SCRUTATIO

Sabato, 5 luglio 2025 - Sant´Antonio Maria Zaccaria ( Letture di oggi)

Ieremia 18


font
BIBBIA VOLGAREBIBBIA RICCIOTTI
1 La parola la quale disse Iddio a Ieremia, dicente:1 - Parola che fu comunicata a Geremia dal Signore che disse:
2 Lèvati suso, e discendi in quella casa di quello artefice......2 «Sorgi e scendi nella bottega di un vasaio e ivi udirai le mie parole».
3 [E discesi in quella casa di quello artefice], ed ecco, egli faceva una opera sopra la rota.3 Ed io discesi nella bottega d'un vasaio; ed ecco che stava facendo un lavoro al tornio.
4 E lo vaso, ch' egli faceva, tutto si (ruppe e) dissipoe, lo quale egli faceva di loto con le sue mani; e rivolto fece di quello vaso uno altro, sì come piaceva alli occhii suoi di fare.4 E il vaso che stava facendo coll'argilla manipolata si guastò e dovette riprendere e lo rifece in una forma diversa, secondo che gli parve e piacque di fare.
5 E parlommi Iddio, e disse:5 E il Signore mi comunicò la sua parola dicendo:
6 Or non potrò io fare, come fa questo artefice, a voi, casa d' Israel?6 «E non potrò io forse, come questo vasaio operare con voi, casa d'Israele? dice il Signore. Ecco, quale l'argilla in mano d'un vasaio, tali siete voi in mano mia, casa di Israele.
7 E subitamente io parlerò incontro alla gente e incontro allo regno, acciò che lo divella dalle radici e distruggalo e faccialo disperso.7 Io posso a un tratto dire una parola contro una nazione e contro un regno per sradicarli, rovesciarli e disperderli.
8 Ma se quella gente averà fatta penitenza del suo male, il quale io ho parlato contro a lei, e io anche farò penitenza sopra lo male lo quale io penIsai di fare a lei.8 Ma se quella nazione si sarà pentita del suo malfatto, per cui ho pronunziato la mia parola contro di essa, anch'io mi ripentirò del male che aveva divisato di farle.
9 E subitamente parlerò della gente e del regno, acciò ch' io edifichi e pianti quello.9 E posso a un tratto dire una parola sopra una nazione e sopra un regno per edificarlo e per stabilirlo.
10 Se averà fatto male, nelli occhi miei, che non oda la voce mia, farò penitenza sopra lo bene lo quale io parlai di fare a lei.10 Ma se quella nazione avrà fatto ciò che è male agli occhi miei, non volendo ascoltare la mia voce, io mi pentirò del bene che aveva detto di farle.
11 Or dunque di' allo uomo di Giuda e allo abitatore di Ierusalem, dicente: questo dice Iddio: ecco io infingo male tra voi, ritorni ciascuno dalla sua via rea, e dirizzate le vostre vie e li vostri studii.11 Ora dunque dirai alla gente di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme:- Così dice il Signore: "Ecco che io formo contro di voi il male e medito contro di voi un disegno; si ritragga dunque ciascuno dalla sua mala via, emendate la vostra condotta e i vostri costumi" -».
12 Li quali dissono: noi ci siamo disperati; noi andaremo secondo le nostre cogitazioni, e ciascuno farà la reità del suo cuore.12 Ma essi dissero: «È vano sperare, perchè continueremo ad andare dietro ai nostri intenti, ed a seconda della depravazione del cuore malvagio di ciascuno di noi opereremo».
13 Però (che) questo dice Iddio: domandate la gente: chi udì cotali cose orribili, le quali ha fatte troppo la vergine Israel?13 Perciò così dice il Signore: «Interrogate le genti: chi ha mai udito cose orribili come queste che ha fatto la vergine d'Israele?
14 O verrà in difetto della pietra del campo la luce del Libano? o possonsi divellere le acque erompenti, fredde e discorrenti?14 Potrà mai mancare la neve del Libano dalle rocce sovrastanti la campagnae si potranno svellere le scaturigini delle acque fresche e zampillanti
15 Però che lo mio populo m' ha dimenticato, sacrificanti indarno e impingenti nelle loro [vie] e nelle loro sommitadi (cioè andamenti) del secolo, acciò che andassono per quello (comandamento e) con andamento non diritto;15 Ma il mio popolo si è scordato di me facendo libazioni invano, inciampando nelle loro strade, nei sentieri calcati da secoli, per voler camminare per dove non c'è la via battuta,
16 acciò che la loro terra fosse fatta (e venisse) in desolazione e in sufolamento sempiterno; ogni uomo, il quale preterirà per quella, sarà stupefatto, e moverà lo suo capo.16 per far sì che la loro terra sia data alla desolazione e alla derisione per sempre; chiunque passerà per essa resterà stupefatto e scoterà il capo.
17 Sì come vento ardente, così farò loro dispersi innanzi a' loro inimici; non mostrerò loro la faccia, ma le reni, nel dì della loro perdizione.17 Li manderò dispersi davanti al nemico come farebbe il vento sciroccale, volgerò loro le spalle e non la faccia nel giorno della loro perdizione».
18 E dissono venite, e pensiamo contro a Ieremia cogitazioni; e non perirà la legge dallo sa cerdote, nè il consiglio dal savio, nè il sermone dal profeta; venite e percotiamlo colla lingua, e non intendiamo alli universi suoi sermoni.18 E dissero: «Venite ed escogitiamo tranelli contro Geremia, perchè non può la legge mancare al sacerdote, nè il consiglio al sapiente, nè la parola al profeta; venite, colpiamolo con la lingua e non badiamo a tutte le sue parole».
19 O Signore, attendi a me, e odi la voce delli miei avversarii.19 O Signore, bada tu a me e non udire la voce dei miei avversari!
20 O rendesi per bene male? e perche hanno cavata la fossa all' anima mia? Ricòrdati ch' io sono stato nel tuo conspetto, acciò ch' io parlassi bene per loro, e rivolgessigli la tua indignazione.20 Così dunque rendesi male per bene, che costoro a me hanno scavato la fossa? Ricorda ch'io mi son presentato al tuo cospetto per parlarti in lor favore e stornare da loro la tua indignazione.
21 Perciò poni li suoi figliuoli in fame, e menali in mano di coltello; e siano fatte le loro mogli senza figliuoli e vedove; li uomini siano morti di morte; li loro giovani siano sbudellati col coltello. nella battaglia.21 Perciò dà i loro figli in preda alla fame e travolgili in balìa della spada; le loro mogli restino senza figli e vedove, i loro mariti siano messi a morte, i loro giovani cadano trafitti dalla spada in battaglia.
22 Sia udito lo rumore delle case loro. Adducerai sopra loro subitamente lo ladrone, però che cavarono la fossa acciò che pigliassono me, e nascosono li lacciuoli alli miei piedi.22 Risuonino dalle loro case le strida, perchè manderai sopra di loro improvvisamente il predone; giacchè hanno scavato la fossa per pigliarmi, e hanno teso nascostamente tranelli ai miei piedi.
23 E tu, Signore, sai tutto lo consiglio loro contra di me nella morte; or non consentire alla loro iniquitade, e lo peccato loro dalla faccia tua non sia ispento; siano fatti cadenti nel tuo conspetto, e nel tempo del tuo furore usa di loro in mala parte.23 Ma tu, Signore, conosci ogni loro consiglio di morte contro di me; non mandare impunita la loro colpa, e il loro peccato dinanzi a te non si cancelli; soccombano al tuo cospetto e nel tempo del tuo furore distruggili!