SCRUTATIO

Domenica, 6 luglio 2025 - Santa Maria Goretti ( Letture di oggi)

Atti degli Apostoli 5


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1 (Or avvenne che) uno uomo che avea nome Anania, con una sua mogliere che aveva nome Safira, vendette uno suo certo campo (per esser discepoli degli apostoli);1 Invece un uomo di nome Anania, con sua moglie Saffira, vendette un suo podere
2 e ritennesi certa parte del prezzo che n' ebbe, sapiendolo e consentendo a ciò la predetta sua moglie; e l'altra parte prese, e posela a' piedi degli apostoli.2 e, d'accordo con la moglie, trattenne per sé una parte del prezzo e andò a deporre l'altra parte ai piedi degli apostoli.
3 (Il quale fraudo conoscendo) Pietro (per divina ispirazione,) sì gli disse: o Anania, come hai consentito alla tentazione di Satana, e hai mentito allo Spirito Santo, fraudando del prezzo (che ricevesti) del tuo campo (venduto)?3 Pietro disse: "Anania, come mai Satana ti ha riempito il cuore fino a cercare d'ingannare lo Spirito Santo e trattenerti parte del prezzo del campo?
4 Or non era tuo tutto il campo, e il prezzo in tua potestà? (potevilo tenere); perchè adunque, dimostrando di voler lasciare tutto, hai fatto questo inganno? sappi che non hai mentito pur a uomo ma a Dio.4 Non era forse tuo prima di venderlo e il ricavato della vendita non era forse a tua disposizione? Come mai hai potuto pensare in cuor tuo a un'azione simile? Non hai mentito a uomini, ma a Dio!".
5 La quale parola udendo Anania, cadde morto subito. Onde seguitò grande timore a tutti quelli che questo (vidono e) udirono.5 All'udire queste parole Anania cadde a terra morto. E un grande spavento s'impadronì di tutti quelli che stavano ascoltando.
6 Allora certi giovani (cristiani per comandamento di Pietro) lo presero e sepellirono fuori di quello luogo.6 Subito alcuni giovani si mossero per avvolgerlo e portarlo a seppellire.
7 E dopo spazio di tre ore venne (Safira) sua mogliere (per parlare a Pietro), non sapiendo di quello che incontrato era, niente.7 Or circa tre ore dopo si presentò anche sua moglie, senza sapere ciò che era avvenuto.
8 La quale vedendola, Pietro disse: dimmi, femina, (non) aveste cotanto prezzo del vostro campo? E rispondendo, sì gli disse: egli è così.8 Pietro le domandò: "Dimmi, è per tanto che avete venduto il campo?". Ella rispose: "Sì, per questo prezzo".
9 Allora Pietro disse: che bisognava a voi adunque di tentare il Spirito del Signore? Ecco, li piedi de' gioveni, che hanno sepellito il tuo marito, sono all' uscio; e così sotterreranno te.9 Pietro le disse: "Perché vi siete accordati per tentare lo Spirito del Signore? Ecco alla porta i passi di coloro che hanno sepolto tuo marito: porteranno via anche te".
10 Le quali parole ella udendo, incontanente cadde morta. E i giovani predetti entrando, e trovandola morta, sì la trassero fuori, e sepellironla insieme col suo marito.10 Ella gli cadde improvvisamente ai piedi, morta. Quei giovani, entrati, la trovarono morta e la portarono a seppellire vicino a suo marito.
11 Onde ne seguitò grande timore in tutta la Chiesa, in quelli li quali queste cose (intenderono e) udirono.11 Un grande spavento si diffuse per tutta la chiesa e in tutti coloro che ascoltavano queste cose.
12 E (in quelli giorni) facevano gli apostoli molti segni e maraviglie nel popolo. Ed erano tutti nel portico di Salomone.12 Per mano degli apostoli avvenivano molti miracoli e prodigi in mezzo al popolo. Tutti stavano insieme uniti e concordi nel portico di Salomone.
13 E niuno degli altri era ardito d' accostarsi a loro; ma con riverenza ciascuno li lodava.13 Nessuno degli altri osava unirsi ad essi, ma il popolo ne faceva grandi lodi.
14 E (predicando gli apostoli) continuamente cresceva la moltitudine di (uomini) fedeli, e di maschi e di femine.14 Sempre più andava aumentando il numero dei credenti nel Signore, una moltitudine di uomini e di donne,
15 E (per la grande devozione che avevano a Pietro) ponevano gli infermi per le piazze (e per le vie, onde elli doveva passare), acciò che passando elli, almeno l'ombra sua gli obumbrasse (e venisse sopra loro), e fussero liberati di sua infirmità (e così erano).15 tanto che i malati venivano portati nelle piazze e posti su lettini e barelle perché, quando Pietro passava, almeno la sua ombra ricoprisse qualcuno di loro.
