Scrutatio

Sabato, 17 maggio 2025 - San Pasquale Baylon ( Letture di oggi)

Ieremia 37


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA CEI 1974
1 E regnò lo re Sedecia, figliuolo di Iosia, in scambio [di Ieconia] figliuolo di Ioachim; il quale ordinò re Nabucodonosor, re di Babilonia, nella terra di Giuda.1 Sedecìa figlio di Giosia divenne re al posto di Conìa figlio di Ioiakìm; Nabucodònosor re di Babilonia lo nominò re nel paese di Giuda.
2 E non ubbidio esso, nè li suoi servi, [nè il populo] della terra sua, alle parole di Dio, le quali egli parlò in mano di Ieremia profeta.2 Ma né lui né i suoi ministri né il popolo del paese ascoltarono le parole che il Signore aveva pronunziate per mezzo del profeta Geremia.
3 E mandò lo re Sedecia Iucal figliuolo di Selemia, e Sofonia figliuolo di Maasia, sacerdote, a Ieremia profeta, dicendo: ora per noi lo nostro Signore Iddio.3 Il re Sedecìa inviò allora Iucàl figlio di Selemia e il sacerdote Sofonia figlio di Maasià dal profeta Geremia per dirgli: "Prega per noi il Signore nostro Dio".
4 E Ieremia andava liberamente per lo mezzo del populo; e non lo aveano messo in guardia di carcere. Adunque lo esercito di Faraone sì è uscito fuori di Egitto; e udendolo i Caldei, i quali assediavano Ierusalem, a questo messaggio partironsi (e andorono) di Ierusalem.4 Geremia intanto andava e veniva in mezzo al popolo e non era stato ancora messo in prigione.
5 E disse Iddio a Ieremia profeta:5 Però l'esercito del faraone era uscito dall'Egitto e i Caldei, che assediavano Gerusalemme, appena ne avevano avuto notizia, si erano allontanati da Gerusalemme.
6 Questo dice lo Signore Iddio 'd' Israel: così direte allo re di Giuda, che vi mandò a domandarmi: ecco lo esèrcito di Faraone, il quale è uscito in adiutorio di voi, ritornerà nella sua terra in Egitto.6 Allora la parola del Signore fu rivolta al profeta Geremia:
7 E ritorneranno i Caldei, e combatteranno incontro a questa città, e piglierannola, e incenderannola a fuoco.7 "Dice il Signore Dio di Israele: Riferite al re di Giuda, che vi ha mandati da me per consultarmi: Ecco l'esercito del faraone, uscito in vostro aiuto, ritornerà nel suo paese d'Egitto;
8 E questo dice Iddio: non vogliate ingannare le vostre anime, dicendo: andanti anderanno, e partirannosi da noi li Caldei; però che non anderanno.8 i Caldei ritorneranno, combatteranno contro questa città, la prenderanno e la daranno alle fiamme".
9 Ma se voi percoterete tutto lo esèrcito dei Caldei, i quali combattono incontro a voi, e saranno lasciati di loro alcuni feriti, ciascuno della sua tenda si leveranno, e accenderanno questa cittade a fuoco.9 Dice il Signore: "Non illudetevi pensando: Certo i Caldei si allontaneranno da noi, perché non se ne andranno.
10 Adunque quando fu partita l'oste de' Caldei da Ierusalem, per rispetto dello esèrcito di Faraone,10 Anche se riusciste a battere tutto l'esercito dei Caldei che combattono contro di voi, e ne rimanessero solo alcuni feriti, costoro sorgerebbero ciascuno dalla sua tenda e darebbero alle fiamme questa città".
11 uscitte Ieremia di Ierusalem, e andò nella (sua) terra di Beniamin, per dividere ivi la possessione nel conspetto de' cittadini.11 Quando l'esercito dei Caldei si allontanò da Gerusalemme a causa dell'esercito del faraone,
12 E quando venne alla porta di Beniamin, era ivi la guardia della porta uno che avea nome Ieria, figliuolo di Selenia, figliuolo di Anania, e pigliò Ieremia profeta, dicendo: tu fuggi a' Caldei?12 Geremia uscì da Gerusalemme per andare nella terra di Beniamino a prendervi una parte di eredità tra i suoi parenti.
13 E rispose Ieremia: falsa cosa è, io non fuggo a' Caldei. E non lo udio (cioè non li credette): e pigliollo, e menollo ai principi.13 Ma, quando fu alla porta di Beniamino, dove era un incaricato del servizio di guardia chiamato Ieria figlio di Selemia, figlio di Anania, costui arrestò il profeta Geremia dicendo: "Tu passi ai Caldei!".
14 Per la quale cosa i principi, adirati contro a Ieremia, ferito lo misono in carcere, la quale carcere era nella casa di Ionatan scriba; ed elli era soprastante della carcere.14 Geremia rispose: "È falso! Io non passo ai Caldei"; ma egli non gli diede retta. E così Ieria prese Geremia e lo condusse dai capi.
15 Sì che Ieremia entrò nella (sua casa, ovvero nella) casa del lago e nell' ergastolo; e sede ivi molti dì.15 I capi erano sdegnati contro Geremia, lo percossero e lo gettarono in prigione nella casa di Giònata lo scriba, che avevano trasformato in un carcere.
16 E mandovvi lo re Sedecia per tenerlo; e dimandollo di nascoso nella casa sua, e disse: che pensi? ecci parola niuna da Dio? E disse Ieremia: sì. E disse: tu sarai dato nelle mani dello re di Babilonia.16 Geremia entrò in una cisterna sotterranea a volta e rimase là molti giorni.
17 E disse Ieremia a Sedecia: in che peccai io a te o alli tuoi servi o allo tuo popolo, perchè mi mettesti nella casa della carcere?17 Il re Sedecìa mandò a prenderlo e lo interrogò in casa sua, di nascosto: "C'è qualche parola da parte del Signore?". Geremia rispose: "Sì" e precisò: "Tu sarai dato in mano al re di Babilonia".
18 Dove sono li vostri profeti, che profetavano a voi, e diccano: non verrà lo re di Babilonia sopra di voi e sopra questa terra?18 Geremia poi disse al re Sedecìa: "Quale colpa ho commesso contro di te, i tuoi ministri e contro questo popolo, perché mi abbiate messo in prigione?
19 Ora odimi, e priegoti, o Signore re; valga la mia orazione nel conspetto tuo, e non mi rimetti nella casa di Ionatan scriba, acciò ch' io non muoia ivi.19 E dove sono i vostri profeti, che vi predicevano: Il re di Babilonia non verrà contro di voi e contro questo paese?
20 E comandò lo re Sedecia, che Ieremia fusse dato all' antiporto della carcere, e fusseli dato una torta di pane ogni giorno (al continuo) senza alcuno polmento, (cioè dalla cucina), insino a tanto che si consumassono tutti li pani della città; e stette Ieremia all' antiporto della carcere.20 Ora, ascolta, re mio signore; la mia supplica ti giunga gradita. Non rimandarmi nella casa di Giònata lo scriba, perché io non vi muoia".
21 Il re Sedecìa comandò di custodire Geremia nell'atrio della prigione e gli fu data ogni giorno una focaccia di pane proveniente dalla via dei Fornai, finché non fu esaurito tutto il pane in città.
Così Geremia rimase nell'atrio della prigione.