Scrutatio

Giovedi, 22 maggio 2025 - Santa Rita da Cascia ( Letture di oggi)

Epistola di Santo Paulo alli Ebrei 10


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BIBBIA VOLGAREDIODATI
1 Veramente la legge fu ombra e similitudine delle cose buone che dovevano venire; chè per certo con quelle ostie, con le quali offeriano li sacerdoti spesse volte, per niuno modo poteano diventare perfetti quelli sì offeriano.1 Perciocchè la legge, avendo l’ombra de’ futuri beni, non l’immagine viva stessa delle cose, non può giammai, per que’ sacrificii che sono gli stessi ogni anno, i quali son del continuo offerti, santificar quelli che si accostano all’altare.
2 E se altramente fusse, egli averebbero cessato di offerire; imperò che se egli fussero mondati una volta bene, già mai non avrebbono più oltre la conscienza de' peccati.2 Altrimenti, sarebber restati d’essere offerti; perciocchè coloro che fanno il servigio divino, essendo una volta purificati, non avrebbero più avuta alcuna coscienza di peccati.
3 Però fanno ricordanza de' peccati per ciascuno anno (col sangue altrui).3 Ma per essi si fa ogni anno rammemorazion dei peccati.
4 Impossibile cosa è che le peccata si possino (nettare e) tòrre col sangue de' tori e de' becchi.4 Perciocchè egli è impossibile che il sangue di tori e di becchi, tolga i peccati.
5 Imperò entrando (Cristo) nel mondo, sì dice (per bocca del profeta: o Dio) tu non volesti ostia e offerta, ma il corpo acconciasti a me.5 Perciò, entrando egli nel mondo, dice: Tu non hai voluto sacrificio, nè offerta; ma tu mi hai apparecchiato un corpo.
6 Li sacrificii (e offerte) per il peccato non piacquero a te.6 Tu non hai gradito olocausti, nè sacrificii per lo peccato
7 E allora dissi: ecco io vengo; in capo del libro è scritto di me, ch' io faccia la volontà tua, o Dio mio.7 Allora io ho detto: Ecco, io vengo; egli è scritto di me nel rotolo del libro; io vengo per fare, o Dio, la tua volontà.
8 Di sopra dici, che l'ostie e l'offerte e gli olocausti non volesti per il peccato, e non son piacevoli a te quelle cose le quali erano offerte secondo la legge.8 Avendo detto innanzi: Tu non hai voluto, nè gradito sacrificio, nè offerta, nè olocausti, nè sacrificio per lo peccato i quali si offeriscono secondo la legge,
9 E allora dissi: ecco ch' io vengo per fare la volontà tua, o Dio. E così toglie il primo (ordine), il secondo facendo9 egli aggiunge: Ecco, io vengo, per fare, o Dio, la tua volontà. Egli toglie il primo, per istabilire il secondo.
10 (la volontà di Dio), nella quale volontà noi siamo santificati per la offerta del corpo di Iesù Cristo, la qual offerta si fece pur una volta (in sulla croce).10 E per questa volontà siamo santificati, noi che lo siamo per l’offerta del corpo di Gesù Cristo, fatta una volta.
11 E veramente uno sacerdote è presente all'altare, quotidianamente ministrando, e [offerendo] quelle medesime offerte (che si offeriano anticamente), le quali per niuna guisa possono tòrre le peccata (degli uomini).11 E oltre a ciò, ogni sacerdote è in piè ogni giorno ministrando, ed offerendo spesse volte i medesimi sacrificii, i quali giammai non possono togliere i peccati.
12 Ma questo (Iesù) una volta offerse ostia [per le peccata]; sì siede sempiternalmente a lato di Dio dalla mano destra.12 Ma esso, avendo offerto un unico sacrificio per li peccati, si è posto a sedere in perpetuo alla destra di Dio;
13 E da ora inanzi aspetta, insino a tanto che sieno posti li nimici suoi per scabello de' suoi piedi.13 nel rimanente, aspettando finchè i suoi nemici sieno posti per iscannello de’ suoi piedi.
14 E con una offerta compiette li santificati in sempiterno,14 Poichè per un’unica offerta, egli ha in perpetuo appieno purificati coloro che sono santificati.
15 testimoniando noi nel Spirito Santo; e poi [che] disse:15 Or lo Spirito Santo ancora ce lo testifica; perciocchè, dopo avere innanzi detto:
16 questo è il testamento ch' io farò da poi quelli giorni a coloro a cui io darò le mie leggi nel cuore, dice il Signore, e sopra le menti loro scriverò quelle;16 Quest’è il patto, che io farò con loro dopo que’ giorni; il Signore dice: Io metterò le mie leggi ne’ loro cuori, e le scriverò nelle lor menti.
17 e de' peccati loro e delle iniquità già più non mi ricordarò.17 E non mi ricorderò più de’ lor peccati, nè delle loro iniquità.
18 E là dove è il perdonamento di queste cose, già non v'è più offerta per il peccato.18 Ora, dov’è remissione di queste cose, non vi è più offerta per lo peccato
19 Adunque, fratelli, avendo fiducia nell' introito de' santi per il sangue di Cristo,19 AVENDO adunque, fratelli, libertà d’entrare nel santuario, in virtù del sangue di Gesù,