16 E grande moltitudine di quelli delle città vicine a Ierusalem venivano con loro infermi, e con quelli ch' erano vessati da mali spiriti; e tutti erano guariti (e liberati).16 La folla confluiva anche dalle città attorno a Gerusalemme, portando malati e persone tormentate da spiriti immondi, i quali tutti venivano guariti.
17 Per le quali cose (incitati e provocati e) accesi di pazzo zelo, lo principe de' sacerdoti e quelli che lo seguitavano, ch' è la eresia de' Saducei (piena d' invidia),17 Allora si mossero il sommo sacerdote e tutti i suoi aderenti, cioè la setta dei sadducei. Pieni di gelosia
18 posero le mani sopra gli apostoli, (e preserli) e miserli in pubblica custodia (e pregione).18 misero le mani sugli apostoli e li chiusero nel carcere pubblico.
19 Ma la notte seguente l' angelo di Dio aperse la pregione, e trassegli fuori, e disse loro:19 Ma un angelo del Signore di notte aprì le porte della prigione, li condusse fuori e disse:
20 andate, e state, e predicate nel tempio (arditamente) la parola della vita.20 "Andate e mettetevi nel tempio a predicare al popolo tutta questa dottrina di vita".
21 Onde egli (arditamente) vennero al tempio la mattina per tempo, e predicarono. E venendo (la mattina) i principe de' sacerdoti, e quelli ch' erano con lui, convocarono il concilio e tutti li vecchi delli figliuoli d'Israel; e (la mattina) mandò (suoi messi e officiali) alla pregione, che prendessero gli apostoli e menassongli loro inanzi.21 Udito ciò, entrarono di buon mattino nel tempio e insegnavano. Intanto sopraggiunsero il sommo sacerdote e i suoi aderenti e convocarono il sinedrio e tutto il senato dei figli d'Israele. Quindi mandarono (dei messi) alla prigione a prelevarli.
22 E andando li ministri, e aprendo la pregione, e non trovandoli, tornarono a drieto.22 Ma questi, giunti colà, non li trovarono nella prigione. Tornati indietro, riferirono ciò dicendo:
23 E dissero (al concilio): noi abbiamo trovata la pregione serrata diligentemente, e le guardie inanzi all' uscio; ma aprendo, niuno vi trovammo dentro.23 "Abbiamo trovato la prigione chiusa con ogni cautela e le guardie in piedi davanti alle porte. Ma quando le abbiamo aperte, non abbiamo trovato dentro nessuno".
24 Le quali parole egli udendo (maravigliansi molto e) non potevano pensare che fusse fatto degli apostoli (li quali egli avevano rinchiusi in pregione).24 Udite queste parole, il comandante del tempio e i sommi sacerdoti si domandavano turbati come ciò sarebbe andato a finire.
25 E (stando così, e pensando sopra ciò), sopravenne uno (loro familiare), e annunziò loro che quegli uomini, i quali egli avevano messi in pregione, erano nel tempio, e predicavano.25 Ma qualcuno, sopraggiunto in quel momento, annunciò loro: "Ecco, gli uomini che avete messo in prigione stanno nel tempio e istruiscono il popolo".
26 Allora (molto incitati) andò uno delli maestri co' ministri, e menogli (cortesemente) senza violenza, temendo che il popolo (che aveva fede in loro) non gli lapidasseno.26 Allora il comandante del tempio uscì con le guardie e li ricondusse, non però con la forza, poiché avevano paura di essere lapidati dal popolo.
27 E sì gli ordinarono nel mezzo del concilio. Allora il principe de' sacerdoti (molto acceso d' ira)27 Condottili nel sinedrio, li posero in mezzo e il sommo sacerdote li interrogò:
28 disse a loro: or non sapete voi, che noi vi comandammo (molto strettamente), che mai più non parlassi nè predicassi in questo nome Iesù? e poi avete (fatto tutto il contrario, e avete) ripiena la città di Ierusalem di questa vostra dottrina, e volete inducere il sangue di questo uomo (Iesù) sopra di noi.28 "Non vi abbiamo forse formalmente ordinato di non insegnare più in questo nome? Ed ecco, avete riempito Gerusalemme del vostro insegnamento e volete far ricadere su di noi il sangue di quest'uomo".
29 Al quale Pietro e gli altri apostoli risposeno: conviensi più tosto obbedire a Dio, che agli uomini.29 Ma Pietro e gli apostoli risposero: "Bisogna ubbidire a Dio piuttosto che agli uomini.
