Scrutatio

Mercoledi, 21 maggio 2025 - Santi Martiri Messicani (Cristoforo Magallanes Jara e 24 compagni) ( Letture di oggi)

Sapienza 7


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BIBBIA VOLGARENOVA VULGATA
1 Io certamente sono uomo mortale, simile alli uomini, e della generazione della terra di colui che prima fu fatto, e fui figurato carne nel ventre della madre.1 Sum quidem et ego mortalis homo similis omnibus
et ex genere terreni illius, qui prior factus est,
et in ventre matris figuratus sum caro;
2 Per tempo di X mesi rappreso fui in sangue, del seme dell' uomo, e di dilettamento convenevole di sonno.2 decem mensium tempore coagulatus in sanguine
ex semine viri et delectamento somni conveniente.
3 E io nato presi il comune aere, e simigliantemente giù cadetti nella fatta terra, e misi la prima voce piagnendo, simile agli altri tutti che nascono.3 Et ego natus traxi communem aerem
et decidi in terram, quae omnia similiter patitur,
prima voce simili omnibus pariter plorans.
4 Nelle fasce sono nutricato in grande sollecitudine.4 In involumentis nutritus sum et curis;
5 Nullo delli re ebbe altro principio della sua natività.5 nullus enim rex aliud habuit nativitatis initium.
6 Adunque hanno una medesima entrata tutti alla vita, e simile uscita.6 Unus autem introitus est omnibus ad vitam,
et similis exitus.
7 Per questo desiderai io senno, e fummi dato; e invocai lo spirito della sapienza, e quello venne a me.7 Propter hoc optavi, et datus est mihi sensus;
et invocavi, et venit in me spiritus sapientiae.
8 E antimisi quella alli regni e alle sedie regali, e dissi che le ricchezze erano niente in comparazione di quella.8 Praeposui illam regnis et sedibus
et divitias nihil esse duxi in comparatione illius;
9 E non agguagliai a lei la pietra preziosa; perciò che tutto l'oro per rispetto della sapienza si è come uno poco d' arena, e l'argento all' agguaglianza di quella fia riputato fango.9 nec comparavi illi lapidem pretiosum,
quoniam omne aurum in comparatione illius arena est exigua,
et tamquam lutum aestimabitur argentum in conspectu illius.
10 Io l'amai più che la mia salute, o che bellezza, e proposi nel mio animo d'averla per mia luce; però che il suo lume non si puote spegnere.10 Super salutem et speciem dilexi illam
et proposui pro luce habere illam,
quoniam inexstinguibile est lumen illius.
11 Tutti li beni con lei parimente vennero a me, e la onestade che viene per le sue mani non si puote computare.11 Venerunt autem mihi omnia bona pariter cum illa,
innumerabiles divitiae in manibus illius,
12 E allegra' mi in tutte le cose; però che questa sapienza a me andava inanzi, e non sapeva io ch' ella fosse madre di tutti questi beni.12 et laetatus sum in omnibus, quoniam sapientia antecedit ista,
et ignorabam quoniam horum omnium mater est;
13 Sanza finzione io imparai quella, e comùnicola cogli altri sanza invidia, e non ascondo la sua onestade.13 quam sine fictione didici et sine invidia communico;
divitias illius non abscondo.
14 Infinito tesoro, ciò è sapienza alli uomini; per lo quale, coloro che l' hanno uso, sono fatti partecipi dell' amistade di Dio, e andati sono per lo dono della disciplina.14 Infinitus enim thesaurus est hominibus;
quem qui acquisierunt, ad amicitiam in Deum se paraverunt
propter disciplinae dona commendati.
15 Ma a me concedette Iddio di parlare (proverbii) per sentenza, e di presumere di dire quelle cose che sono degne di questi doni che mi sono dat?; però che Iddio è duca di sapienza, e sì è emendatore de' savi.15 Mihi autem det Deus dicere secundum sententiam
et sentire digna horum, quae mihi data sunt,
quoniam ipse sapientiae dux est
et sapientium emendator;