20 il quale cominciò a noi via nuova, e vivente per la copertura, cioè per la sua carne,20 che è la via recente, e vivente, la quale egli ci ha dedicata, per la cortina, cioè per la sua carne,
21 e per il sacerdote grande sopra la casa di Dio;21 ed un sommo sacerdote sopra la casa di Dio,
22 avvicinandoci a lui con verace cuore e pienezza di fede, abiendo lavati li cuori dalla mala coscienza, e lavato il corpo con acqua netta;22 accostiamoci con un vero cuore, in piena certezza di fede, avendo i cuori cospersi e netti di mala coscienza, e il corpo lavato d’acqua pura.
23 teniamo la ferma confessione della nostra speranza; chè egli è fedele quello che impromise quelle cose.23 Riteniamo ferma la confessione della nostra speranza; perciocchè fedele è colui che ha fatte le promesse.
24 Conformiamoci insieme in provocazione di carità [e di buone opere],24 E prendiam guardia gli uni agli altri, per incitarci a carità, ed a buone opere;
25 non abbandonando la nostra radunanza (dei nostri beni), sì come hanno in costume alquanti, ina consolandoci insieme, tanto maggiormente, quanto noi vedemo che più s' approssima il dì (del Signore).25 non abbandonando la comune nostra raunanza, come alcuni son usi di fare; ma esortandoci gli uni gli altri; e tanto più, che voi vedete approssimarsi il giorno.
26 Veramente noi peccando per la nostra volontà, poi che noi conoscemmo la verità, già non è lasciata ostia per il peccato.26 Perciocchè, se noi pecchiamo volontariamente, dopo aver ricevuta la conoscenza della verità, ei non vi resta più sacrificio per i peccati;
27 Ma egli lascia una speranza terribile del giudizio, e l'ira del fuoco che debbe ardere li avversarii.27 ma una spaventevole aspettazione di giudizio, ed una infocata gelosia, che divorerà gli avversari.
28 Chè se alcuno, facendo mancanza nella legge di Moisè, senza niuna misericordia muore, con duo testimonii ovver con tre;28 Se alcuno ha rotta la legge di Mosè, muore senza misericordia, in sul dire di due o tre testimoni.
29 quanto maggiormente credete che saranno meritati di maggiori pene, quelli che (negano e) conculcano il Figliuolo di Dio, e tengono sozzo il sangue del testamento nel qual son santificati, e fanno vergogna alla grazia del Spirito Santo?29 Di quanto peggior supplicio stimate voi che sarà reputato degno colui che avrà calpestato il Figliuol di Dio, ed avrà tenuto per profano il sangue del patto, col quale è stato santificato; ed avrà oltraggiato lo Spirito della grazia?
30 Chè noi sapemo ch' egli disse: lascia a me la vendetta, e io renderò il giudizio. E ancora dice (la scrittura), che il Signore giudicherà il suo popolo.30 Poichè noi sappiamo chi è colui che ha detto: A me appartiene la vendetta, io farò la retribuzione, dice il Signore. E altrove: Il Signore giudicherà il suo popolo.
31 Chè egli è di spavento di cadere nelle mani di Dio vivente.31 Egli è cosa spaventevole di cader nelle mani dell’Iddio vivente.
32 Adunque ricordatevi delli giorni primi, nei quali voi essendo illuminati grandi battaglie di passioni sosteneste (volentieri con tribulazione e con disonore foste posti).32 Ora, ricordatevi de’ giorni di prima, ne’ quali, dopo essere stati illuminati, voi avete sostenuto un gran combattimento di sofferenze;
33 In una delle parti siete fatti spettacolo per obbrobrio e tribulazione; nell' altra parte siete diventati compagni di simili conversatori.33 parte, messi in ispettacolo per vituperii e tribolazioni; parte ancora, essendo fatti compagni di coloro che erano in tale stato.
34 Perchè delli imprigionati avete avuto compassione, e con allegrezza riceveste la rapina delli vostri beni, conoscendo voi d' avere migliore sostanza e permanente (in cielo).34 Poichè avete ancora patito meco ne’ miei legami, ed avete ricevuta con allegrezza la ruberia de’ vostri beni, sapendo che avete una sostanza ne’ cieli, che è migliore e permanente.
35 Adunque non vogliate perdere la vostra confidanza la qual ha grande remunerazione.35 Non gettate adunque via la vostra franchezza, la quale ha gran retribuzione.
36 Veramente a voi si bisogna la pazienza, chè facendo voi la volontà di Dio, possiate riportare con voi la promissione.36 Perciocchè voi avete bisogno di pazienza; acciocchè, avendo fatta la volontà di Dio, otteniate la promessa.
37 Che a poco stante quelli che dee venire, sì venerà, e non tarderà (di venire).37 Imperocchè, fra qui e ben poco tempo, colui che deve venire verrà, e non tarderà.
38 Ma il giusto mio per fede vive; e s' egli si sottraerà, non piacerà all' anima mia.38 E il giusto viverà per fede; ma se egli si sottrae, l’anima mia non lo gradisce.
39 Ma noi non siamo figliuoli della sottrazione in perdizione, ma della fede in acquistamento dell' anima.39 Ora, quant’è a noi, non siamo da sottrarci, a perdizione; ma da credere, per far guadagno dell’anima