Scrutatio

Mercoledi, 21 maggio 2025 - Santi Martiri Messicani (Cristoforo Magallanes Jara e 24 compagni) ( Letture di oggi)

Evangelio di Santo Ioanne 18


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1 Avendo dette queste cose, Iesù andò con gli discepoli suoi oltre il fiume di Cedron, dove era uno orto, in lo quale entrò egli e gli suoi discepoli.1 Detto questo, Gesù andò con i suoi discepoli oltre il torrente Cedron, dov'era un orto, in cui entrò con essi.
2 E Iuda, che il tradiva, sapeva bene il luogo; imperò che molte volte era stato con Iesù e con gli discepoli suoi.2 Or anche Giuda che lo tradiva conosceva quel luogo, perchè spesso Gesù vi si ritirava coi suoi discepoli.
3 E Iuda (andò, e) prese la fameglia e gente de' pontefici e de' Farisei, e andò quivi con lanterne e con facelline e arme.3 Giuda pertanto, avuta la coorte e delle guardie dai principi dei sacerdoti e dai Farisei, andò là con lanterne e torce e armi.
4 E sapendo Iesù ogni cosa che dovea venire. sopra di lui, andò a loro incontro, e disse a loro: cui addimandate voi?4 Ma Gesù che sapeva tutto quel che doveva accadere, si fece avanti e chiese loro: Chi cercate?
5 E loro dissero: Iesù Nazareno. E Iesù disse a loro io sono. E Iuda, che il tradiva, era con loro.5 Gli risposero: Gesù Nazareno. E Gesù a loro: Son io. Ed era con essi anche Giuda, il traditore.
6 E come Iesù ebbe detto a loro: io sono, tornorono indietro, e caddono in terra.6 Ma appena Gesù ebbe detto loro: Son io, diedero indietro e stramazzarono per terra.
7 E un' altra volta Iesù gli addimandò: cui addimandate voi? E loro dissero: Iesù Nazareno.7 Di nuovo adunque domandò loro: Chi cercate? E quelli: Gesù Nazareno.
8 Rispose Iesù: io vi ho detto che io sono; se voi addimandate me, lasciate adunque andare costoro.8 Rispose Gesù: Ve l'ho detto che son io; se dunque cercate me, lasciate che questi se ne vadano.
9 Acciò che si adempisse la parola, la quale avea detto: io non ho perduto niuno di quelli che tu mi dèsti.9 Affinchè s'adempisse la parola detta da lui: Di quelli che mi hai affidati non ho perduto nessuno.
10 Ma Simone Pietro, avendo uno coltello, trasselo fuori, e percosse il servo del pontefice, che avea nome Malco, e taglio'li l' orecchia dritta.10 Ma Simon Pietro, avendo in mano una spada, la sfoderò e colpì un servo del pontefice e gli portò via l'orecchio destro. Quel servo si chiamava Malco.
11 Allora disse Iesù a Pietro: poni il coltello tuo nella guaina. Come? non vogli tu che il calice, che mi dà a bevere il Padre mio, ch' io il beva?11 Allora Gesù disse a Pietro: Rimetti la tua spada nel fodero, rifiuterò io di bere il calice che il Padre mi ha dato?
12 Allora il tribuno della corte, con cavalieri e famegli de' giudei, presero Iesù, e ligoronlo.12 Pertanto la coorte, il tribuno e le guardie dei Giudei afferrarono Gesù e, legatolo,
13 E menoronlo ad Anna, suocero di Caifas. il quale era pontefice in quello anno.13 lo menarono prima da Anna, perchè era suocero di Caifa, il quale era Pontefice di quell'anno.
14 Questo era quel Caifas che avea dato per consiglio a giudei, ch' era di bisogno che uno uomo morisse per il popolo.14 Caifa poi era quello che aveva dato ai Giudei il consiglio: Torna conto che un l'uomo solo muoia pel popolo.