30 (Onde come detto abbiamo, costì ancora diciamo: che) Dio de' nostri padri suscitò (il suo Figliuolo) Iesù, il quale voi (ingiustamente) uccidesti e crucifiggesti.30 Il Dio dei nostri padri ha risuscitato Gesù che voi avete ucciso sospendendolo a un legno.
31 E hallo esaltato e fatto principe e salvatore colla sua mano diritta, a dare penitenza in remissione delli peccati al popolo d' Israel.31 Dio lo ha innalzato con la sua destra come capo supremo e salvatore per concedere a Israele la conversione e la remissione dei peccati.
32 E noi siamo testimonii di quelle parole (che elli disse, e di quello ch' elli fece); ma principalmente rende testimonianza (della sua virtù) il Spirito Santo, il quale Dio ha mandato (nel suo nome) in tutti quelli che a lui obbediscono.32 Di queste cose siamo testimoni noi e lo Spirito Santo che Dio ha dato a coloro che gli obbediscono".
33 Le quali parole udendo, (li prìncipi e sacerdoti tutti) si rodevano di malinconia, e pensavano come potessero uccidere gli apostoli (senza loro pericolo).33 Ma quelli, udendo queste cose, si esasperarono e volevano ucciderli.
34 Allora si levò ad aringare nel concilio uno (grande) Fariseo, dottore della legge, che aveva nome Gamaliele, uomo molto onorato da tutto il popolo; e fece uscire fuori gli apostoli (e stare in disparte tanto che aringasse),34 Allora si alzò nel sinedrio un fariseo di nome Gamaliele, dottore della legge, onorato da tutto il popolo, e richiese che quegli uomini fossero condotti fuori un momento.
35 e disse: (signori) uomini tutti d' Israel, attendete (e considerate cautamente), che fare debbiate di questi uomini (che presi avete).35 Poi disse loro: "Israeliti, riflettete bene su ciò che state per fare di questi uomini.
36 Sapete che non è molto tempo che si levò uno che avea nome Teoda, e diceva (e mostrava) d'essere uno grande fatto, (e fece una sua setta), e consentirongli ben quattrocento persone, (e promettevali grandi cose, ed esssndo mago e malefico e pessimo, si mostrava perfetto); ma (come sapete, la sua malizia tosto fu compresa, ed) egli fu morto, e tutti i suoi seguaci furono esterminati.36 Infatti tempo fa venne fuori Teuda, che si spacciava per un personaggio straordinario, e gli andò dietro un gran numero di uomini, quasi quattrocento. Ma quando fu ucciso, tutti i suoi aderenti furono dispersi e si ridussero a nulla.
37 Dopo costui si levò (uno ch' ebbe nome) Iuda Galileo, in quelli tempi che Cesare Augusto faceva numerare l'universo mondo, e trasse molto popolo a sè (dicendo che li giudei non dovevano dar tributo a Cesare); ma (perchè falso era, e falsa dottrina seminava, presto) perì, e tutti i suoi seguaci furono esterminati.37 Dopo di lui saltò fuori Giuda il Galileo, nei giorni del censimento, e trascinò il popolo dietro di sé. Ma anch'egli finì male e tutti i suoi aderenti furono dispersi.
38 Or per questo voglio dire (e conchiudere che mi pare) che lasciate andare via questi uomini liberamente; perciò che se il fatto loro è opera di uomo, per sè medesimo verrà questo meno;38 Or dunque io vi dico: non impicciatevi di questi uomini e lasciateli fare. Perché se questo è un progetto o un'impresa messa su dagli uomini, sarà distrutta;
39 ma se è da Dio, non lo potrete impedire, (lasciateli adunque andare) sì che non paia vogliate contrastare a Dio. E consentendo tutti a questo consiglio,39 ma se viene da Dio, non potrete annientarli: guardatevi dal farvi trovare in lotta con Dio!". Si attennero al consiglio
40 chiamarono dentro gli apostoli, e comandorono loro che non parlassero mai nel nome di Iesù; ma in prima (per confonderli) li fecero battere (e flagellare crudelmente); e lassoronli.40 e, fatti chiamare gli apostoli, li fecero percuotere e comandarono loro di non parlare più nel nome di Gesù. Quindi li rilasciarono.
41 Allora gli apostoli così conci si partirono dal concilio, (gloriosi e) godendo molto che Dio gli avea fatti degni di ricevere vergogna per lo nome suo.41 Essi se ne andavano via dal sinedrio lieti perché erano stati fatti degni di subire oltraggi per il nome.
42 Onde (non' curandosi di flagelli, nè temendo, per il grande fervore) ogni dì predicavano di Iesù Cristo nel tempio, e intorno per le altre case e luoghi.42 E ogni giorno, nel tempio e per le case, non cessavano di insegnare e di annunciare la buona novella del Cristo Gesù.