SCRUTATIO

Domenica, 22 giugno 2025 - San Tommaso Moro ( Letture di oggi)

Iob 35


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA RICCIOTTI
1 Adunque Eliu anche queste cose disse:1 - Continuò pertanto Eliu a dire:
2 Or parti qui eguale lo tuo pensiero, che tu dicesti io sono più giusto che Iddio?2 «Ti sembra forse retto il tuo pensierodi dire: - Io sono più giusto di Dio ?-
3 Anche dicesti: non piace a te quello che è diritto ovvero, che ti farà prò se io peccai?3 Tu infatti hai affermato: - A te, [o Dio], non piace ciò ch'è retto - ovvero: - Che cosa ti giova, se io pecco? -
4 Adunque io risponderoe a' tuoi sermoni, e agli amici tuoi teco,4 Io quindi risponderò ai tuoi discorsi, e agli amici tuoi teco.
5 Guarda lo cielo, e ragguarda, e contempla l'aria, che sia più alta di te.5 Considera il cielo e guarda, e osserva il firmamento quant'è più alto di te!
6 Se peccherai, che nuocerai a lui? e se moltiplicate saranno le tue iniquitadi, che farai contro a lui?6 Se tu pecchi, che danno arrechi a Lui? e se moltiplichi i tuoi delitti, che fai contro di Lui?
7 E se pur giustamente farai, che donerai a lui, ovvero che torrà dalla mano tua?7 Se poi agisci rettamente, che cosa gli doni? ovver che cosa riceve egli dalla tua mano?
8 All' uomo, che è simile a te, nuocerà la tua iniquità; e lo figliuolo dell' uomo aiuterae la tua giustizia.8 All'uomo, qual sei tu, nuocerà la tua empietà, e al figlio dell'uomo gioverà la tua giustizia.
9 Per la moltitudine delli calunniatori piangeranno; e urleranno per la forza del braccio de' tiranni.9 Per la moltitudine di oppressori s'alzano grida, si geme sotto la violenza dei tiranni.
10 E non disse: dove è Iddio, il quale fece me, il quale diede li versi nella notte?10 Ma non si esclama: - Ov'è Dio che mi ha fatto, che concede accenti di giubilo nella notte [di sventura];
11 il quale ammaestra noi sopra le bestie della terra, e sopra li uccelli del cielo ammaestra noi?11 che ci rende più avveduti delle bestie della terra, e più degli uccelli del cielo ci rende sapienti ?-
12 Lui chiameranno, e non esaudirà per la (sua) superbia de' rei.12 In tal caso si grida, senza ch'ei risponda, di fronte all'orgoglio dei malvagi.
13 Adunque non udirae Iddio indarno, e lo Onnipotente ragguarderà la cagione di ciascuno.13 Non invano dunque ascolta Dio, e l'Onnipotente riguarda la causa di ciascuno;
14 Ancora quando tu dirai: non considera; giudicare dinanzi a lui, e aspetta lui.14 anche se tu dici: - Egli non ci bada! -subisci il tuo giudizio avanti a lui, e spera in lui:
15 E ora non dae lo suo furore, nè della fellonia si vendica fortemente.15 perchè egli adesso non esercita il suo furore, nè prende gran vendetta del delitto.
16 Adunque Iob indarno aperse la sua bocca, e sanza scienza le parole moltiplica.16 Dunque Giobbe invano apre la sua bocca, e senza cognizione moltiplica le parole.»