15 E Simone Pietro, e l' altro discepolo, seguitavano Iesù, e quello discepolo era conoscente del pontefice; e vennero con Iesù in casa del pontefice.15 Teneva dietro a Gesù Simon Pietro ed un altro discepolo. E quell'altro discepolo, essendo noto al Pontefice, entrò con Gesù nell'atrio del Pontefice.
16 Ma Pietro stava di fuori alla porta. E il discepolo, il quale era conosciuto dal pontefice, andò e pregò la portinara, e pose Pietro dentro.16 Pietro invece restò fuori della porta. Ma uscì l'altro discepolo, noto al Pontefice, e, parlato con la portinaia, fece entrar Pietro.
17 Allora la portinara disse a Pietro: or non se' tu de' discepoli di questo uomo? E Pietro (negò, e) disse: non sono.17 Disse però la serva portinaia a Pietro: Forse anche tu sei dei discepoli di quell'uomo? Egli rispose: Non lo sono.
18 E gli servi e ministri stavano alle brase del fuoco a scaldarsi, imperò ch' era freddo; e Pietro era con loro, e scaldavasi.18 Ora i servi o le guardie stavano al fuoco a scaldarsi, perchè era freddo, ed anche Pietro stava con loro a scaldarsi.
19 Addimandò il pontefice a Iesù de' suoi discepoli e della sua dottrina.19 Il Pontefice adunque interrogò Gesù riguardo ai suoi discepoli e alla sua dottrina.
20 Rispose Iesù (e disse): io palesemente ho parlato al mondo; io ho sempre (ammaestrato e) insegnato e nella sinagoga e nel tempio, dove tutti gli giudei radunavansi; e in occulto non ho mai parlato alcuna cosa.20 Gesù gli rispose: Io ho parlato, in pubblico, al mondo, io ho sempre insegnato nelle sinagoghe, e nel tempio, dove s'adunan tutti i Giudei, e niente ho detto in segreto.
21 Adunque perchè mi dimandi tu? Addimanda a coloro, che mi hanno udito, quello che io ho parlato a loro; e loro sanno quello ch' io ho detto.21 Perchè interroghi me? Interroga quelli che mi hanno udito, su quel che ho detto loro; ecco, essi sanno cosa abbia detto.
22 E dicendo queste parole, uno delli famegli, ch' era quivi, diede a Iesù una guanciata, e disse: e tu rispondi così al pontefice?22 Appena egli ebbe pronunziate queste parole, una delle guardie che gli stava accanto diede uno schiaffo a Gesù dicendo: Così rispondi al Pontefice?
23 Rispose a lui Iesù, (e disse): se io ho parlato male, rendi testimonianza del male; ma se io ho detto bene, perchè mi batti tu?23 Gesù gli replicò: Se ho parlato male, dimostramelo, e se bene, perchè mi percuoti?
24 In questo Anna fecelo legare, e mandollo a Caifas pontefice.24 Anna lo mandò legato a Caifa sommo sacerdote.
25 E Simone Pietro si stava (alle brase del fuoco), e scaldavasi. E quelli ch' erano quivi dissero a Pietro: or non sei tu discepolo di costui? E Pietro negò, e disse: non sono.25 Frattanto Simon Pietro stava a riscaldarsi. E gli dissero: Non sei dei suoi discepoli anche tu? Egli negò dicendo: No.
26 Allora disse a lui uno de' servi del pontefice, cognato di colui a cui Pietro tagliò l'orecchia: non ti vidi io nell' orto con colui?26 Ma uno dei servi del gran sacerdote, parente di quello a cui Pietro aveva tagliato l'orecchio, gli disse: Non t'ho visto io con lui nell'orto?
