbattesse nei soldati di David. Egli cavalcava un mulo, ed essendo entrato il mulo sotto una quercia fronzuta e grande, il capo d'Assalonne restò impigliato alla quercia, in modo che egli restò sospeso fra cielo e terra, e il mulo da lui cavalcato passò oltre.
10 E uno che il vidde, il significò a Ioab, dicendo: io viddi Assalom impiccato in su una quercia.10 Un uomo, avendolo veduto, lo riferì a Gioab, dicendo: « Ho veduto Assalonne sospeso ad una quercia ».
11 E disse Ioab a colui che gliel dicea: se tu il vedesti, perchè non lo sconfic casti? e io t'avria dato dieci sicli d' ariento, e uno vestire.11 Gioab disse all'uomo che gli dava tal notizia: « Se l'hai visto, perchè non l'hai conficcato in terra, che io t'avrei dato dieci sicli d'argento e una cintura? »
12 Il quale disse a Ioab: se tu mi ponessi in su le mani mille denari d'ariento, io non metterei le mani nel figliuolo del re; però che, vedendolo noi, il re ti comandò e ad Abisai e ad Etai, e disse: guardatemi Assalom.12 Quell'uomo rispose a Gioab: « Quand'anche mi pesassi in mano mille sicli d'argento, non stenderei la mano contro il figlio del re, perchè noi abbiamo udito l'ordine che il re ha dato a te, ad Abisai e ad Etai: Salvatemi il figlio Assalonne.
13 E s' io l'avessi fatto audacemente, (io l'avrei fatto) contra all' anima mia, non sarebbe potuto essere occulto al re; e tu istaresti da lato?13 E se io avessi agito audacemente contro l'anima mia, tal cosa non avrebbe potuto restar nascosta al re, e tu mi staresti contro ».
14 E Ioab disse: non sarà come tu vuoli; ma nel tuo cospetto io anderò contra lui. E tolse Ioab tre lancie nelle sue mani, e ficcolle nel cuore di Assalom; e ancora sentendosi egli, e istando impiccato,14 Ma Gioab disse: « Invece di far come dici, andrò a trafiggerlo in tua presenza ». Presi adunque tre giavellotti, li conficcò nel cuore di Assalonne, ma siccome egli palpitava ancora appeso alla quercia,
15 corsero dieci giovani scudieri di Ioab, e ferironlo e ucciserlo.15 accorsero dieci giovani, scudieri di Gioab, e lo percossero e lo uccisero.
16 E Ioab suonò la tromba, e ritenne il popolo, acciò che non perseguitasse Israel il quale fuggia, volendo perdonare alla moltitudine.16 Allora Gioab fece suonar la tromba, e tenne il popolo dall'inseguire Israele che fuggiva, volendo risparmiare la moltitudine.
17 E tolsero Assalom, e gittaronlo in una fossa grande nell' albareto, e feceno sopra lui uno grande monte di pietre; e tutti quelli d' Israel fuggirono alle case loro.17 Presero poi Assalonne, e lo gettarono nel bosco, in una grande fossa, ed innalzarono sopra di lui un grandissimo mucchio di pietre, e tutto Israele se ne fuggì alle sue tende.
18 Ed essendo ancora vivo Assalom (avanti che morisse) avea dirizzato uno titolo a sè, il quale era nella valle del re, e dicea così: io non ho figliuoli, questo sarà memoria del mio nome. E puose nome a quello titolo sì come avea egli; e insino al presente dì d'oggi è chiamato LA MANO DI ASSALOM.18 Mentre viveva, Assalonne si era eretto un monumento che è nella valle del re, perchè diceva: « Non avendo io figli, sarà questo una memoria del mio nome ». Diede il suo nome a quel monumento che si chiama anch'oggi « la Mano d'Assalonne ».
19 E Achimaas figliuolo di Sadoc disse: io correrò, e significherò al re, come Iddio gli hae fatto giudizio di tutti i nemici suoi.19 Intanto Achimaas, figlio di Sadoc diceva: « Lasciatemi correre a riferire al re come il Signore gli ha fatto giustizia contro i suoi nemici ».
20 Al quale disse Ioab: non sarai messaggio oggi, ma tu il significherai nell' altro dì; non voglio che vadi oggi, però che è morto il figliuolo del re.20 Ma Gioab gli disse: « Oggi non devi andare a portar notizie, vi andrai un altro giorno: oggi non voglio che tu porti nuove, perchè il figlio del re è morto ».
21 E disse Ioab a Cusi: va, e significa al re quello che tu hai veduto. Cusi adorò Ioab, e corse.21 Gioab disse a Cusi: « Va a riferire al re quello che hai veduto ». Cusi, inchinatosi a Gioab, corse via.
