Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Ad Corinthios I 11


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VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Imitatores mei estote, sicut et ego Christi.1 Siate miei imitatori, secondo ch' io sèguito Cristo.
2 Laudo autem vos fratres quod per omnia mei memores estis : et sicut tradidi vobis, præcepta mea tenetis.2 Fratelli, io sì ve lo dico, che per tutte le cose voi si vi ricordiate di me, tenendo li comandamenti che diedi a voi.
3 Volo autem vos scire quod omnis viri caput, Christus est : caput autem mulieris, vir : caput vero Christi, Deus.3 Ma voglio che sappiate che Cristo é capo d'ogni uomo; e l'uomo è capo della femina; e Dio è capo di Cristo.
4 Omnis vir orans, aut prophetans velato capite, deturpat caput suum.4 Ogni uomo che ôra, ovver che profeta col capo velato, sì deturpa il suo capo.
5 Omnis autem mulier orans, aut prophetans non velato capite, deturpat caput suum : unum enim est ac si decalvetur.5 E ogni femina che ôra, ovver profeta col capo non velato, si deturpa il suo capo, sì come ella si tosolasse.
6 Nam si non velatur mulier, tondeatur. Si vero turpe est mulieri tonderi, aut decalvari, velet caput suum.6 E se la femina non si copre il capo con velo, sì si tonda; e se pare male ch' ella si tonda, si veli il suo capo.
7 Vir quidem non debet velare caput suum : quoniam imago et gloria Dei est, mulier autem gloria viri est.7 Ma l'uomo non dee velare il suo capo; imperò ch' egli è imagine di Dio e gloria; e la femina si è gloria dell' uomo.
8 Non enim vir ex muliere est, sed mulier ex viro.8 Chè l' uomo non fu fatto della femina, ma la femina dell' uomo.
9 Etenim non est creatus vir propter mulierem, sed mulier propter virum.9 E certo l' uomo non fu creato per la femina, ma la femina fu creata per cagione dell' uomo.
10 Ideo debet mulier potestatem habere supra caput propter angelos.10 Imperò dee avere copertura sopra il suo capo la femina per li angioli.
11 Verumtamen neque vir sine muliere : neque mulier sine viro in Domino.11 Ma per tutto questo nè l'uomo senza la femina, nè la femina senza l' uomo, è nel Signore.
12 Nam sicut mulier de viro, ita et vir per mulierem : omnia autem ex Deo.12 Perciò si come la femina è dell' uomo, così ogni uomo per la femina; ma tutte le cose son fatte da Dio.
13 Vos ipsi judicate : decet mulierem non velatam orare Deum ?13 Voi medesimi giudicate: questo è egli convenevole, che la femina debba orare col capo scoperto?
14 Nec ipsa natura docet vos, quod vir quidem si comam nutriat, ignominia est illi :14 Solamente la natura v' ammaestra che (non) è convenevole, e) all' uomo è vergogna s' egli mantiene li capelli lunghi come treccie.
15 mulier vero si comam nutriat, gloria est illi : quoniam capilli pro velamine ei dati sunt.15 Ma alla femina sì è onore, s' ella ha li capelli lunghi; che i capelli son dati a lei per copertura.
16 Si quis autem videtur contentiosus esse : nos talem consuetudinem non habemus, neque ecclesia Dei.
16 Se alcuno ha veduto tenzonatore intra voi, per questo ( ch' è detto e) dicovi che noi non avemo tale usanza, nè la Chiesa di Dio.
17 Hoc autem præcipio : non laudans quod non in melius, sed in deterius convenitis.17 E questo comando, non lodando che voi non vi adunate insieme al meglio, anzi al peggio.
18 Primum quidem convenientibus vobis in ecclesiam, audio scissuras esse inter vos, et ex parte credo.18 E abbo inteso, che quando che voi v' adunate insieme nella Chiesa di Dio, in prima son divisioni intra voi; e credo in parte.
