Scrutatio

Sabato, 1 giugno 2024 - San Giustino ( Letture di oggi)

Exodus 15


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VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Tunc cecinit Moyses et filii Israël carmen hoc Domino, et dixerunt : Cantemus Domino : gloriose enim magnificatus est,
equum et ascensorem dejecit in mare.
1 E allora Moisè cantò, e li figliuoli d'Israel, questo cantico al Signore, e dissero: cantiamo al Signore, però che gloriosamente egli hae fatte le cose grandi; lo cavallo (d'Egitto) e lo suo ascensore gittò in mare.
2 Fortitudo mea, et laus mea Dominus,
et factus est mihi in salutem :
iste Deus meus, et glorificabo eum :
Deus patris mei, et exaltabo eum.
2 Lo Signore è stato la mia fortezza e la mia laude, e hammi fatto salvo. Questo è lo mio Iddio, e glorificato sia; questo Iddio del padre mio, e l'esalterò.
3 Dominus quasi vir pugnator,
Omnipotens nomen ejus,
3 Lo Signore quasi uomo combattitore; onni potente lo nome suo.
4 currus Pharaonis et exercitum ejus projecit in mare :
electi principes ejus submersi sunt in mari Rubro.
4 Lo carro di Faraone e lo esercito suo gitto nel mare; e gli eletti principi suoi affogati sono nel mare rubro.
5 Abyssi operuerunt eos ;
descenderunt in profundum quasi lapis.
5 Gli abissi coprirono loro; e disceseno nel profondo, come pietra.
6 Dextera tua, Domine, magnificata est in fortitudine :
dextera tua, Domine, percussit inimicum.
6 La mano tua dritta, Signore, è magnificata; la tua mano dritta percosse lo inimico.
7 Et in multitudine gloriæ tuæ deposuisti adversarios tuos :
misisti iram tuam, quæ devoravit eos sicut stipulam.
7 E nella moltitudine della gloria tua deponesti li avversarii miei; mandasti l'ira tua, la quale divorò loro siccome paglia.
8 Et in spiritu furoris tui congregatæ sunt aquæ :
stetit unda fluens, congregata sunt abyssi in medio mari.
8 E nello spirito del furore tuo raunate sono l'acque, e istette l'onda scorrente; raunati sono gli abissi nel mezzo del mare.
9 Dixit inimicus : Persequar et comprehendam,
dividam spolia, implebitur anima mea :
evaginabo gladium meum, interficiet eos manus mea.
9 E disse lo inimico: perseguiterò e piglierò, e dividerò le robbe che piglierò; riempierassi l'anima mia; isguainerò lo coltello mio, e ucciderà loro la mano mia.
10 Flavit spiritus tuus, et operuit eos mare :
submersi sunt quasi plumbum in aquis vehementibus.
10 Soffiò lo spirito tuo, e coprì loro il mare; iti sono a fondo, quasi come piombo, nell'acque grandissime.
11 Quis similis tui in fortibus, Domine ?
quis similis tui, magnificus in sanctitate,
terribilis atque laudabilis, faciens mirabilia ?
11 Chi è simile a te nelle forze, Signore? Chi è simile a te, grandissimo nella santitade, ispaventevole e laudabile, e faciente le maravigliose cose?
12 Extendisti manum tuam, et devoravit eos terra.
12 Tu estendesti la mano tua, e divorò [ loro ] la terra.
13 Dux fuisti in misericordia tua populo quem redemisti :
et portasti eum in fortitudine tua, ad habitaculum sanctum tuum.
13 Duca fosti nella misericordia tua al popolo che tu ricomperasti; portasti loro, nella fortezza tua, all'abitacolo santo tuo.
14 Ascenderunt populi, et irati sunt :
dolores obtinuerunt habitatores Philisthiim.
14 Salirono li popoli, e adirati sono; li dolori compresono li abitatori de' Filistei.
15 Tunc conturbati sunt principes Edom,
robustos Moab obtinuit tremor :
obriguerunt omnes habitatores Chanaan.
15 Allora conturbati sono li principi d'Edom; gli forti di Moab oppresse la paura; ispaventarono tutti li abitatori di Chanaan.
16 Irruat super eos formido et pavor, in magnitudine brachii tui :
fiant immobiles quasi lapis,
donec pertranseat populus tuus, Domine,
donec pertranseat populus tuus iste, quem possedisti.
16 Cada sopra loro la paura e lo spavento nella grandezza del braccio tuo; facciansi immobili, quasi come pietre, tanto che passi il popolo tuo, Signore; tanto che passi questo popolo che tu hae posseduto.
17 Introduces eos, et plantabis in monte hæreditatis tuæ,
firmissimo habitaculo tuo quod operatus es, Domine :
sanctuarium tuum, Domine, quod firmaverunt manus tuæ.
17 Menerai loro dentro, e pianterai nel monte della eredità tua, con fermissimo abitacolo tuo, il quale tu hai preparato, o Signore; lo santuario tuo, Signore, il quale fermarono le mani tue.
18 Dominus regnabit in æternum et ultra.
18 Lo Signore regnerà in eterno e più oltre.
19 Ingressus est enim eques Pharao
cum curribus et equitibus ejus in mare :
et reduxit super eos Dominus
aquas maris :
filii autem Israël ambulaverunt per siccum in medio ejus.
19 Venuto è certo a cavallo Faraone con carri suoi e cavalli nel mare; e ridusse sopra loro le acque del mare lo Signore; ma li figliuoli d'Israel andarono per lo secco nel mezzo del mare.
20 Sumpsit ergo Maria prophetissa, soror Aaron, tympanum in manu sua : egressæque sunt omnes mulieres post eam cum tympanis et choris,20 Tolse adunque Maria profetessa, sorella di Aaron, lo timpano (cioè il tamburo) nella mano sua; e venute sono tutte le femine dopo lei colli timpani (cioè colli cimbali) e cori.
21 quibus præcinebat, dicens : Cantemus Domino, gloriose enim magnificatus est :
equum et ascensorem ejus dejecit in mare.

