Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Rut 1


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BIBBIA TINTORIBIBBIA VOLGARE
1 Al tempo in cui governavano i Giu­dici, sotto uno dei Giudici, ci fu nel pae­ se una carestia, ed un uomo di Betlem­me di Giuda andò a stare come pelle­grino nella terra di Moab, egli, la moglie e due figli.1 Nel tempo di uno giudice, quando i giudici erano sopra il popolo d' Israel, si fue (e venne) una gran fame (nel popolo d' Israel e ancora) in tutta la terra. E andossene di Betleem di Giuda, per andarsene in pellegrinaggio nella contrada de' Moabiti colla moglie sua e con due figliuoli, uno uomo (della schiatta de' figliuoli d' Israel),
2 Lui si chiamava Elimelec, la sua moglie Noemi: dei suoi due figli, uno si chiamava Mahalon e l'altro Chelion. Essi, che erano Efratei di Betlem­ me di Giuda, andarono a dimorare nel paese di Moab.2 il quale si chiamava per nome Elimelec; e la sua moglie si chiamava Noemi; e' due suoi figliuoli, l' uno avea nome Maalon, e l'altro Chelion, Efratei di Betleem di Giuda. Ed entrati nella contrada de' Moabiti, sì si stavano quivi.
3 Essendole morto il ma­rito Elimelec, Noemi restò coi suoi figli,3 E morissi il marito suo di Noemi, cioè Elimelec, e rimase ella co' due figliuoli.
4 che sposarono delle Moabite, delle quali una si chiamava Orfa e l'altra Rut. Dimorarono là dieci anni.4 I quali tolseno moglie della gente de' Moabiti; delle quali l' una si chiamava Orfa, l'altra Rut. E istettero quivi X anni.
5 Vennero poi a morire anche Maha­lon e Chelion, tutt'e due, e Noemi restò priva dei due figli e del marito.5 E morirono amendui, cioè Maalon e Chelion; e rimase la femina (cioè Noemi) privata de' due suoi - figliuoli e del marito.
6 Allora si mosse per tornare, dalla ter­ra di Moab, con le due nuore nella sua patria, avendo sentito dire che il Si­gnore aveva dato da mangiare.6 E levossi suso per ritornare nelle sue contrade con amendue le nuore sue, della contrada de' Moabiti; imperciò che avea udito (e inteso) che Iddio Signore avesse riguardato (e avuto misericordia) al popolo suo, e che avesse loro dato esca (e cibi).
7 Parti adunque dal luogo del suo pellegri­naggio con ambedue le nuore, e duran­te il viaggio di ritorno alla terra di Giuda,7 E uscita di quello luogo, dove era ita in peregrinaggio, con amendue le nuore sue, già s'era posta in via per tornare nella terra di Giuda.
8 disse loro: « Tornatevene a casa di vostra madre: il Signore usi miseri­cordia con voi come voi l'avete usata con quelli che son morti e con me;8 E disse a queste due sue nuore: (pregovi, figliuole mie carissime) andatene nella casa del vostro padre, e prego Iddio che faccia misericordia con esso voi, come faceste meco e col marito mio e colli miei figliuoli che sono morti.
9 Egli vi faccia trovar pace nelle case dei ma­riti che vi toccheranno ». E le baciò. Ma esse, prorompendo in singhiozzi, tra il pianto9 E sì vi dia grazia (e ventura) di trovare (pace e) riposo nelle case degli uomini i quali dovete pigliare per mariti. E dette queste parole, sì le (abbracciò e) baciò. Le quali, levando alta la voce, sì cominciarono a piangere,
10 le dissero: «Verremo con te dal tuo popolo! »10 e a dire: noi verremo (a ogni modo) teco al popolo tuo.
11 E Noemi: « Ritornatevene, figlie mie, perchè venire con me! Ho forse ancora dei figli nel mio seno da poterne voi sperare dei mariti!11 Alle quali ella respuose: ritornatevi, figliuole mie (nel mio ventre meco io non ho più figliuoli di me), perchè venite voi meco? Or potrò io aver figliuoli nel mio ventre, che voi possiate avere di me mariti?
12 Ritornatevene, figlie mie, andate: io son troppo vecchia per rimaritarmi, e quand'anche potessi concepir questa notte e partorir dei figli,12 Ritornatevi, figliuole mie (Moabite), e andatevene; imperciò che già sono venuta in vecchiezza, e non sono disposta a legamento di marito. E ancora se fosse cosa possibile ch' io ingrossassi e partorissi figliuoli,
13 a volere aspettar che crescano e giungano agli anni della pu­bertà, sareste già vecchie prima di spo­sarli. Non insistete, figlie mie, ve ne prego: la vostra angoscia mi peserebbe troppo, e la mano del Signore è stesa contro di me ».13 se voi gli voleste aspettare insino a tanto che crescessono, e che vengano gli anni che siano grandi, innanzi sareste vecchie. Non vogliate, pregovi, figliuole mie; imperciò che la vostra (fatica e) angoscia più istrigne (e pesa), imperciò che la mano di Dio è venuta contro a me (alla sua sentenza).
14 Esse proruppero insinghiozzi e pianti. Orfa baciò la suocerae se ne andò; ma Rut rimase con lei.14 E levata (una volta) la voce, cominciarono a piangere fortemente; e Orfa sì abbracciò e baciò la sua suocera, e sì tornò; ma Rut (sì tornò ed) accostossi alla suocera sua.
15 E Noemi le disse: « Guarda! la tua cognata, se ne torna al suo popolo e ai suoi dèi, seguila! »15 Alla quale disse Noemi: ecco che è tornata la [tua] cognata al popolo suo (e agli idii suoi), vattene con lei.
16 Rut rispose: « Non insistere per costringermi a lasciarti e andarme­ne, perchè dovunque tu andrai, verrò anch'io, dove ti fermerai mi fermerò an­ch'io: il tuo popolo è il mio popolo, il tuo Dio è il mio Dio.16 La quale sì gli respuose: (e disse alla suocera sua madre mia dolcissima) io ti prego (per amore del mio marito e tuo figliuolo che fue) che tu non mi debbi contrastare (nè mi sia contraria) ch' io t'abbandoni; è io sono acconcia d'andare e di venire; e dovunque tu andrai e istarai, io starò (e sono acconcia di vivere e di morire teco); e il popolo [tuo sarà il mio popolo, e il Dio] tuo sarà il mio Idio.
17 Nella terra dove morrai tu, morrò anch'io, e vi sarò se­polta. Cosi mi faccia il Signore e peggio, se altro che la morte mi potrà da te se­parare! »17 In quella terra dove (ti porrai e) morrai, in quella sono ferma di morire io con te (madre mia carissima), e quivi piglierò lo luogo della mia sepoltura. Questo mi faccia il mio Signore Iddio, e questo m' aggiunga, se non solo la morte ispartirà te e me.
18 Allora Noemi, vedendo che Rut era rermamente risoluta di andar con lei, cessò di opporsi e di persuaderla a tor­nare dai suoi.18 E veggendo Noemi, che Rut con l'animo ostinato (e fermo) avesse determinato d' andare seco insieme, non le volse più contrastare; nè poi più oltre (non la lusingò nè) non la consigliò che ritornasse a' suoi parenti.
19 Partirono adunque in­sieme e giunsero a Betlemme. Entrate che furono nella città, se ne sparse subito la fama presso di tutti, e le donne dice­vano: « E questa quella Noemi ».19 E andàrsene insieme, e vennero in Betleem. Le quali entrate nella città, subitamente crescette la fama innanzi a tutti; e diceano le femine: quella si è quella Noemi.
20 E lei a dire: « Non mi chiamate Noemi (bella), ma chiamatemi Mara (amara); perchè l'Onnipotente m'ha colmata d'a­ marezze.20 Alle quali respondeva, (e dicea): non mi chiamate NOEMI, cioè bella, ma chiamatemi MARA, cioè amara; imperciò che molto m' hae piena d'amaritudine l' Onnipotente.
21 Partii piena, e il Signore mi ha ricondotta vuota! Perchè dunque chiamarmi ancora Noemi, dopo che il Signore m'ha umiliata e E Onnipotente m'ha afflitta! »21 (Ed ecco ch' ) io mi partio piena (d'ogni bene), e vôta m' hae Iddio Signore rimenata. Perchè adunque mi chiamate NOEMI, la quale hae umiliato Iddio Signore, e afflitta l' Onnipotente?
22 Or Noemi con la sua nuora Rut, la Moabita, tornò, dalla ter­ra del suo pellegrinaggio, a Betlemme, quando si cominciava a mietere l'orzo22 E venne Noemi, con Rut sua nuora Moabita, della terra della sua peregrinazione; e tornò in Betleem, quando in prima si mieteva l' orzo.