SCRUTATIO

Domenica, 22 giugno 2025 - San Tommaso Moro ( Letture di oggi)

Epistola di Santo Paulo alli Ebrei 7


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1 Questo Melchisedec fu re di Salem, e sommo sacerdote di Dio, il quale uscìo incontro ad Abraam che ritornava da uccidere li malvagi re, e benedisse Abraam.1 Infatti questo Melchìsedek, re di Salem, sacerdote del Dio Altissimo, venne incontro ad Abramo che ritornava dalla sconfitta dei re e lo benedisse.
2 Al quale diede Abraam decima di tutte le cose; il quale (Melchisedec) è interpretato re della giustizia, e ancora re di Salem, cioè re di pace,2 A lui Abramo assegnò come sua parte la decima di tutto. Egli viene interpretato anzitutto re di giustizia, poi re di Salem, cioè re di pace.
3 senza padre, senza madre e senza generazione, non abiendo incominciamento de' dì, nè fine di vita; ma assimigliato al Figliuolo di Dio, e' sta sacerdote in eterno.3 Presentato senza padre e senza madre, senza genealogia, non avente né principio di giorni né fine di vita, assimilato al Figlio di Dio, rimane sacerdote in eterno.
4 Ma guardate quanto sia grande questi, al qual diede Abraam patriarca la decima di tutte le migliori cose.4 Considerate quanto grande deve essere colui al quale Abramo diede la decima della parte più eccellente, lui il patriarca.
5 E veramente li figliuoli di Levi, ricevendo il principato, hanno il comandamento di ricevere la decima del popolo secondo la legge, cioè dalli fratelli suoi, avvegna che [an ch' ] egli uscissero de' lombi d' Abraam.5 E quelli tra i figli di Levi che ricevono il sacerdozio hanno ordine, secondo la legge, di prelevare le decime dal popolo, cioè dai loro fratelli, usciti come sono dai lombi di Abramo.
6 La generazione del quale non sanno annulmerare intra loro, e nondimeno sì ricevette la decima d'Abraam, e benedisselo costui il quale avea la promissione.6 Costui invece, che pure non è iscritto nelle loro genealogie, ha prelevato la decima su Abramo e ha benedetto colui che aveva le promesse.
7 Senza alcuno contradicimento quella cosa ch' è minore si benedice dal maggiore, (e quelli che son minori danno decima alli maggiori).7 Ora è fuori di ogni discussione che viene benedetto il più piccolo dal più grande.
8 E gli uomini mortali ricevono decima; chè si testimonia ch' egli vive.8 E qui sono uomini mortali quelli che ricevono le decime, là invece è uno di cui è testificato che vive.
9 E in questa guisa hae detto, che per Abraam e Levi furo decimati quelli che ricevettero le decime.9 E, per modo di dire, in Abramo anche Levi, che pure ora preleva le decime, le ha pagate,
10 Chè (Levi) era ancora ne' lombi del padre (Abraam) quando andò incontra a lui Melchisedec.10 perché quando Melchìsedek si fece incontro ad Abramo, Levi era ancora nei lombi del padre.
11 Adunque se per il sacerdozio di Levi era (la perfezione) il compimento; imperò che il popolo sotto lui prese la legge; che ancora fu mestieri che si levasse un altro sacerdote, che fosse secondo l'ordine di Melchisedec, e non secondo l'ordine di Aaron?11 Se, dunque, mediante il sacerdozio levitico si fosse raggiunta la perfezione -- infatti sotto di esso il popolo fu sottoposto a una legge --, che bisogno c'era ancora che sorgesse un sacerdote differente, secondo l'ordine di Melchìsedek, e non fosse denominato secondo l'ordine di Aronne?
12 E così tramutando il sacerdozio (del pretatico), bisogna che sia tramutamento della legge.12 Infatti se viene cambiato il sacerdozio, necessariamente avviene anche un cambiamento di legge.
13 Nel qual si dicono queste cose, ch' egli è d'altra tribù, della quale non ne fu neuno presente all' altare.13 Colui infatti del quale queste cose sono dette è partecipe di un'altra tribù, della quale nessuno si è consacrato all'altare.
