Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Ad Corinthios I 8


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VULGATABIBBIA VOLGARE
1 De iis autem quæ idolis sacrificantur, scimus quia omnes scientiam habemus. Scientia inflat, caritas vero ædificat.1 Di quelle cose che son sacrificate alli idoli sapemo che noi avemo ogni scienza; la scienza si enfia, e la carità sì dà edificamento.
2 Si quis autem se existimat scire aliquid, nondum cognovit quemadmodum oporteat eum scire.2 Ma se alcuno si crede di sapere alcuna cosa, non sa ancora in che modo gli conviene sapere.
3 Si quis autem diligit Deum, hic cognitus est ab eo.3 Imperò che quelli che ama Dio, quelli è conosciuto da lui.
4 De escis autem quæ idolis immolantur, scimus quia nihil est idolum in mundo, et quod nullus est Deus, nisi unus.4 Ma delli mangiari che son sacrificati alli idoli (così vi rispondo che) noi sapemo che l'idolo non è niuna cosa in questo mondo, e che non è niuno Dio, se non uno.
5 Nam etsi sunt qui dicantur dii sive in cælo, sive in terra (siquidem sunt dii multi, et domini multi) :5 Ma egli son alcuni che sono chiamati dii ovver in cielo ovver in terra; certo dicovi che (a' pagani) son molti dii e molti signori.
6 nobis tamen unus est Deus, Pater, ex quo omnia, et nos in illum : et unus Dominus Jesus Christus, per quem omnia, et nos per ipsum.6 Ma noi non avemo, se non uno Dio padre, dal quale vegnono tutte le cose, e noi semo in lui; e uno si è lo Signore Iesù Cristo, per lo quale sono tutte le cose, e noi semo per lui.
7 Sed non in omnibus est scientia. Quidam autem cum conscientia usque nunc idoli, quasi idolothytum manducant : et conscientia ipsorum cum sit infirma, polluitur.7 Ma la scienza [non] è in tutte le persone; e alquanti hanno conscienza insino ad ora, e manducano quello che manducano colla conscienza che sia sacrificato alli idoli; e così, conciosia cosa che la loro conscienza sia inferma, sì diventa polluta.
8 Esca autem nos non commendat Deo. Neque enim si manducaverimus, abundabimus : neque si non manducaverimus, deficiemus.8 Chè il manducare non ci mena a Dio; nè se noi non manducheremo) di quello che è sacrificato alli idoli), non verremo però meno; nè se noi (non) manducheremo, non saremo però più ricchi.
9 Videte autem ne forte hæc licentia vestra offendiculum fiat infirmis.9 Guardate che per la ventura questa licenza non vi sia offendimento a coloro che non son ben fermi.
10 Si enim quis viderit eum, qui habet scientiam, in idolio recumbentem : nonne conscientia ejus, cum sit infirma, ædificabitur ad manducandum idolothyta ?10 Che se alcuno (che non è ben fermo) vederà. manducare a un altro ch' è più savio (non abbia conscienza sappiendo che l'idolo non è nulla), quel tale fratello infermo si corrompe la conscienza a manducare di quel medesimo.
11 Et peribit infirmus in tua scientia, frater, propter quem Christus mortuus est ?11 E così perisce il fratello infermo per tua conscienza, per il qual Cristo fu morto.
12 Sic autem peccantes in fratres, et percutientes conscientiam eorum infirmam, in Christum peccatis.12 E se voi peccate ne' fratelli, e fate la conscienza loro inferma, e voi sì peccate in Cristo.
13 Quapropter si esca scandalizat fratrem meum, non manducabo carnem in æternum, ne fratrem meum scandalizem.13 Per la qual cosa (io dico così: che) se il mio manducare fa alcuno scandolo al mio fratello, (che) io già mai non voglio manducare carne, perchè io non scandolezzi il fratello mio.