Scrutatio

Lunedi, 3 giugno 2024 - San Carlo Lwanga ( Letture di oggi)

Iudith 9


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VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Quibus ascendentibus, Judith ingressa est oratorium suum : et induens se cilicio, posuit cinerem super caput suum : et prosternens se Domino, clamabat ad Dominum, dicens :1 E partendosi Ozia con quelli ch' erano con lui, entrò Iudit l'oratorio suo; e vestissi di cilicio e pose la cenere sopra lo capo suo, e gittatasi in terra dinanzi dal Signore, chiamò al Signore, e disse:
2 Domine Deus patris mei Simeon, qui dedisti illi gladium in defensionem alienigenarum, qui violatores extiterunt in coinquinatione sua, et denudaverunt femur virginis in confusionem :2 Signore Iddio del padre mio Simeon, lo qual desti a lui il coltello per defensione contro alle genti forestiere, le quali sono state corruttori nelle sue iniquitadi, e hanno isforzate le vergini e date in confusione;
3 et dedisti mulieres illorum in prædam, et filias illorum in captivitatem : et omnem prædam in divisionem servis tuis, qui zelaverunt zelum tuum : subveni, quæso te, Domine Deus meus, mihi viduæ.3 e desti le loro mogli in rubamento, e le loro figliuole in prigione, e tutta la loro facoltà divisa tra li servi tuoi li quali (per tuo amore) seguitorono il tuo buono fervore (e desiderio), sovvieni, priegoti Signore Iddio mio, (e dà aiuto) a me vedova.
4 Tu enim fecisti priora, et illa post illa cogitasti : et hoc factum est quod ipse voluisti.4 Tu (Signore) hai fatto le cose che sono state prima, e hai pensato di fare l'una dopo l'altra; e quello che tu hai voluto, quello è stato fatto.
5 Omnes enim viæ tuæ paratæ sunt, et tua judicia in tua providentia posuisti.5 Tutte le tue vie sono preparate, e tutti li tuoi giudicii sono per te posti nella tua providenza.
6 Respice castra Assyriorum nunc, sicut tunc castra Ægyptiorum videre dignatus es, quando post servos tuos armati currebant, confidentes in quadrigis, et in equitatu suo, et in multitudine bellatorum.6 Ragguarda ora il campo degli Assirii, sì come tu ti degnasti di riguardare il campo degli Egizii, quando loro correvano armati dopo i servi tuoi; i quali si confidavano nelli carri e nelli loro cavalieri e nella moltitudine de' suoi combattitori.
7 Sed aspexisti super castra eorum, et tenebræ fatigaverunt eos.7 Ma (Signore) tu guardasti sopra il campo loro, e le tenebre li faticorono.
8 Tenuit pedes eorum abyssus, et aquæ operuerunt eos.8 E l'abisso tenne li loro piedi, e le acque li coprirono.
9 Sic fiant et isti, Domine, qui confidunt in multitudine sua, et in curribus suis, et in contis, et in scutis, et in sagittis suis, et in lanceis gloriantur,9 Così faccia a questa gente, Signore, i quali si confidano nella sua moltitudine, e nelli carri suoi e nelle pertiche acute [e negli scudi] e nelle sagitte sue e nelle lance si gloriano.
10 et nesciunt quia tu ipse es Deus noster, qui conteris bella ab initio, et Dominus nomen est tibi.10 E non sanno che tu sei Signore Iddio nostro, il quale spezzi le battaglie dal principio; e il nome è a te Signore.
11 Erige brachium tuum sicut ab initio, et allide virtutem illorum in virtute tua : cadat virtus eorum in iracundia tua, qui promittunt se violare sancta tua, et polluere tabernaculum nominis tui, et dejicere gladio suo cornu altaris tui.11 Dirizza (Signore) il tuo braccio come facesti di prima, e percuoti la virtù di costoro con la tua virtù; cada la virtù di questa gente nella iracondia tua, i quali promettono di contaminare le tue cose. sante, e violare il tabernacolo del tuo nome, e batter a terra con lo suo coltello il corno del tuo altare.
12 Fac, Domine, ut gladio proprio ejus superbia amputetur :12 Fa dunque, Signore, che con lo loro proprio coltello li sia levata la loro superbia.
13 capiatur laqueo oculorum suorum in me, et percuties eum ex labiis caritatis meæ.13 Sia preso con lo lacciuolo de' occhii suoi in me, e percuotilo con le labbra della mia dilezione.
14 Da mihi in animo constantiam ut contemnam illum, et virtutem, ut evertam illum.14 Dà a me Signore nell' animo costanza acciò ch' io lo disprezzi, e virtù acciò ch' io lo rivolti.
15 Erit enim hoc memoriale nominis tui, cum manus feminæ dejecerit eum.15 Però che questo sarà in memoria del nome tuo, quando sarà gettato a terra per mano di una donna.
16 Non enim in multitudine est virtus tua, Domine, neque in equorum viribus voluntas tua est, nec superbi ab initio placuerunt tibi : sed humilium et mansuetorum semper tibi placuit deprecatio.16 Però che non è, Signore, la virtù tua nella moltitudine, nè la volontà tua nella virtù de' cavalli; e i superbi dal principio non ti piacquero; ma a te. piacque sempre la orazione degli umili e de' mansueti.
17 Deus cælorum, creator aquarum, et Dominus totius creaturæ, exaudi me miseram deprecantem, et de tua misericordia præsumentem.17 Signor de' cieli', creatore dell' acque e Signore di tutte le creature, esaudi me misera, la qual ti priega (assiduamente), e confidazi della tua misericordia.
18 Memento, Domine, testamenti tui, et da verbum in ore meo, et in corde meo consilium corrobora, ut domus tua in sanctificatione tua permaneat :18 Ricòrdati, Signore, del testamento tuo; e poni tal parola nella bocca mia, e firma tal consiglio nel cuore mio, acciò che la tua casa permanga nella tua santificazione,
19 et omnes gentes agnoscant quia tu es Deus, et non est alius præter te.19 e tutte le genti conoscano che tu sei Iddio, e non sia altro Iddio se non tu.