Scrutatio

Domenica, 9 giugno 2024 - Beata Anna Maria Taigi ( Letture di oggi)

Isaiæ 28


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VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Væ coronæ superbiæ, ebriis Ephraim,
et flori decidenti, gloriæ exsultationis ejus,
qui erant in vertice vallis pinguissimæ,
errantes a vino.
1 Guai alla corona della superbia, e alli ebrii di Efraim, e ai fiori cadenti della gloria delle allegrezze sue, le quali sono nella testa della valle grassissima, erranti dal vino.
2 Ecce validus et fortis Dominus
sicut impetus grandinis ; turbo confringens,
sicut impetus aquarum multarum inundantium
et emissarum super terram spatiosam.
2 Ecco lo Signore è saldo e forte, come lo impeto delle grandini; turbine rompente, come lo impeto delle acque molto allaganti, e mandate fuori sopra la terra spaziosa.
3 Pedibus conculcabitur
corona superbiæ ebriorum Ephraim.
3 La corona della superbia delli ebrii di Efraim sarà conculcata colli piedi.
4 Et erit flos decidens gloriæ exsultationis ejus,
qui est super verticem vallis pinguium,
quasi temporaneum ante maturitatem autumni,
quod, cum aspexerit videns,
statim ut manu tenuerit, devorabit illud.
4 E lo fiore della sua allegrezza cadrà, lo quale è sopra lo capo delle valli grasse, quasi come temporale dinanzi della maturezza dello autunno; e quando lo averà veduto, immantinente quando l'averà in mano, sì lo mangerà.
5 In die illa erit Dominus exercituum corona gloriæ,
et sertum exsultationis residuo populi sui ;
5 In quello di sarà lo Signore delli esèrciti corona di gloria, e ghirlanda d'allegrezza allo rimanente del suo popolo.
6 et spiritus judicii sedenti super judicium,
et fortitudo revertentibus de bello ad portam.
6 E alli sedenti sopra lo trono sarà spirito di giudicio; fortezza a quelli che ritorneranno dalla battaglia alla porta.
7 Verum hi quoque præ vino nescierunt, et præ ebrietate erraverunt ;
sacerdos et propheta nescierunt præ ebrietate ;
absorpti sunt a vino, erraverunt in ebrietate,
nescierunt videntem, ignoraverunt judicium.
7 Ma vero è che questi non lo seppono per lo vino, ed errarono per la ebrietà; li sacerdoti e profeti non seppono per la ebrietà, e furono inghiottiti dal vino, [ed errarono nella ebrietà], e non conobbero lo vedente (cioè Iddio), e non seppono lo giudicio.
8 Omnes enim mensæ repletæ sunt vomitu sordiumque,
ita ut non esset ultra locus.
8 E tutte le tavole furono piene di vomito (cioè di rigettamento di quelli che vi mangiavano), e furono anche piene di brutture, intanto che non v' era più luogo.
9 Quem docebit scientiam ?
et quem intelligere faciet auditum ?
Ablactatos a lacte,
avulsos ab uberibus.
9 Adunque a cui sì insegnerà la scienza? e a cui farae intendere l'udimento? (Quasi, io insegnerò) alli lattanti alla poppa, iscacciati dalle poppe.
10 Quia manda, remanda ; manda, remanda ;
exspecta, reexspecta ; exspecta, reexspecta ;
modicum ibi, modicum ibi.
10 Però che (loro si dice) manda, rimanda; manda, rimanda; aspetta, riaspetta; aspetta, riaspetta; uno poco quivi, uno poco quivi!
11 In loquela enim labii,
et lingua altera
loquetur ad populum istum.
11 Elli parlerà in altra lingua e in altro parlare a questo popolo.
12 Cui dixit : Hæc est requies mea,
reficite lassum ;
et hoc est meum refrigerium :
et noluerunt audire.
12 A cui egli disse: questo è lo mio riposo, rinfrescate lo stanco, e questo è lo mio refrigerio: e non lo volsero udire.
13 Et erit eis verbum Domini :
Manda, remanda ; manda, remanda ;
exspecta, reexspecta ; exspecta, reexspecta ;
modicum ibi, modicum ibi ;
ut vadant, et cadant retrorsum,
et conterantur, et illaqueentur, et capiantur.
13 E a loro sarà questa parola, cioè: manda, rimanda; manda, rimanda; aspetta, riaspetta; aspetta, riaspetta; uno poco quivi, uno poco quivi; acciò che loro vadano e caggiano adietro, e rompansi, e sieno allacciati, e sieno presi.
14 Propter hoc audite verbum Domini, viri illusores,
qui dominamini super populum meum, qui est in Jerusalem.
14 E però udite la parola di Dio, uomini schernieri, i quali signoreggiate sopra lo populo mio lo quale è in Ierusalem.
15 Dixistis enim : Percussimus fœdus cum morte,
et cum inferno fecimus pactum :
flagellum inundans cum transierit, non veniet super nos
quia posuimus mendacium spem nostram,
et mendacio protecti sumus.