22 E Achimaas figliuolo di Sadoc disse a Ioab: che impedisce ch' io non corra dopo Cusi? Disse Ioab: perchè vuogli tu correre, figliuolo mio? (vieni qua, però che) tu non saresti portatore di buona novella.22 Ma Achimaas figlio di Sadoc disse di nuovo a Gioab: « Che cosa impedisce che corra anch'io dietro a Cusi? » Gioab gli disse: « Perchè vuoi tu correre, figlio mio? Tu non sarai apportatore di buona notizia ».
23 Ed egli respuose: e se io correrò, che ne sarà? Ed egli disse: corri. E correndo Achimaas per una via breve, passò Cusi.23 Achimaas riprese: « Che avverrà mai se fo questa corsa? » E Gioab gli disse: « Corri ». Achimaas, presa la scorciatoia, passò avanti a Cusi.
24 E David sedea tra due porte; e levando gli occhii la guardia, ch' era in su la porta sopra il muro, vidde correre uno uomo solo.24 Or David sedeva tra le due porte, quando la sentinella, che stava in cima alla porta sul muro, alzati gli occhi, vide un uomo che correva tutto solo.
25 E gridando, fecelo sapere al re; e il re disse s' egli è solo, buone novelle avrà. E appressandosi,25 Gridando ad alta voce, l'annunzio al re, il quale disse: « Se è solo reca buone nuove ». Mentre quello, correndo, seguitava ad avvicinarsi,
26 la guardia ne vidde correre un altro, e gridande disse: io veggio correre uno altro uomo solo. E il re disse: e anco questo è buono messaggio.26 La sentinella vide un altro uomo che correva, e gridando dall'alto, disse: « Vedo un altro uomo che corre tutto solo ». E il re disse: « Anche questo porta buone nuove ».
27 E la guardia guardando il corso del primo, disse: ecco il corso di Achimaas figliuolo di Sadoc. E disse il re: egli è buono uomo, e reca buone novelle.27 La sentinella disse: « Riscontro nel modo di correre del primo il modo di correre di Achimaas figlio di Sadoc ». E il re disse: « E' un uomo dabbene, e viene a portar buone nuove ».
28 E venne Achimaas, e gridando disse al re: Iddio ti salvi, re. E disceso in terra, l' adorò, e disse: benedetto il tuo Signore Iddio, il quale ha conflitti gli uomini li quali levarono le loro mani contro al mio signore re.28 Achimaas gridò e disse al re: « Dio ti salvi, o re! » Prostratosi poi per terra dinanzi a lui e adoratolo, disse: « Benedetto il Signore Dio tuo, che ha messi alle strette coloro che alzarono le mani contro il re mio signore ».
29 E disse il re: e istà bene Assalom? E Achimaas respuose: io viddi Ioab fare uno gran rumore; non ne so altro.29 Il re disse: « Il figlio (mio) Assalonne è salvo? » Achimaas disse: « Io vidi un gran tumulto, quando il tuo servo Gioab, o re, spediva me tuo servo; io non so altro».
30 Al quale disse il re: passa oltre, istà quiritto. E passato quegli, e istando,30 E il re gli disse: «Entra e fermati qui ». Egli entrò e si fermò,
31 apparve Cusi; e venuto, quegli disse: signore mio re, io arreco buone novelle; Iddio ha giudicato per te delle mani di tutti coloro che si levarono contro a te.31 e subito comparve Cusi, il quale arrivando disse: « Io porto buona nuova, o re, mio signore: oggi il Signore ha giudicato in tuo favore liberandoti dalle mani di tutti coloro che si eran levati contro di te ».
32 E disse il re a Cusi: con Assalom è pace? E Cusi disse: com' egli è Assalom, così siano gli ne- . mici del mio signore re, e tutti coloro che contra lui si levano per male.32 Ma il re disse a Cusi: « Il figlio (mio) Assalonne è salvo? » Cusi gli rispose: « Diventino come quel figlio tutti i nemici del mio signore, tutti quelli che insorgono contro di lui nel male ».
33 E contristato il re, montò nella sala della porta, e pianse. Andando dicea così: figliuolo mio Assalom, Assalom figliuolo mio, chi mi darebbe ch' io morissi per te, Assalom figliuolo mio, figliuolo mio Assalom?33 Allora il re contristato salì alla camera che era sopra la porta, e pianse. E nell'andare diceva: « Figlio mio Assalonne, Assalonne figlio mio. Chi mi concederà di poter morire per te, Assalonne figlio mio, figlio mio Assalonne? »