14 Manifesta cosa è che (della tribù) di Giuda Cristo nacque; della qual tribù niuna cosa parlò Moisè di sacerdote.14 E' notorio infatti che il Signore nostro è germinato da Giuda, della quale tribù Mosè non ha detto nulla trattando dei sacerdoti.
15 E ancora è più manifesta cosa, che secondo l'ordine di Melchisedec si levasse un altro sacerdote;15 E tutto ciò è ancora più evidente, se sorge un sacerdote differente, secondo la somiglianza di Melchìsedek,
16 il quale non fu fatto secondo la legge del comandamento carnale, [ma] secondo la virtù della vita durabile.16 il quale è stato costituito non secondo la legge di prescrizioni carnali, ma secondo una forza di vita indistruttibile.
17 Chè (il Spirito Santo, parlando per bocca. del profeta) sì testimonia (e dice a Cristo): tu sarai sacerdote in eterno, secondo l'ordine di Melchisedec.17 Riceve infatti la testimonianza: Tu sei sacerdote per l'eternità secondo l'ordine di Melchìsedek.
18 Divieto certamente è fatto del precedente comandamento, per sua fievolezza, e per la non utilità.18 Infatti il precedente ordinamento è stato abrogato a ragione della sua debolezza e inutilità.
19 Veramente niuna cosa menò a compimento la legge (vecchia), ma fu introducimento di migliore speranza, per la quale approssimiamo a Dio.19 La legge infatti non condusse nulla a perfezione. Invece è stata fatta entrare nel mondo una speranza superiore, per la quale ci avviciniamo a Dio.
20 Ed è così grande, che non è senza sacramento; chè per certo molti altri fatti son sacerdoti senza sacramento (di Dio);20 bGli altri sono divenuti sacerdoti senza giuramento,
21 ma questi (cioè Cristo) con sacramento fu fatto di colui, il quale disse a lui: giurò il Signore, e non se ne pentìo, che tu sei sacerdote in eterno (secondo l'ordine di Melchisedec).21 questi invece col giuramento di colui che gli dice: Il Signore ha giurato e non se ne pentirà: Tu sei sacerdote per l'eternità.
22 È (in questo contento) Iesù Cristo fatto promettitore di migliore testamento.22 in tanto Gesù è divenuto garante di una migliore alleanza.
23 E altri veramente molti fatti son sacerdoti (secondo la legge); imperò che a cagione della morte non potemo sempre permanere.23 E quelli sono divenuti sacerdoti in molti, perché la morte impediva loro di rimanere.
24 Ma questo, imperò che sempre può permanere, sì ha sempiternale sacerdozio.24 Questi invece, per il fatto che rimane in eterno, ha un sacerdozio non trasmissibile.
25 Onde (però) puote salvare perpetualmente, approssimandosi per sè medesimo a Dio; vivendo sempre a pregare Dio per noi.25 Onde può anche salvare per sempre quelli che, mediante lui, si avvicinano a Dio, essendo sempre vivente per intercedere in loro favore.
26 Veramente tal pontefice era bisogno a noi, che fosse santo, e che non nocesse altrui, e che non fosse polluto (e sozzo di peccato), e che fosse partito da' peccatori, e che fosse fatto più alto che li cieli.26 A noi occorreva infatti un tale sacerdote: santo, innocente, senza macchia, separato dai peccatori, innalzato più in alto dei cieli.
27 Al qual non è bisogno quotidianamente, sì come alli altri sacerdoti, di offerire ostia, prima per li suoi peccati, e poscia per il popolo; imperò ch' egli fece questa cosa in una volta, offerendo sè medesimo (nella croce del Signore nostro Iesù Cristo).27 Il quale non ha bisogno, tutti i giorni, di offrire vittime prima per i propri peccati, poi per quelli del popolo, come i sommi sacerdoti, perché questo egli ha fatto una volta per tutte offrendo se stesso.
28 Chè la legge ordinò uomini per sacerdoti, li quali hanno in sè fievolezza; ma il sermone della promissione, il quale è dopo la legge, ordinò il suo Figliuolo sempre perfetto.28 Infatti la legge costituisce sommi sacerdoti uomini soggetti a debolezza, la parola invece del giuramento, posteriore alla legge, costituisce il Figlio, reso perfetto per l'eternità.