SCRUTATIO

Lunedi, 23 giugno 2025 - San Giuseppe Cafasso ( Letture di oggi)

Prima lettera ai Corinzi 15


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DIODATILA SACRA BIBBIA
1 ORA, fratelli, io vi dichiaro l’evangelo, il quale io vi ho evangelizzato, il quale ancora avete ricevuto, e nel quale state ritti.1 Vi richiamo poi, o fratelli, il vangelo che vi ho annunziato e che avete ricevuto, nel quale perseverate,
2 Per lo quale ancora siete salvati, se lo ritenete nella maniera, che io ve l’ho evangelizzato; se non che abbiate creduto in vano.2 e dal quale ricevete la salvezza, se lo ritenete nei termini con cui ve l'ho annunziato; altrimenti avreste creduto invano.
3 Poichè imprima io vi ho dato ciò che ancora ho ricevuto: che Cristo è morto per i nostri peccati, secondo le scritture.3 Vi ho dunque trasmesso, anzitutto, quello che ho ricevuto, che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture,
4 E ch’egli fu seppellito, e che risuscitò al terzo giorno, secondo le scritture.4 e che fu sepolto, e fu risuscitato il terzo giorno, secondo le Scritture;
5 E ch’egli apparve a Cefa, e dipoi a’ dodici.5 e che apparve a Cefa, e poi ai Dodici.
6 Appresso apparve ad una volta a più di cinquecento fratelli, dei quali la maggior parte resta infino ad ora; ed alcuni ancora dormono.6 In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una volta, la maggior parte dei quali vive ancora, mentre alcuni sono morti.
7 Poi apparve a Giacomo, e poi a tutti gli apostoli insieme.7 Poi apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli.
8 E dopo tutti, è apparito ancora a me, come all’abortivo.8 Infine apparve anche a me, ultimo di tutti, come a un aborto.
9 Perciocchè io sono il minimo degli apostoli, e non son pur degno d’esser chiamato apostolo, perciocchè io ho perseguitata la chiesa di Dio.9 Io infatti sono l'ultimo tra gli apostoli, neanche degno di venire chiamato apostolo, perché ho perseguitato la chiesa di Dio.
10 Ma, per la grazia di Dio, io son quel che sono; e la grazia sua, ch’è stata verso me, non è stata vana; anzi ho vie più faticato che essi tutti; or non già io, ma la grazia di Dio, la quale è meco.10 Per grazia di Dio sono quello che sono, e la sua grazia in me non fu vana; anzi, ho faticato più di tutti loro, non io invero, ma la grazia di Dio con me.
11 Ed io adunque, ed essi, così predichiamo, e così avete creduto11 Sia dunque io sia loro così predichiamo e così avete creduto.
12 Ora, se si predica che Cristo è risuscitato da’ morti, come dicono alcuni fra voi che non vi è risurrezione de’ morti?12 Ora, se si predica che Cristo fu risuscitato dai morti, come possono dire alcuni tra voi che non si dà risurrezione dai morti?
13 Ora, se non vi è risurrezione de’ morti, Cristo ancora non è risuscitato.13 Ché se non si dà risurrezione dai morti, neanche Cristo fu risuscitato!
14 E se Cristo non è risuscitato, vana è adunque la nostra predicazione, vana è ancora la vostra fede.14 Ma se Cristo non fu risuscitato, è vana la nostra predicazione, vana la vostra fede.
15 E noi ancora siamo trovati falsi testimoni di Dio; poichè abbiamo testimoniato di Dio, ch’egli ha risuscitato Cristo; il quale egli non ha risuscitato, se pure i morti non risuscitano.15 E ci troveremmo ad essere falsi testimoni di Dio, perché abbiamo testimoniato di Dio che ha risuscitato il Messia, mentre non l'avrebbe risuscitato, se fosse vero che i morti non risorgono.
16 Perciocchè, se i morti non risuscitano, Cristo ancora non è risuscitato.16 Se infatti non si dà risurrezione di morti, neanche Cristo è risorto;
17 E se Cristo non è risuscitato, vana è la vostra fede, voi siete ancora ne’ vostri peccati.17 e se Cristo non è risorto, è inutile la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati.
18 Quelli adunque ancora che dormono in Cristo son periti.18 E anche quelli che si sono addormentati in Cristo sono perduti.
19 Se noi speriamo in Cristo solo in questa vita, noi siamo i più miserabili di tutti gli uomini19 Se avessimo speranza in Cristo soltanto in questa vita, saremmo i più miserabili di tutti gli uomini.
20 Ma ora Cristo è risuscitato da’ morti; egli è stato fatto le primizie di coloro che dormono.20 Ma invece Cristo è stato risuscitato dai morti, primizia di quelli che dormono.
