Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Esther 3


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VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Post hæc rex Assuerus exaltavit Aman filium Amadathi, qui erat de stirpe Agag : et posuit solium ejus super omnes principes quos habebat.1 E dopo questo il re Assuero esaltoe Aman figliuolo di Amadati, il quale era della stirpe di Agag; e fecelo grande sopra tutti gli altri prìncipi suoi.
2 Cunctique servi regis, qui in foribus palatii versabantur, flectebant genua, et adorabant Aman : sic enim præceperat eis imperator : solus Mardochæus non flectebat genu, neque adorabat eum.2 Intanto che tutti (i principi e) i servi del re, li quali si riducevano al palazzo, così gli facevano reverenza come alla persona del re, però che il re avea così comandato; e Mardocheo giammai non gli volse fare riverenza.
3 Cui dixerunt pueri regis, qui ad fores palatii præsidebant : Cur præter ceteros non observas mandatum regis ?3 E avvedèndosene di questo, gli altri servi, i quali soprastavano alle porte del palazzo, sì dissono a Mardocheo: perchè tu solo non ubbidisci i comandamenti del re (cioè di fare reverenza ad Aman)?
4 Cumque hoc crebrius dicerent, et ille nollet audire, nuntiaverunt Aman, scire cupientes utrum perseveraret in sententia : dixerat enim eis se esse Judæum.4 E (di queste parole Mardocheo se ne fece beffe, e) dicendoli molte volte simili parole, Mardocheo non li volea udire; e loro il dissono ad Aman per vedere se Mardocheo solo avesse in contemto il comandamento del re; e lui disse loro, che egli era Giudeo.
5 Quod cum audisset Aman, et experimento probasset quod Mardochæus non flecteret sibi genu, nec se adoraret, iratus est valde,5 E Aman udendo questo (stettene in sè, e) vidde ch' era così, che Mardocheo non s' inginocchiava a lui nè lo adorava; onde si turbò molto incontro di lui.
6 et pro nihilo duxit in unum Mardochæum mittere manus suas : audierat enim quod esset gentis Judææ ; magisque voluit omnem Judæorum, qui erant in regno Assueri, perdere nationem.
6 E non fece conto Aman di poner le mani sue sopra Mardocheo che era uno uomo solo, (ma domandò incontanente di che gente ch' egli era), e fugli detto com'era Giudeo; e Aman immaginava in che modo potesse fare, ch' egli il potesse fare morire lui con tutti i Giudei i quali erano nel reame d' Assuero re.
7 Mense primo (cujus vocabulum est Nisan), anno duodecimo regni Assueri, missa est sors in urnam, quæ hebraice dicitur phur, coram Aman, quo die et quo mense gens Judæorum deberet interfici : et exivit mensis duodecimus, qui vocatur Adar.7 Nel primo mese, che si chiama Nisan (cioè aprile), nel XII anno che regnava il re Assuero, in presenza di Aman fu data la sorte, e fu determinato in che dì e mese (Mardocheo con) tutti i Giudei dovessono essere morti; e uscì la sorte, che nel duodecimo mese, chiamato Adar (cioè marzo).
8 Dixitque Aman regi Assuero : Est populus per omnes provincias regni tui dispersus, et a se mutuo separatus, novis utens legibus et cæremoniis, insuper et regis scita contemnens : et optime nosti quod non expediat regno tuo ut insolescat per licentiam.8 E andò Aman al re (nel duodecimo mese, che si chiamava Adar), e dissegli: signore, uno popolo è disperso tra la tua gente, il quale popolo tiene leggi per sè con nuovi costumi, e le nostre leggi non osservano, facendosi beffe de' tuoi comandamenti; e tu sai bene che il regno tuo non ha bisogno di tal gente.
9 Si tibi placet, decerne, ut pereat, et decem millia talentorum appendam arcariis gazæ tuæ.9 E perciò, se ti piace, dàmmi lettera, ch' io li faccia morire; e io ti profero ch' io metterò nella tua tesauraria X milia talenti.
10 Tulit ergo rex annulum, quo utebatur, de manu sua, et dedit eum Aman filio Amadathi de progenie Agag, hosti Judæorum,10 Allora diede lo re ad Aman, figliuolo di Amadati della stirpe di Agag, perseguitator del popolo Giudeo, l' anello suo (secreto) col quale sigillava
11 dixitque ad eum : Argentum, quod tu polliceris, tuum sit ; de populo age quod tibi placet.11 E dissegli lo ariento che tu hai promesso sia tuo; e del popolo fa quello che ti pare.
12 Vocatique sunt scribæ regis mense primo Nisan, tertiadecima die ejusdem mensis : et scriptum est, ut jusserat Aman, ad omnes satrapas regis, et judices provinciarum, diversarumque gentium, ut quæque gens legere poterat et audire pro varietate linguarum ex nomine regis Assueri : et litteræ signatæ ipsius annulo12 E Aman fece chiamare li scrittori del re, e questo a' di XIII del mese primo che si chiamava Nisan (cioè aprile); e scrissono tutto ciò che Aman comandò a tutti i prìncipi e giudici e vicari e chiunque avea alcuna signoria nel reame del re Assuero; Ed erano scritte [le lettere] in chiascheduna lingua, da parte del re Assuero, acciò che ciascuno le potesse leggere e intendere, ciascheduno la sua, per la varietà delle lingue. Mandò queste lettere da sua parte, sigillate col sigillo secreto,
13 missæ sunt per cursores regis ad universas provincias, ut occiderent atque delerent omnes Judæos, a puero usque ad senem, parvulos et mulieres, uno die, hoc est tertiodecimo mensis duodecimi, qui vocatur Adar ; et bona eorum diriperent.13 che dovessero dare morte a tutti i Giudei, grandi e piccoli, maschi e femine, in uno dì; e questo (fecero) a dì XIII del decimo mese che si chiamava Adar (cioè marzo), e tutti i loro beni pigliassero.
14 Summa autem epistolarum hæc fuit, ut omnes provinciæ scirent, et pararent se ad prædictam diem.14 La sentenza delle lettere sì era in questo modo che ogni uomo si provvedesse d' essere apparecchiato in quello dì (dare morte a' Giudei),
15 Festinabant cursores, qui missi erant, regis imperium explere. Statimque in Susan pependit edictum, rege et Aman celebrante convivium, et cunctis Judæis, qui in urbe erant, flentibus.15 e che dovessero (di provincia in provincia) affrettare i corrieri d'adempiere lo comandamento del re (sì che fossero in ogni paese anzi tempo). E in Susa si pose incontanente il sugello pendente col privilegio. Il re e Aman istavano in grandi e belli conviti; e tutti i Giudei, ch' erano in Susa, erano in grande (tristizia e) pianto.