19 Nam oportet et hæreses esse, ut et qui probati sunt, manifesti fiant in vobis.19 Chè bisogno è che sieno eresie, perchè si conoscano quelli che son (fermi e) provati.
20 Convenientibus ergo vobis in unum, jam non est Dominicam cœnam manducare.20 Adunque adunatevi insieme; questo non è a manducare la cena del Signore.
21 Unusquisque enim suam cœnam præsumit ad manducandum, et alius quidem esurit, alius autem ebrius est.21 Chè ciascuno s'apparecchia a manducare la cena sua; e certo uno ha fame, e l' altro è ebrio.
22 Numquid domos non habetis ad manducandum, et bibendum ? aut ecclesiam Dei contemnitis, et confunditis eos qui non habent ? Quid dicam vobis ? laudo vos ? in hoc non laudo.22 Or non avete voi case, nelle quali voi manduchiate e beviate? se non che avete la Chiesa di Dio in dispetto, e fate vergogna a coloro che non ne possono avere? Adunque che dirò io a voi? Lodovi? ma in questo non vi lodo.
23 Ego enim accepi a Domino quod et tradidi vobis, quoniam Dominus Jesus in qua nocte tradebatur, accepit panem,23 Chè io ricevetti dal Signore quello che io diedi a voi; imperò che il nostro Signore Iesù Cristo, in quella notte che fu tradito, sì pigliò il pane.
24 et gratias agens fregit, et dixit : Accipite, et manducate : hoc est corpus meum, quod pro vobis tradetur : hoc facite in meam commemorationem.24 E fece grazie a Dio, e ruppelo, e disse: ricevete e manducate, chè questo è il mio corpo che per voi sarà tradito; e questo fate in mia ricordanza.
25 Similiter et calicem, postquam cœnavit, dicens : Hic calix novum testamentum est in meo sanguine : hoc facite quotiescumque bibetis, in meam commemorationem.25 Simigliantemente, poi ch' egli ebbe cenato, prese il calice, e disse: questo è il calice del nuovo testamento nel mio sangue; e questo fate, quante volte voi berete, in mia commemorazione.
26 Quotiescumque enim manducabitis panem hunc, et calicem bibetis, mortem Domini annuntiabitis donec veniat.26 E quante volte voi mangerete di questo pane, e berete il calice, la morte del Signore avrete annunziare insino ch' egli venga.
27 Itaque quicumque manducaverit panem hunc, vel biberit calicem Domini indigne, reus erit corporis et sanguinis Domini.27 Adunque qualunque mangerà il pane e berà il calice del Signore indegnamente, colpevole sarà del corpo e del sangue del Signore.
28 Probet autem seipsum homo : et sic de pane illo edat, et de calice bibat.28 Ma ciascuno si provi (e purifichi); e così mangi di quel pane, e beva di quel calice.
29 Qui enim manducat et bibit indigne, judicium sibi manducat et bibit, non dijudicans corpus Domini.29 E quelli che mangiano e bevono indegnamente, mangiano a sè il giudicio e bevono, senza detrimento del corpo del Signore.
30 Ideo inter vos multi infirmi et imbecilles, et dormiunt multi.30 Imperò intra voi ne sono molti infermi e deboli; e molti ne dormono.
31 Quod si nosmetipsos dijudicaremus, non utique judicaremur.31 Che se noi medesimi ci giudicassimo, certo non saremmo giudicati.
32 Dum judicamur autem, a Domino corripimur, ut non cum hoc mundo damnemur.32 E mentre che noi ci giudichiamo, dal Signore siamo giudicati, perchè [non] siamo dannati con questo mondo.
33 Itaque fratres mei, cum convenitis ad manducandum, invicem exspectate.33 Adunque, fratelli miei, quando voi [siete] radunati a mangiare, aspetti l'uno l'altro.
34 Si quis esurit, domi manducet, ut non in judicium conveniatis. Cetera autem, cum venero, disponam.34 E qualunque ha fame, manduchi a casa; chè voi non vi raguniate in giudicio. L'altre cose disponerò, quando verrò.