21 Perciocchè, poichè per un uomo è la morte, per un uomo altresì è la risurrezione de’ morti.21 Poiché, se per un uomo venne la morte, per un uomo c'è anche la risurrezione dei morti;
22 Imperocchè, siccome in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti saranno vivificati.22 e come tutti muoiono in Adamo, così tutti saranno vivificati in Cristo.
23 Ma ciascuno nel suo proprio ordine: Cristo è le primizie; poi, nel suo avvenimento, saranno vivificati coloro che son di Cristo.23 Ma ciascuno al suo posto. Prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli di Cristo;
24 Poi sarà la fine, quando egli avrà rimesso il regno in man di Dio Padre; dopo ch’egli avrà ridotta al niente ogni signoria, ed ogni podestà, e potenza.24 quindi la fine, quando consegnerà il regno a Dio Padre, dopo aver annientato ogni principato, potestà e potenza.
25 Poichè conviene ch’egli regni, finchè egli abbia messi tutti i nemici sotto i suoi piedi.25 Deve infatti regnare finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi.
26 Il nemico, che sarà distrutto l’ultimo, è la morte.26 L'ultimo nemico ad essere annientato sarà la morte, perché ogni cosa ha sottoposto ai suoi piedi.
27 Perciocchè Iddio ha posta ogni cosa sotto i piedi di esso; ora, quando dice che ogni cosa gli è sottoposta, è cosa chiara che ciò è detto da colui infuori, che gli ha sottoposta ogni cosa.27 Ma quando dice: "ogni cosa è sottoposta", è chiaro che si eccettua Colui che ha sottomesso a lui ogni cosa.
28 Ora, dopo che ogni cosa gli sarà stata sottoposta, allora il Figliuolo sarà anch’egli sottoposto a colui che gli ha sottoposta ogni cosa, acciocchè Iddio sia ogni cosa in tutti.28 E quando tutto gli sarà stato sottomesso, anch'egli, il Figlio, farà atto di sottomissione a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, affinché Dio sia tutto in tutti.
29 Altrimenti, che faranno coloro che son battezzati per li morti? se del tutto i morti non risuscitano, perchè son eglino ancora battezzati per li morti?29 Se così non fosse, che cosa farebbero quelli che si battezzano per i morti? Se assolutamente i morti non risorgono, perché si fanno battezzare per loro?
30 Perchè siamo noi ancora ad ogni ora in pericolo?30 E perché ci esponiamo al pericolo continuamente?
31 Io muoio tuttodì; sì, per la gloria di voi, ch’io ho in Cristo Gesù, nostro Signore.31 Ogni giorno io affronto la morte, com'è vero che voi siete il mio vanto, o fratelli, in Cristo Gesù Signore nostro!
32 Se, secondo l’uomo, io ho combattuto con le fiere in Efeso, che utile ne ho io? se i morti non risuscitano, mangiamo e beviamo, perciocchè domani morremo.32 Se soltanto per ragioni umane io avessi combattuto a Efeso contro le fiere, a che mi gioverebbe? Se i morti non risorgono, mangiamo e beviamo, perché domani morremo.
33 Non errate: cattive compagnie corrompono i buoni costumi.33 Non lasciatevi ingannare: Corrompono i buoni costumi i discorsi cattivi.
34 Svegliatevi giustamente, e non peccate; perciocchè alcuni sono ignoranti di Dio; io lo dico per farvi vergogna34 Ritornate in voi, secondo giustizia, e non peccate. Taluni dimostrano di non conoscere Dio; lo dico a vostra vergogna!
35 Ma dirà alcuno: Come risuscitano i morti, e con qual corpo verranno?35 Ma qualcuno dirà: "Come risorgono i morti? Con quale corpo verranno?".
36 Pazzo! quel che tu semini non è vivificato, se prima non muore.36 Stolto, ciò che tu semini non prende vita se prima non muore;
37 E quant’è a quel che tu semini, tu non semini il corpo che ha da nascere; ma un granello ignudo, secondo che accade, o di frumento, o d’alcun altro seme.37 e quello che semini non è il corpo che nascerà, ma un semplice chicco di grano o di altro genere:
38 E Iddio, secondo che ha voluto, gli dà il corpo; a ciascuno de’ semi il suo proprio corpo.38 Dio gli darà un corpo come vuole, a ciascun seme il proprio corpo.
39 Non ogni carne è la stessa carne; anzi, altra è la carne degli uomini, altra la carne delle bestie, altra la carne de’ pesci, altra la carne degli uccelli.39 Non ogni carne è la medesima carne; altra è la carne di un uomo e altra quella di un animale; altra quella di un uccello e altra quella di un pesce.