21 Colli quali cantavano, dicendo: cantiamo al Signore, però che gloriosamente è in verità onorificato, e il cavallo (e il cavalcatore) e l'ascensore suo gittò nel mare.
22 Tulit autem Moyses Israël de mari Rubro, et egressi sunt in desertum Sur : ambulaveruntque tribus diebus per solitudinem, et non inveniebant aquam.22 Menò adunque Moisè Israel del mare rosso; e venuti sono nel deserto di Sur, e andarono tre dì per la solitudine, e non trovarono acqua.
23 Et venerunt in Mara, nec poterant bibere aquas de Mara, eo quod essent amaræ : unde et congruum loco nomen imposuit, vocans illum Mara, id est, amaritudinem.23 E vennero in Mara, nè non poteano bevere l'acque di Mara, perciò ch' elle erano amare; donde al luogo ragunato nome pose, chiamando quello MARA, cioè amaritudine.
24 Et murmuravit populus contra Moysen, dicens : Quid bibemus ?24 Mormorò il popolo contro Moisè, dicendo: che beveremo?
25 At ille clamavit ad Dominum, qui ostendit ei lignum : quod cum misisset in aquas, in dulcedinem versæ sunt : ibi constituit ei præcepta, atque judicia, et ibi tentavit eum,25 Ma quelli chiamò al Signore; il quale mostrò a lui lo legno (il quale) quando lo mise nell'acqua, in dolcezza sono tornate l'acque; e quivi ordinò a lui li comandamenti e li giudicii, e quivi tentò lui lo Signore,
26 dicens : Si audieris vocem Domini Dei tui, et quod rectum est coram eo feceris, et obedieris mandatis ejus, custodierisque omnia præcepta illius, cunctum languorem, quem posui in Ægypto, non inducam super te : ego enim Dominus sanator tuus.26 dicendo: se tu udirai la voce del Signore Iddio tuo, e quello che diritto è innanzi a lui tu farai, e obbedirai li comandamenti suoi, e guarderai ogni comandamento suo, tutto lo languore che tu ponesti in Egitto non inducerò sopra te. Io certa mente sono Signore e sanatore tuo.
27 Venerunt autem in Elim filii Israël, ubi erant duodecim fontes aquarum, et septuaginta palmæ : et castrametati sunt juxta aquas.27 E vennero li figliuoli d'Israel in Elim, dove erano dodici fonti d'acque e LXX palme; ed accamparonsi appresso l'acque.