27 E Pietro anche negò; c immantinente cantò il gallo.27 Pietro però negò di nuovo e subito cantò il gallo.
28 Allora menorono Iesù a Caifas nel palazzo dove si dànno le sentenze; ma loro non entrorono per non contaminarsi, per potere mangiare la pasca; e questo fu la mattina per tempo.28 Poi menarono Gesù dalla casa di Caifa al pretorio. Era di mattina presto, ed essi non entrarono nel pretorio per non contaminarsi e poter mangiare la Pasqua.
29 Uscì fuori Pilato, e disse a loro: che accusazione avete voi contra di questo uomo?29 Uscì adunque Pilato fuori, davanti a loro e disse: Che accusa portate contro quest'uomo?
30 E loro risposero, e dissero: se egli non fosse malfattore, noi non l'aressimo menato.30 Gli risposero: Se non fosse un malfattore non te lo avremmo consegnato.
31 Disse a loro Pilato : toglietelo voi, e secondo la legge vostra giudicatelo. Dissero gli Iudei: a noi non è lecito di uccidere persona alcuna.31 Replicò loro Pilato: Pigliatelo voi, e giudicatelo secondo la vostra legge. Ma i Giudei risposero: Non abbiamo diritto di dar morte ad alcuno.
32 E questo avvenne acciò che si adempisse quella parola che [Iesù] avea detto, significando di qual morte era per morire.32 Affinchè s'adempissero le parole di Gesù colle quali significò di qual morte doveva morire.
33 Ed entrò ancora Pilato nel palazzo, e chiamò Iesù, e disse a lui: se' tu re de' Iudei?33 Pertanto Pilato rientrò nel pretorio e chiamato Gesù gli disse: Sei tu il re dei Giudei?
34 Rispose Iesù, e disse: di' tu questo da te medesimo, o altri ti hanno detto di me?34 Gesù gli rispose: Questo lo dici da te stesso, o altri te l'hanno detto di me?
35 Rispose Pilato e disse: già non sono io Iudeo; la tua gente e' pontefici mi ti hanno tràdito nelle mani: che hai tu fatto?35 Disse Pilato: Son forse Giudeo? la tua nazione ed i capi dei sacerdoti ti han messo nelle mie mani, che hai fatto?
36 Disse Iesù: il regno mio non è di questo mondo; (imperò che) se fosse di questo mondo, gli servi miei veramente combatterebbono, sì ch' io non sarei stato tradito a' Iudei; il regno mio non è quivi.36 Rispose Gesù: Il mio regno non è di questo mondo: se fosse di questo mondo il mio regno, i miei ministri, certo, l'otterebbero perché non fossi dato in mano dei Giudei; ma il regno mio non è di quaggiù.
37 Disse a lui Pilato: sei tu dunque re? Rispose a lui Iesù (e disse): tu il dici ch' io sono re. In questo sono nato, e.per questo sono venuto nel mondo, per dare testimonianza (nel mondo) della verità; e tutti coloro che sono della verità odono la voce mia.37 Dunque sei re? gli disse Pilato. Gesù rispose: Tu lo dici, io son re. Son nato per questo, e per questo son venuto al mondo a rendere testimonianza alla verità. Chi è per la verità ascolta la mia voce.
38 Disse a lui Pilato che cosa è verità? E detto questo, un' altra volta uscì fuori a' Iudei, e disse a loro: io non trovo cagione alcuna in questo uomo (per la quale egli debba morire).38 Gli domandò Pilato: Che cos'è la verità? E detto questo uscì di nuovo davanti ai Giudei a dir loro: Io non trovo in lui colpa alcuna.
39 (Ma voi sapete ch' ) egli è usanza, ch' io vi lasci uno prigione per la pasca: volete voi ch' io vi lasci il re de' Iudei?39 Ma siccome è uso che vi liberi uno per la Pasqua, volete dunque che vi metta in libertà il re dei Giudei?
40 E loro gridorono (alta voce), e dissero: non costui, ma sì Barabba. Questo Barabba era ladro.40 Ma tutti di nuovo gridarono, dicendo: Non lui, ma Barabba. E Barabba era un assassino.