Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Epistola di Santo Paulo alli Filippensi 2


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1Adunque se alcuna consolazione avete in Cristo, e alcuno consolamento di carità, se alcuna compagnia di spirito, se alcuna pieta di misericordia,2empiete il mio gaudio in questo, che voi sappiate una cosa insieme, e una medesima carità sia in voi, e che siate d' uno animo, volendo l'uno quello che l'altro,3e che niuna cosa sia fatta intra voi per contenzione nè per vana gloria, ma con ogni umiltà, tenendo l'uno l'altro maggiore di sè e migliore,4e non voglia ciascuno (la sua consolazione e) quello che sia buono per sè, ma quello che sia buono e piacere degli altri.5Quello sentite in voi, che sentite in Cristo Iesù.6Il quale, conciosia cosa ch' egli fosse nella forma di Dio, non si pensò di fare rapina e d'essere sè uguale a Dio.7Anzi annichilò sè medesimo, pigliando forma di servo; e fu fatto a simiglianza delli uomini, e in portamento fu trovato sì come l'uomo.8E umiliò sè medesimo, fatto obbediente insino alla morte, e alla morte della croce.9Per la qual cosa Dio esaltò lui, e donogli nome il quale è sopra tutti li nomi;10che per il nome di Iesù Cristo ogni ginocchio (s' inginocchi e) s' inchini di coloro del cielo e di coloro della terra e di coloro dell' inferno;11e ogni lingua confessi che il Signore nostro Iesù Cristo è nella gloria di Dio Padre.12Adunque, (fratelli) miei carissimi, sì come sempre obbediste, non solamente nella mia presenza, ma eziandio essendo di lungi da voi, (così vi priego che voi) con paura e con timore adoperate la vostra salute.13Chè Dio è quello che adopera in voi il volere e il compire per buona volontà.14E tutte le cose voglio che facciate senza mormorazioni e senza dubitazioni;15che siate semplici e senza richiamo e senza riprensione, secondo che li figliuoli di Dio, intra le genti malvagie e perverse; intra le quali voi reluciate (e risplendiate) sì come luminarie nel mondo,16ritenendo la parola della vita a mia gloria nel dì di Cristo, imperò ch' io non corsi invano, e non durai (in voi) fatica invano.17Ma se io son sacrificato sopra il lavorio, e in servizio della vostra fede, godo e allegromi per tutti voi.18Per quello medesimo gaudete, e allegratevi insieme per me.19Io spero nel Signore mio Iesù Cristo di mandare a voi Timoteo presto, chè io sia di buono animo, conosciute tutte quelle cose che son intra voi (e sappiendo il vostro stato).20Chè io non abbo alcuno che così sia sollecito per voi con puro amore (sì come Timoteo).21Chè tutti addomandono quelle cose che son buone a sè, e non quelle di Iesù Cristo.22Ma lui potete conoscere per esperimento, chè secondo che figliuolo col padre, egli ha servito (a Dio) con meco nell' evangelio.23Adunque costui abbo speranza di mandare a voi, incontanente ch' io saperò del mio fatto.24Abbo speranza nel Signore, ch' io medesimo verrò presto a voi.25Ma ora mi parve che fosse il meglio, che io mandassi a voi Epafrodito, fratello, operatore e compagno mio, e vostro apostolo, e ministro della mia necessità.26Chè certo egli desiderava di vedere tutti voi; ed era tristo, chè voi avevate inteso ch' egli era infermato.27Chè per fermo egli pure infermò insino alla morte; ma Iddio ebbe misericordia di lui; e non solamente di lui, ma eziandio di me, chè io non avessi (in lui) tristizia sopra tristizia.28Adunque io perciò lo mandai prestamente a voi, che voi ancora, veduto lui, gaudeste e io fussi senza tristizia.29Adunque ricevete lui nel Signore con ogni allegrezza, e fategli onore a questo tal modo.30Chè egli per l'opera di Iesù Cristo s' avvicinò alla morte, dando l' anima sua (e mettendosi a ventura) per compiere in voi quello che vi mancava verso il mio servizio.