15 E voi diceste: noi abbiamo fatto patto colla morte, e collo inferno abbiamo patteggiato; la battitura moltiplicante non verrà sopra noi, quando passerà; però che abbiamo posta la bugia per nostra speranza, e siamo gittati nella falsità.
16 Idcirco hæc dicit Dominus Deus :
Ecce ego mittam in fundamentis Sion lapidem,
lapidem probatum,
angularem, pretiosum, in fundamento fundatum ;
qui crediderit, non festinet.
16 E però questo dice lo Signore Iddio: ecco, nelli fondamenti di Sion io metterò una pietra angolata, a pruova e bella, fondata nel fondamento; colui che crederà, non s' affretti.
17 Et ponam in pondere judicium,
et justitiam in mensura ;
et subvertet grando spem mendacii,
et protectionem aquæ inundabunt.
17 E porrò lo giudicio nel peso, e la giustizia nella misura; e la gragnuola rivolterà sotto sopra la speranza della bugia; e la difensione allagheranno le acque.
18 Et delebitur fœdus vestrum cum morte,
et pactum vestrum cum inferno non stabit :
flagellum inundans cum transierit, eritis ei in conculcationem.
18 E lo vostro patto colla morte sarà annichilato, e lo vostro patto non istarà fermo collo inferno; e la battitura allagante quanto passerà, sarete conculcati da quella.
19 Quandocumque pertransierit, tollet vos,
quoniam in mane diluculo pertransibit in die et in nocte ;
et tantummodo sola vexatio intellectum dabit auditui.
19 E quando passerà, torravvi via; perchè passerà via la mattina per tempo, nel dì e nella notte; e pure solamente la tribulazione darà intendimento all' udito.
20 Coangustatum est enim stratum, ita ut alter decidat ;
et pallium breve utrumque operire non potest.
20 Però che lo letto è ristretto, intanto che l'uno (none) cade; e lo copertoro è sì piccolo, che non puote coprire ciascuno di voi.
21 Sicut enim in monte divisionum stabit Dominus ;
sicut in valle quæ est in Gabaon irascetur,
ut faciat opus suum, alienum opus ejus :
ut operetur opus suum, peregrinum est opus ejus ab eo.
21 Sì come nel monte delle divisioni lo Signore starà; così s' adirerà [come] nella valle la quale è in Gabaon, per fare l'opera sua; è la sua opera straniera; e peregrina da lui è la sua opera (è aliena) per fare l'opera sua.
22 Et nunc nolite illudere,
ne forte constringantur vincula vestra ;
consummationem enim et abbreviationem audivi
a Domino Deo exercituum, super universam terram.
22 Adunque non vogliate schernire (nè fare beffe), acciò che forse li vostri legami non si ristringano; io hoe udito compimento di fine e abbreviamento dal Signore delli esèrciti sopra tutta la terra.
23 Auribus percipite, et audite vocem meam :
attendite, et audite eloquium meum.
23 Ricevete colle orecchie e udite la mia voce; attendete (cioè ascoltate) e udite il mio parlare.
24 Numquid tota die arabit arans ut serat ?
proscindet et sarriet humum suam ?
24 Or (non) arerae tutto lo dì l' arante per seminare, e romperà e sarchierà la sua terra?
25 Nonne cum adæquaverit faciem ejus,
seret gith et cyminum sparget ?
et ponet triticum per ordinem, et hordeum,
et milium, et viciam in finibus suis ?
25 Or quando averà affacciata e agguagliata la terra per seminare e ispargervi lo git e lo cimino, e' non porrà il grano per ordine, e l' orzo e il miglio e la veccia nel fine suo?
26 Et erudiet illum in judicio ;
Deus suus docebit illum.
26 E Iddio suo il dirizzerà, e ammaestrerallo nel giudicio.
27 Non enim in serris triturabitur gith,
nec rota plaustri super cyminum circuibit ;
sed in virga excutietur gith,
et cyminum in baculo.
27 (Questo git sì è uno seme di generazione di legume, e sì è grosso e grande come lo cimino, ma è di colore nigro, e spargesi nel pane). E questo git non si triterà colli strumenti dentati, nè le ruote delle macine. roteranno sopra lo cimino; ma colla verga si purgherà lo git, e lo cimino col bastone.
28 Panis autem comminuetur ;
verum non in perpetuum triturans triturabit illum,
neque vexabit eum rota plaustri,
neque ungulis suis comminuet eum.
28 E lo pane sarà minuzzato; ma non in perpetuo lo triterà lo tritatore, e non lo schiaccerà con ruote di carro, e non lo maccherà colle sue unghie.
29 Et hoc a Domino Deo exercituum exivit,
ut mirabile faceret consilium, et magnificaret justitiam.
29 E questo uscìo dallo Iddio Signore delli esèrciti, acciò che facesse consiglio maraviglioso, e magnificasse la giustizia.