SCRUTATIO

Domenica, 12 ottobre 2025 - Nostra Signora del Pilar ( Letture di oggi)

Jeremija 4


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Biblija HrvatskiBIBBIA CEI 2008
1 »Ako se, Izraele, želiš vratiti« – riječ je Jahvina –
»k meni se vrati;
ukloniš li grozote svoje,
više ne moraš bježati od mene.
1 «Se vuoi davvero ritornare, Israele,
a me dovrai ritornare.
Se vuoi rigettare i tuoi abomini,
non dovrai più vagare lontano da me.
2 Ako se zakuneš: ‘Živoga mi Jahve!’
istinito, pravo i pravedno,
narodi će se blagoslivljati u tebi
i tobom se dičiti.«
2 Se giurerai per la vita del Signore,
con verità, rettitudine e giustizia,
allora le nazioni si diranno benedette in te
e in te si glorieranno.
3 Jer ovako govori Jahve
Judejcima i Jeruzalemcima:
»Prokrčite sebi prljuše,
ne sijte po trnjacima.
3 Infatti così dice il Signore
agli uomini di Giuda e a Gerusalemme:
Dissodatevi un terreno
e non seminate fra le spine.
4 Obrežite se Jahvi,
skinite obrezak sa srca svojega,
Judejci i Jeruzalemci,
jer će bijes moj buknuti kao vatra
i gorjet će, a nikog da ugasi,
zbog zlodjela i opačina što ih počiniste.«
4 Circoncidetevi per il Signore,
circoncidete il vostro cuore,
uomini di Giuda e abitanti di Gerusalemme,
perché la mia ira non divampi come fuoco
e non bruci senza che alcuno la possa spegnere,
a causa delle vostre azioni perverse.
5 »Objavite u Judeji,
razglasite u Jeruzalemu!
Trubite u rog širom zemlje,
vičite punim glasom i recite:
‘Svi na okup!
Zavucimo se u gradove svoje utvrđene!’
5 Annunciatelo in Giuda,
fatelo udire in Gerusalemme;
suonate il corno nel paese,
gridate a piena voce e dite:
“Radunatevi ed entriamo nelle città fortificate”.
6 Dižite znak prema Sionu!
Bježite! Nemojte zastajati!
Jer dovodim nesreću sa sjevera,
veliku propast.
6 Alzate un segnale verso Sion;
cercate rifugio, non indugiate,
perché io faccio venire dal settentrione una sventura
e una grande rovina.
7 Lav se podiže iz čestara svoga,
zatornik naroda izađe iz svog mjesta,
krenu da zemlju tvoju opustoši:
gradove će tvoje razoriti,
nestat će im žitelja.
7 Il leone è balzato dalla sua boscaglia,
il distruttore di nazioni si è messo in marcia,
è uscito dalla sua dimora,
per ridurre la tua terra a una desolazione:
le tue città saranno distrutte,
non vi rimarranno abitanti.
8 Zato se u kostrijet ogrnite,
kukajte, naričite,
jer rasplamtjela jarost Jahvina
nas nije mimoišla.
8 Per questo vestitevi di sacco,
lamentatevi e alzate grida,
perché non si è allontanata da noi
l’ira ardente del Signore.
9 U dan onaj« – riječ je Jahvina –
»klonut će srce kralju i knezovima.
Svećenici će se zapanjiti,
proroci umuknuti.
9 E in quel giorno – oracolo del Signore –
verrà meno il coraggio del re
e il coraggio dei capi;
i sacerdoti saranno costernati
e i profeti saranno sbigottiti».
10 I reći će: ‘Ah, Jahve, Gospodine,
zaista nas teško prevari
kad reče: Uživat ćete mir,
a sad nam je mač pod grlom.’
10 Allora io dissi: «Ah, Signore Dio,
hai dunque del tutto ingannato
questo popolo e Gerusalemme,
quando dicevi: “Voi avrete pace”,
mentre una spada giunge fino alla gola».
11 U to će se vrijeme reći
narodu ovom i Jeruzalemu:
‘Vruć vjetar s pustinjskih sipina
puše prema kćeri naroda moga;
ali ne da hladi i da pročisti!
11 In quel tempo si dirà
a questo popolo e a Gerusalemme:
«Il vento ardente delle dune soffia dal deserto
verso la figlia del mio popolo,
ma non per vagliare, né per mondare il grano.
12 Doći će mi vjetar pun prijetnje,
i ja ću im tada izreći sud!’
12 Un vento minaccioso si alza per mio ordine.
Ora, anch’io voglio pronunciare
contro di loro la condanna».
13 Gle: diže se k’o oblačine,
kola mu slična vihoru,
konji brži od orlova.
Jao nama! Propadosmo!
13 Ecco, egli sale come nubi
e come un turbine sono i suoi carri,
i suoi cavalli sono più veloci delle aquile.
Guai a noi! Siamo perduti!
14 Operi opačinu sa srca svoga, Jeruzaleme,
da bi se spasio.
Dokle će se u grudima tvojim
misli zločinačke gnijezditi?
14 Purifica il tuo cuore dalla malvagità, Gerusalemme,
perché possa uscirne salva.
Fino a quando abiteranno in te
