Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Terzo dei Re 21


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1E dopo queste parole, in quello tempo, Nabot di Iezrael avea una sua vigna, la quale era in Iezrael presso al palagio di Acab re di Samaria.2E disse Acab a Nabot: dammi la tua vigna, acciò ch' io mi faccia un un orto di foglie, però che m' è vicina, ed è appresso a casa mia; e io per quella ti darò migliore vigna, e se ti fosse più acconcio, darotti argento in quello pregio che sia convenevole.3Al quale respuose Nabot: Iddio mel perdoni, ch' io non ti darò la eredità de' padri miei.4E andossene Acab con indignazione a casa sua, e fremitando per la parola che Nabot di Iezrael gli avea detto (della vigna): non ti darò la eredità de' padri miei. E gittossi in su il letto suo, voltò il viso al muro, e non mangiò pane.5E la sua moglie Iezabel entrò a lui, e disse: che cosa è, onde è l'anima tua contristata? perchè non mangi il pane?6Il quale respuose: io favellai a Nabot di Iezrael, e dissigli: dammi la tua vigna, e tuòi da me denari, e se non ti piace, togli un' altra vigna per quella. Ed egli mi respuose: non ti darò la vigna mia.7Onde che la sua moglie Iezabel disse a lui: tu se' uomo di grande autorità, e reggi bene il regno d'Israel. Sta su, e mangia del pane, e sta di buono animo; io ti darò la vigna di Nabot di Iezrael.8E scrisse lettere in nome di Acab, e suggellolle del suo anello, e mandolle alli maggiori delle nazioni, e a chi erano capi della città sua, e abitavano con esso Nabot.9Ed era questa la sentenza delle lettere: predicate il digiuno; e fate sedere Nabot tra i primi del popolo.10E mandate dallo lato due uomini figliuoli del diavolo contro a lui, e dicano falsa testimonianza: Nabot benedisse Iddio e il re; e menaretelo fuori, e lapidaretelo, acciò che così muoia.11E i maggiori e i capi della città, i quali abitavano con esso lui in la città, feceno sì come Iezabel avea comandato, e come era scritto nelle lettere le quali avea loro mandate.12E predicarono il digiuno (e il giudizio), e secero sedere Nabot tra i primi del popolo.13E fatto venire due figliuoli del diavolo, fecenli contro lui sedere: e quelli uomini del diavolo dissero contro lui falsa testimonianza in cospetto di tutto il popolo: Nabot benedisse Iddio e il re. Per la quale cosa il menarono fuori della città', e ucciserlo con le pietre.14E mandarono a dire a Iezabel: Nabot sì è lapidato e morto.15Da poi che Iezabel intese Nabot essere lapidato e morto, disse ad Acab: istà suso, e possedi la vigna di Nabot di Iezrael, il quale non ti volse consentire e dartela per denari; però ch' egli non è vivo Nabot, anzi è morto.16Udito questo, Acab levossi, e ascendeo nella vigna di Nabot di Iezrael per possederlasi.17E fu fatta la parola di Dio a Elia Tesbite, e disse:18Istà suso, discendi incontro a Acab re d' Israel, il quale è in Samaria; ed ecco ch' egli descendeo alla vigna di Nabot a possederla.19E parla a lui, e dira'gli: questo dice il Signore Dio: tu hai ucciso, e sopra questo hai posseduto. E dopo questo aggiungerai: questo dice il Signore in questo luogo, nel quale i cani hanno leccato il sangue di Nabot, leccheranno il tuo.20E disse Acab ad Elia: ha'mi tu trovato tuo nemico? Il quale disse: sì, però che tu se' venduto a fare male nel cospetto di Dio.21(Però questo dice il Signore): ecco ch' io inducerò sopra te male, e disfarò il tuo rimanente e ucciderò di Acab insino a quegli che piscia al muro, e rinchiuso e ultimo in Israel.22E darò la casa tua sì come la casa di Ieroboam figliuolo di Nabat, e come la casa di Baasa figliuolo di Aia; però che tu m'hai provocato ad ira, e hai fatto peccare Israel.23E anche il Signore ha favellato di Iezabel, e ha detto: i cani mangeranno Iezabel nel campo di Iezrael.24Se Acab sarà morto in città, i cani il mangeranno; e se sarà morto in campo, sì il mangeranno gli uccelli del cielo.25E in verità non fu niuno altro tale come Acab, il quale è venduto a fare male nel cospetto di Dio; però che Iezabel sua moglie il concitò.26E fu fatto abbominevole, intanto che seguitò gl' idoli che aveano fatto gli Amorrei, i quali consumò Iddio nel cospetto de' figliuoli d' Israel.27Certo, udito Acab queste parole, isquarciò le sue vestimenta, e coperse le carni sue di cilicio, e digiunò, e dormi in sacco, e andava col capo chinato.28E fu fatta la parola di Dio ad Elia Tesbite, e disse:29Non hai tu veduto Acab umiliato nel cospetto mio? però ch' egli s'è umiliato per cagione di me, questo male non inducerò nel tempo suo, ma nel tempo de' figliuoli [suoi] io inducerò questo male in casa sua.