40 Vi sono ancora de’ corpi celesti, e de’ corpi terrestri; ma altra è la gloria de’ celesti, altra quella de’ terrestri.40 Vi sono corpi celesti e corpi terrestri; altro è lo splendore dei corpi celesti, e altro quello dei corpi terrestri.
41 Altro è lo splendore del sole, ed altro lo splendor della luna, ed altro lo splendor delle stelle; perciocchè un astro è differente dall’altro astro in isplendore.41 Altro è lo splendore del sole, altro quello della luna, altro quello delle stelle: ogni astro differisce dall'altro nello splendore.
42 Così ancora sarà la risurrezione dei morti; il corpo è seminato in corruzione, e risusciterà in incorruttibilità.42 Così anche la risurrezione dei morti: si semina nella corruzione, si risorge nell'incorruttibilità;
43 Egli è seminato in disonore, e risusciterà in gloria; egli è seminato in debolezza, e risusciterà in forza; egli è seminato corpo animale, e risusciterà corpo spirituale.43 si semina nello squallore, si risorge nello splendore; si semina nell'infermità, si risorge nella potenza;
44 Vi è corpo animale, e vi è corpo spirituale.44 si semina un corpo naturale, risorge un corpo spirituale. Se infatti c'è un corpo naturale, vi è pure un corpo spirituale.
45 Così ancora è scritto: Il primo uomo Adamo fu fatto in anima vivente; ma l’ultimo Adamo in ispirito vivificante.45 Sta scritto: il primo uomo, Adamo, divenne anima vivente, ma l'ultimo Adamo divenne spirito vivificante.
46 Ma lo spirituale non è prima; ma prima è l’animale, poi lo spirituale.46 Non vi fu prima il corpo spirituale, ma il naturale, poi lo spirituale.
47 Il primiero uomo, essendo di terra, fu terreno; il secondo uomo, che è il Signore, è dal cielo.47 Il primo uomo tratto dalla terra è di polvere, ma il secondo uomo viene dal cielo.
48 Qual fu il terreno, tali sono ancora i terreni; e quale è il celeste, tali ancora saranno i celesti.48 Qual è l'uomo di polvere, così sono quelli di polvere, ma qual è il celeste, così saranno i celesti.
49 E come noi abbiam portata l’immagine del terreno, porteremo ancora l’immagine del celeste.49 E come abbiamo portato l'immagine dell'uomo di polvere, così porteremo l'immagine dell'uomo celeste.
50 Or questo dico, fratelli, che la carne e il sangue, non possono eredare il regno di Dio; parimente, la corruzione non ereda l’incorruttibilità50 Vi dico, o fratelli, che la carne e il sangue, non possono ereditare il regno di Dio, né ciò che è corruttibile eredita l'incorruttibilità.
51 Ecco, io vi dico un misterio: non già tutti morremo, ma ben tutti saremo mutati; in un momento, in un batter d’occhio, al sonar dell’ultima tromba.51 Ecco, vi dico un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo trasformati:
52 Perciocchè la tromba sonerà, e i morti risusciteranno incorruttibili, e noi saremo mutati.52 in un istante, in un batter d'occhio, all'ultima tromba; suonerà infatti la tromba, i morti risorgeranno incorrotti e noi saremo trasformati.
53 Poichè conviene che questo corruttibile rivesta incorruttibilità, e che questo mortale rivesta immortalità.53 Questo corpo corruttibile deve rivestire l'incorruttibilità e questo corpo mortale rivestire l'immortalità.
54 E quando questo corruttibile avrà rivestita incorruttibilità, e che questo mortale avrà rivestita immortalità, allora sarà adempiuta la parola che è scritta: La morte è stata abissata in vittoria.54 Quando questo corpo corruttibile sarà rivestito d'incorruttibilità e questo corpo mortale d'immortalità, si realizzerà la parola che sta scritta: La morte è stata ingoiata nella vittoria.
55 O morte, ov’è il tuo dardo? o inferno, ov’è la tua vittoria?55 Dov'è, o morte, la tua vittoria? Dov'è, o morte, il tuo pungiglione?
56 Or il dardo della morte è il peccato, e la forza del peccato è la legge.56 Il pungiglione della morte è il peccato e la potenza del peccato è la legge.
57 Ma ringraziato sia Iddio, il qual ci dà la vittoria per lo Signor nostro Gesù Cristo57 Ma siano rese grazie a Dio che ci concede la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo!
58 Perciò, fratelli miei diletti, state saldi, immobili, abbondanti del continuo nell’opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore58 Perciò, o fratelli miei carissimi, rimanete saldi, irremovibili, prodigandovi senza sosta nell'opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore.