SCRUTATIO

Domenica, 22 giugno 2025 - San Tommaso Moro ( Letture di oggi)

Genesi 3


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1 Ma il serpente, il quale era più callido di tutti gli altri animali della terra li quali avea fatto il Signore Iddio, se ne venne alla femina, conoscendola di più fragile natura che l'uomo, e dissele: perchè comando Iddio a voi, che voi non mangiasti del legno della sapienza del bene e del male, ma d'ogni altro pomo del legno del paradiso sie?1 Ma il serpente era il più astuto di tutti gli animali della terra fatti dal Signore Dio. Questi disse alla donna: Per qual motivo comandovvi Iddio, che non di tutte le piante del paradiso mangiaste i frutti?
2 Al quale rispose la femina: de' frutti delli legni che sono nel paradiso usiamo noi bene;2 Cui rispose la donna: Del frutto delle piante, che sono nel paradiso, noi ne mangiamo:
3 ma del frutto del legno, che è nel mezzo del paradiso, ci comandò a noi Iddio, che noi non ne mangiassimo, e non ne toccassimo di quello, acciò che noi non moriamo.3 Ma del frutto dell'albero, che è nel mezzo del paradiso, ci ordinò il Signore di non mangiare, e di non toccare, affinché per disgrazia noi non abbiamo a morire.
4 Disse ancora il serpente alla femina: mai non morirai, nè tu nè egli.4 Ma il serpente disse alla donna: Assolutamente voi non morrete.
5 Ma sa bene Iddio, che qualunque di voi mangerete di quello pomo, s'apriranno gli occhi vostri, e sarete sì come Idii, sapiendo lo bene e lo male.5 Imperocché sa Dio, che in qualunque tempo ne mangerete, si apriranno i vostri occhi: e sarete come Dei, conoscitori del bene, e del male.
6 Allora vide la femina, che buono fosse lo legno ad usarlo, ed agli occhi bello, e all'aspetto dilettevole. E poi tolse di quello frutto, e mangionne; e diedene al marito suo Adam, lo quale lo mangioe.6 Vide adunque la donna, che il frutto dell'albero era buono a mangiarsi, e bello a vedere, e appetitoso all'aspetto: e colse il frutto, e mangiollo; e ne diede a suo marito, il quale ne mangiò.
7 Ed incontenente s'apersero gli occhi d'amen due; e conciosia cosa ch' egli si conoscessero essere ignudi amendue, si tolsero le foglie del fico, e feceno voluppo insieme.7 E si apersero gli occhi ad ambedue: ed avendo conosciuto, che erano ignudi cucirono delle foglie di fico, e se ne fecero delle cinture.
8 E conciosiacosa ch' egli udissero la voce del Signore Iddio, il quale venne nel paradiso all'aura dopo il meridie, si nascosono Adam e la moglie sua dinante alla faccia sua (cioè del Signore).8 E avendo udita la voce del Signore Dio, che camminava nel paradiso nel tempo, che levasi il vento dopo il mezzodì, si nascose Adamo, e la sua moglie alla vista del Signore in mezzo agli alberi del paradiso.
9 Iddio sì chiamoe Adam, e disse: dove sei, Adam?9 E il Signore Dio chiamò Adamo, e dissegli: Dove sei tu?
10 E Adam rispose a Dio: la voce tua nel paradiso ho udito; e temetti molto, conciosiacosachè ignudo fossi; e sì mi nascosi.10 E quegli rispose: Ho udito la tua voce nel paradiso: ed ho avuto ribrezzo, perché era ignudo, e mi sono ascoso.
11 E Iddio disse a lui: chi ti ha manifestato ch' eri ignudo, se non che del legno, del quale io ?'avea comandato che tu non mangiassi mai (del frutto ch' io t'avea vietato) e tu n'hai mangiato?11 A cui disse Dio: Ma e chi ti fece conoscere, che eri ignudo, se non l'aver tu mangiato del frutto, del quale io aveva a te comandato di non mangiare?
12 Rispose allora Adam: insegnollomi la femina, che tu mi desti per mia compagnia; ed ella mi diede del legno, onde io ne mangiai.12 E Adamo disse: La donna datami da te per compagna, mi ha dato del frutto, e l'ho io mangiato.
13 Disse allora il Signore alla femina: e tu perchè facesti questa cosa? Ed ella rispose e disse: lo serpente m'ingannoe, ond'io ne mangiai.13 E il Signore Dio disse alla donna: Perché facesti tal cosa? Ed ella rispose: Il serpente mi ha sedotta, ed io ho mangiato.
14 Disse lo Signore Iddio allo serpente: perciò che tu hai fatta questa cosa, maledetto sii tu tra tutti gli animali e le bestie della terra; e sopra lo petto tuo anderai, e la terra mangerai tutti i dì della vita tua.14 E il Signore Dio disse al serpente: Perché tu hai fatto questo, maledetto tu tra tutti gli animali, e le bestie della terra: tu camminerai sul tuo ventre e mangerai terra per tutt'i giorni di tua vita.
15 E l'inimistà porrò tra te e la femina, e tra il seme tuo e il seme di lei; ed anco t'ra ella ti attriterà lo capo tuo, e tu insidierai lo calcagno suo.15 Porrò inimicizia tra te, e la donna, e tra il seme tuo, e il seme di lei. Ella schiaccerà la tua testa, e tu tenderai insidie al calcagno di lei.
16 E poi disse in verità alla femina: Eva, io moltiplicheroe le sciagure tue e li concepimenti tuoi; in dolore parturirai i figliuoli; e sotto la signoria dell' uomo sarai, ed egli ti signorizzerà.16 E alla donna ancor disse: Io moltiplicherò i tuoi affanni e le tue gravidanze; con dolore partorirai i figliuoli, e sarai sotto la potestà del marito, ed ei ti dominerà.
17 Poi disse ad Adam: imperciochè tu udisti la voce della moglie tua, e mangiasti del frutto del legno, del quale io t'avea vietato, e comandato che tu non ne mangiasti, sì sarae maledetta la terra nel lavorio tuo; e nelle fatiche mangerai di quella tutti i dì della vita tua.17 E ad Adamo disse: Perché hai ascoltata la voce della tua consorte, e hai mangiato del frutto, del quale io ti avea comandato di non mangiare, maledetta la terra per quello che tu hai fatto: da lei trarrai con grandi fatiche il nudrimento per tutti i giorni della tua vita.
18 Le spine e i triboli germinerà a te, e mangerai l'erba della terra.18 Ella produrrà per te spine e triboli, e mangerai l'erba della terra.
19 E nel sudore del tuo volto userai del pane tuo, insino a tanto che tu ritornerai nella terra, della quale fatto se'; imperciocchè di polvere se', ed in polvere ritornerai.19 Mediante il sudore della tua faccia mangerai il tuo pane, fino a tanto che tu ritorni alla terra, dalla quale sei stato tratto: perocché tu sei polvere, e in polvere tornerai.
20 Poi chiamò Adam il nome della moglie sua, Eva; imperciocchè madre fosse di tutti viventi.20 E Adamo pose alla sua moglie il nome di Eva, perché ella era per esser la madre di tutti i viventi.
21 Fece poi il Signore Iddio ad Adam, ed alla sua moglie, gonelle di pelle, e vestio loro.21 E fece ancora il Signore Dio ad Adamo, e alla sua moglie delle tonache di pelle, delle quali li rivestì.
22 E disse: ecco, Adam, fatto se quasi come uno di noi, sapiente lo bene e lo male. Adunque acciò che per avventura non metta la mano sua, e pigli del legno della vita, e mangilo, e viva semireinai.22 E disse: Ecco, che Adamo è diventato come uno di noi, conoscitore del bene, e del male: ora adunque, che a sorte non istenda egli la mano sua, e colga dell'albero della vita; e ne mangi, e viva in eterno.
23 E dopo questo il Signore Iddio mandò Adam (e la moglie) fuori del paradiso della dilettanza, acciò ch' egli adoperasse la terra della quale era fatto.23 E il Signore Dio lo discacciò dal paradiso di delizie, affinché lavorasse la terra: da cui era stato tratto.
24 E mandò fuora Adam, e collocò dinanzi uno cherubino con uno coltello di fuoco spaventevole, a guardare la via del legno della vita.24 E discacciatone Adamo, collocò davanti al paradiso di delizie un Cherubino con una spada, che gettava fiamme, e faceva ruota a custodire la strada, che menava all'albero della vita.