Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Quarto dei Re 18


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1Nel terzo anno di Ozee figliuolo di Ela re d' Israel, regnò Ezechia figliuolo di Acaz re di Giuda.2Quando cominciò a regnare era di XXV anni; e XXVIIII anni regnò in Ierusalem. La sua madre ebbe nome Abi figliuola di Zacaria.3E fece bene nel cospetto di Dio, secondo tutto quello che fece il suo padre David.4Egli dissipò i luoghi alti, e fiaccò le statue, e tagliò i boschi, e ispezzò il serpente di rame che fece Moisè; onde insino a quello tempo i figliuoli d' Israel gli offerivano incenso; e chiamollo NOESTAN.5E isperò nel Signore Iddio d'Israel; onde che dopo lui non fu simile a lui di tutti i re di Giuda, nè ancora di quegli che passaro dinanzi a lui.6E accostossi al Signore, e non si partì dalle sue vie; e fece i suoi comandamenti, i quali Iddio avea comandati a Moisè.7E però era Iddio con esso lui, [e] in tutte quelle cose, alle quali egli procedea, sì si portava saviamente. E ribellò contro al re degli Assirii, e non gli servì.8Egli percosse i Filistei insino a Gaza, e tutti i loro confini, dalla torre delle guardie insino alla città murata.9Nel quarto anno del re Ezechia, il quale era il settimo anno di Ozee figliuolo di Ela re d' Israel, Salmanasar re degli Assirii se n' andò in Samaria, e combattella,10e presela. E dopo tre anni, cioè il sesto anno di Ezechia, cioè il nono di Osee re d' Israel, fu presa Samaria.11E il re degli Assirii traslatò Israel nella terra degli Assirii, e collocogli in Ala e in Abor fiumi di Gozan, nelle città di quegli di Media.12Però che non udirono la voce del suo Signore Iddio; anzi ruppeno i patti, e non fecero tutto quello che il servo di Dio Moisè avea comandato.13Nel XIIII anno del re Ezechia, ascendè Sennacherib re degli Assirii a tutte le cittadi fornite di Giuda, e presele.14E allotta il re Ezechia di Giuda mandò messaggi al re degli Assirii in Lachis, dicendo: io ho peccato, ma partiti da me, e io porterò tutto quello che mi dirai. E impuose il re degli Assirii a Ezechia re di Giuda CCC talenti d'ariento e XXX d'oro.15Onde che Ezechia gli diede tutto l' ariento il quale si trovò nel tempio di Dio e ne' tesori del re.16E in quello tempo Ezechia rompè le porte del tempio di Dio; e le piastre dell' oro, ch' egli avea confitte, sì le diede al re degli Assirii.17E il re degli Assirii mandò Tartan [e Rabsaris] e Rabsace di Lachis ad Ezechia re, con póssente mano, in Ierusalem; i quali venuti in Ierusalem, istettero presso al condotto dell' acqua della piscina di sopra, la quale è nella via del campo del tintore.18E chiamarono il re; e uscìo fuori a loro Eliacim figliuolo d' Elcia preposto della casa, e Sobna iscrivano, e Ioae figliuolo di Asaf de' comentarii.19E Rabsace disse loro: favellate a Ezechia, e ditegli: questo dice il re grande, il re degli Assirii: che fiducia è questa, per la quale tu ti sforzi?20Hai tu forse fatto consiglio di combattere? in chi confidi, che presumi di ribellare?21Ora speri tu nella mazza della canna rotta, cioè Egitto, sopra la quale se l' uomo s' appoggerà, si romperà affatto, ed entrerà (la sua mano) e foreralli la mano? così è Faraone re d'Egitto a tutti quegli che si confidano in lui.22E se voi mi dite: noi ci confidiamo nel nostro Signore Iddio, non è egli questo, al quale Ezechia tolse tutti i luoghi alti e gli altari, e comandò a Giuda e a Ierusalem, dicendo: dinanzi a questo altare adorerete in Ierusalem?23E però venite ora al mio Signore re degli Assirii, e darovvi due milia cavalli, e vedete se voi potete avere da voi cavalcatori.24E come dunque potrete resistere dinanzi ad uno de' baroni de' minimi servi del mio signore? O avete voi isperanza in Egitto per la moltitudine delle carra e de' cavalieri?25Sono io venuto quiritta, senza volontà del Signore, a disfare questo luogo (cioè a questa terra e disfarla)? Il Signore disse a me: ascendi a questa terra, e disfalla.26E dissero Eliacim figliuolo di Elcia e Sobna e Ioae a Rabsace: noi ti preghiamo, che tu ci favelli a noi tuoi servi a modo de' Sirii, però che noi intendiamo cotesta lingua; e non ci favellare giudaico, udendo il popolo il quale è sopra il muro.27Respuose loro Rabsace, e disse: or il mio signore (non) ha egli mandato me al tuo signore e a te a dire queste parole, e non agli uomini che stanno sopra il muro, acciò che mangino lo sterco loro, e beano l'orina sua con esso voi?28E istette Rabsace, e gridò con grande voce, dicendo [in lingua giudaica]: udite, udite le parole del grande re degli Assirii.29Questo dice il re: non inganni voi Ezechia, però che non vi potrà liberare delle mie mani.30E non vi dia speranza del Signore, dicendo: il Signore ci libererà, e non sarà data la città nelle mani del re degli Assirii.31Non intendiate Ezechia; però che il re degli Assirii dice: questo fate meco che vi sia utile, e uscite a me; e ciascuno mangerà della sua vigna e del suo fico, e berete dell' acqua delle vostre cisterne,32tanto ch' io vegna; e trasmuterovvi nella terra la quale è simigliante alla vostra, in terra abbondevole e fruttifera, e terra di pane e di vino e d'olivi e d' olio e di miele; e viverete e non morrete. Non vogliate intendere Ezeehia, il quale v' inganna dicendo: il Signore ci libererà.33Or non vedete voi, che gli dii delle genti non hanno potuto liberare la terra loro delle mani degli Assirii, cioè del re?34Dov'è lo Dio di Emat e d' Arfad? dove lo iddio di Sefarvaim, Ana e Ava? hanno egli liberata Samaria della mia mano?35Quali sono quelli, tra tutti gli dii delle terre, i quali abbiano liberate le terre loro delle mie mani, che possa il Signore liberare Ierusalem delle mie mani?36E istette quieto il popolo, e non respuose loro nulla; però che aveano comandamento del re di non rispondere nulla.37E venne Eliacim figliuolo di Elcia preposto della casa, e Sobna scrivano, e Ioae figliuolo di Asaf de' comentarii con le vestimenta squarciate, e nunciarono al re le parole di Rabsaces.