16 Nella sua mano siamo noi e le nostre parole e ogni sapienza e la disciplina dell' opere della scienza.16 in manu enim illius et nos et sermones nostri
et omnis sapientia et operum scientia.
17 Egli mi diede la vera scienza di queste cose le quali sono, acciò che io sappia la disposizione del mondo, e la virtude delli elementi;17 Ipse enim dedit mihi horum, quae sunt, scientiam veram,
ut sciam dispositionem orbis terrarum et virtutes elementorum,
18 il principio, il mezzo, il fine de' tempi; le cagioni delle mutazioni de' tempi e le terminazioni de' tempi, (le mutazioni de' costumi, le divisioni dei tempi);18 initium et consummationem et medietatem temporum,
vicissitudinum permutationes et commutationes temporum,
19 li corsi dell' anno e le disposizioni delle stelle;19 anni cursus et stellarum dispositiones,
20 la natura delli animali, l' ira delle bestie, la forza delli venti e li pensieri delli uomini; la differenza delli arbori e le virtudi delle radici.20 naturas animalium et iras bestiarum,
vim spirituum et cogitationes hominum,
differentias virgultorum et virtutes radicum.
21 E imparai qualunque cosa occulta, e dell' altre cose non provedute; la sapienza artefice di tutte le cose le m'insegnò.21 Et, quaecumque sunt absconsa et manifesta, didici;
omnium enim artifex docuit me sapientia.
22 Però ch' egli è in lei lo spirito (di tutte le cose) d'intelligenza, spirito santo, di molte guise, un solo, temperato, mobile e sobrio, facondo in parlare, mobile, sanza macula, certo, soave, amante lo buono (operaio), il quale non vieta alcuna cosa di fare bene;22 Est enim in illa spiritus intellegens, sanctus,
unicus, multiplex, subtilis,
mobilis, perspicuus, incoinquinatus,
lucidus, innocens, amans bonum, acutus,
23 umano, benigno, stabile, securo, certo e che hae ogni virtude; riguardante tutte le cose, e che comprende tutti li spiriti, intelligibile, mondo, sottile.23 quem nihil vetat, benefaciens, humanus, benignus,
stabilis, certus, securus,
omnem habens virtutem, omnia prospiciens
et penetrans omnes spiritus
intellegibiles, mundos, subtilissimos.
24 La sapienza è più mobile di tutte le cose mobili; ella aggiugne in ogni luogo per la mondizia (e puritade) sua.24 Omni enim motu mobilior est sapientia;
pertransit autem et penetrat omnia propter munditiam.
25 Ella è vapore della virtù di Dio, e sì è uno discorrimento della claritade dello Onnipotente Dio sincera; e però nullo corruttibile corre in lei.25 Halitus est enim virtutis Dei
et emanatio claritatis Omnipotentis sincera;
ideo nihil inquinatum in eam incurrit:
26 Ella è uno candore della eterna luce; ella sì è specchio sanza macula della maestade di Dio, e sì è imagine della sua bontade.26 candor est enim lucis aeternae
et speculum sine macula Dei potentiae
et imago bonitatis illius.
27 E conciosia cosa ch' ella sia una sì puote, tutte le cose; stando ferma, tutte le cose innova, e per le generazioni delle genti si permuta nelle sante anime; ordina li amici di Dio, e li profeti constituisce.27 Et, cum sit una, omnia potest;
et in se permanens, omnia innovat
et per generationes in animas sanctas se transferens
amicos Dei et prophetas constituit.
28 Iddio non ama alcuno, se la sapienza non è in lui.28 Nihil enim diligit Deus,
nisi eum, qui cum sapientia inhabitat.
29 Questa sì è più bella che il sole, e sopra tutto l'ordine della disposizione delle stelle; e prima fue, assomigliata alla luce del die29 Est enim haec speciosior sole
et super omnem dispositionem stellarum;
luci comparata invenitur splendidior:
30 A lei viene dietro la notte; la sapienza non è superata dalla malizia.30 illi enim succedit nox,
sapientiam autem non vincit malitia.