i tuoi pensieri d’iniquità?
15 Jer glas naviješta od Dana,
s gore Efrajimove najavljuje nesreću.
15 Ecco, una voce reca la notizia da Dan,
annuncia la sventura dalle montagne di Èfraim.
16 Opomenite, razglasite po Judeji,
obznanite Jeruzalemu:
neprijatelji dolaze iz daleke zemlje
i poklike izvikuju protiv gradova judejskih;
16 Annunciatelo alle nazioni, fatelo sapere a Gerusalemme:
«I nemici vengono da una terra lontana,
mandano urla contro le città di Giuda.
17 poput čuvara poljskih okružuju Jeruzalem,
jer se odmetnu od mene« – riječ je Jahvina.
17 Come guardiani di un campo l’hanno circondata,
perché si è ribellata contro di me».
Oracolo del Signore.
18 Put tvoj i djela tvoja
to ti učiniše.
To je tvoja nesreća! Kako je gorka,
kako li pogađa u srce!
18 La tua condotta e le tue azioni
ti hanno causato tutto ciò.
Com’è amara la tua malvagità!
Ora ti penetra fino al cuore.
19 Utrobo moja! Utrobo moja, bolujem,
srce mi se razdire!
Dršće mi duša!
Ne mogu šutjeti,
jer čujem glas roga,
poklike bojne.
19 Le mie viscere, le mie viscere! Sono straziato.
Mi scoppia il cuore in petto, mi batte forte;
non riesco più a tacere,
perché ho udito il suono del corno,
il grido di guerra.
20 Javljaju slom za slomom,
sva je zemlja poharana,
moji su šatori iznenada opustošeni,
u tren oka sva skloništa moja uništena.
20 Si annuncia un disastro dopo l’altro:
tutta la terra è devastata.
A un tratto sono distrutte le mie tende,
in un attimo i miei padiglioni.
21 Dokle ću gledati bojne znakove,
slušati pozive roga?
21 Fino a quando dovrò vedere segnali
e udire il suono del corno?
22 Da, bezuman je moj narod,
ne poznaju me,
djeca su oni nerazumna,
ništa ne shvaćaju,
mudri su tek za zlodjela,
al’ činiti dobro ne umiju.
22 «Stolto è il mio popolo:
non mi conosce,
sono figli insipienti, senza intelligenza;
sono esperti nel fare il male,
ma non sanno compiere il bene».
23 Gledam zemlju: pusta je, evo, i prazna,
nebesa: svjetlost im iščezla.
23 Guardai la terra, ed ecco vuoto e deserto,
i cieli, e non v’era luce.
24 Gledam brda: gle, tresu se,
a svi se humci uzdrmali.
24 Guardai i monti, ed ecco tremavano
e tutti i colli ondeggiavano.
25 Gledam: evo čovjeka nema,
ptice nebeske sve su odletjele.
25 Guardai, ed ecco non c’era nessuno
e tutti gli uccelli dell’aria erano volati via.
26 Gledam: plodno polje, evo, opustje,
sve gradove razori Jahve
žestinom gnjeva svoga.
26 Guardai, ed ecco il giardino era un deserto
e tutte le sue città erano state distrutte
dal Signore e dalla sua ira ardente.
27 Da, ovako govori Jahve:
»Sva će zemlja biti poharana,
ja ću joj zadati posljednji udarac.
27 Poiché così dice il Signore:
«Tutta la terra sarà devastata,
ma non la distruggerò completamente.
28 Na to će se zemlja u crno zaviti,
a nebesa, gore, potamnjeti.
Jer rekoh, i neću se raskajati,
odlučih i neću odustati.«
28 Pertanto la terra sarà in lutto
e il cielo si oscurerà:
l’ho detto e non mi pento,
l’ho pensato e non ritratterò».
29 Pred vikom »Konjanici i strijelci!«
sva se zemlja u bijeg dade:
bježe u šipražje,
penju se na hridi:
svi su gradovi napušteni:
nigdje više žive duše.
29 Per lo strepito di cavalieri e di arcieri
tutti gli abitanti del paese sono in fuga,
entrano nelle grotte,
si nascondono nella folta boscaglia
e salgono sulle rupi.
Ogni città è abbandonata,
nessuno più vi abita.
30 A ti, opustošena, što ćeš učiniti?
Da se i grimizom zaodjeneš,
nakitom zlatnim ukrasiš
i oči ličilom izraniš,
uzalud se uljepšavaš!
Ljubavnici tvoji tebe preziru:
traže glavu tvoju.
30 E tu, devastata, che cosa farai?
Anche se ti vestissi di scarlatto,
ti adornassi di fregi d’oro
e ti facessi gli occhi grandi con il bistro,
invano ti faresti bella.
I tuoi amanti ti disprezzano;
essi vogliono la tua vita.
31 Da, jauk kao u bolesnice čujem,
vrisak kao u one što prvi put rađa;
čuj, to kći sionska jeca
i pruža ruke:
»Jao meni! Duša mi zamire
pod udarcima ubojica!«
31 Sento un grido come di donna nei dolori,
un urlo come di donna al primo parto;
è il grido della figlia di Sion,
che spasima e tende le mani:
«Guai a me! La mia vita soccombe
di fronte agli assassini».