Scrutatio

Domenica, 2 giugno 2024 - Santi Marcellino e Pietro ( Letture di oggi)

Daniele 4


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BIBBIA TINTORIBIBBIA VOLGARE
1 « Io Nabucodonosor vivevo tranquillo nella mia casa e glorioso nella mia reggia,1 Io Nabucodonosor era quieto nella casa mia, e trionfante nel mio palazzo.
2 quando ebbi un sogno che mi spaventò, e i pensieri avuti nel mio letto e le visioni del mio capo mi turbarono.2 Vidi uno sogno, lo quale molto mi sbigottì; e le cogitazioni mie erano nel mio letto, e le visioni del mio capo mi conturbarono.
3 Allora con mio decreto feci venire davanti a me tutti i sapienti di Babilonia, a darmi la spiegazione del mio sogno.3 E avendo richiesti tutti li savii di Babilonia, acciò che mi dicessono la soluzione del mio sogno;
4 Venuti che furono gli indovini, i maghi, i Caldei e gli aruspici, esposi loro il mio sogno; ma essi non me ne dettero la spiegazione.4 ed entrati tutti li divinatori, maghi e incantatori di Caldea a me, narrai lo mio sogno nel conspetto loro; e non fu mai chi me lo sapesse dire,
5 Finalmente venne al mio cospetto il collega Daniele, chiamato Baltassar dal nome del mio Dio e che ha in sè lo Spirito degli dèi santi. Davanti a lui esposi il mio sogno:5 insino a tanto che non venne lo eletto mio Daniele nel conspetto mio, a cui nome era Baltassar, secondo lo nome del mio Dio, lo quale hae in lui lo spirito delli dii santi; e parlai dinanzi a lui lo mio sogno (e dissi).
6 O Baltassar, principe degli indovini, io so bene che lo spirito degli dèi santi abita in te, e che nessun arcano t'è impenetrabile: esponimi adunque le visioni da me avute nei miei sogni e il loro significato.6 Baltassar principe delli divinatori, lo qual io so che hai in te lo spirito delli dii santi, e ogni sacramento non è a te impossibile (di conoscerlo); le visioni delli miei sogni, le quali io vidi, e la sua soluzione, nàrramele.
7 Ecco la visione che io ebbi in testa nel mio letto. Io stava a guardare: ed ecco nel mezzo della terra un albero di eccessiva grandezza;7 La visione del mio capo si è questa: io era nel mio letto, e vedea uno arboro nel mezzo del mondo, la cui altezza era massima.
8 un albero grande e robusto; la sua cima toccava il cielo e faccvasi vedere dagli estremi confini di tutto il mondo;8 Uno arboro grande e forte, sì che la sua altezza toccava il cielo; e suo aspetto spandeva insino alli termini di tutta la terra.
9 le sue foglie erano bellissime, i suoi frutti eran senza numero, e v'era da mangiare per tutti; sotto l'albero stavano animali e fiere; sopra i suoi rami nidificavano gli uccelli dell'aria: ogni vivente aveva da esso il suo cibo.9 Le sue foglie erano bellissime, e li frutti suoi in grandissima quantità, ed erano in su questo arboro vivande per tutte creature; e sotto questo abitavano animali e bestie, e nelli rami suoi conversavano li uccelli del cielo; e di questo mangiavano tutti li animali del mondo.
10 Mentre io contemplavo nel mio letto questa visione del mio capo, ecco scendere dal cielo il Vigilante, il Santo,10 E vedea nella visione del mio capo sopra lo mio letto, ed ecco che del cielo apparea che venisse uno santo vigilante.
11 e dire, gridando ad alta voce: « Tagliate l'albero, recidetene i rami, scotetene le foglie, disperdetene i frutti, fuggan le bestie dalla sua ombra, e gli uccelli dai suoi rami.11 E gridò con gran voce, e disse così: tagliate questo arbore, e li suoi rami; e levate le sue foglie, e disperdete li suoi frutti; fuggano le bestie che sono sotto lui, e li uccelli delli rami suoi.
12 Però lasciate nella terra una punta delle sue radici. Sia legato con catene di ferro e di bronzo tra le erbe, all'aperto; sia bagnato dalla rugiada del cielo, e divida colle bestie l'erba dei campi.12 Nientedimeno lasciate lo seme delle sue radici sopra della terra; e sia legato con una catena di ferro e di bronzo nelle erbe che sono fuori (per li campi), e sia bagnato della rugiada del cielo, e con le bestie salvatiche sia la parte sua nell' erbe della terra.
13 Il suo cuore di uomo sia mutato in cuore di fiera e così passino sopra di lui sette tempi.13 Lo cuore suo da umana natura si disparta, e dato li sia cuore di bestia; e sette tempi si mutino sopra di lui.
14 Per sentenza dei vigilanti e secondo il consiglio e la petizione dei santi è così stabilito finché i viventi non riconoscano che l'Altissimo ha domìnio sopra il regno degli uomini, ch'Egli donerà a chi vuole, fino a porre sopra di esso l'uomo più abbietto ».14 Nella sentenza delli vigilanti è statuito, e la parola de' santi e la petizione, per sino che conoscano li viventi, che lo eccelso signoreggia nello regno degli uomini; e a chiunque vorrà, darà a lui quello, e constituirà sopra di lui uno uomo povero e di bassa condizione.
15 Questo vidi in sogno io, re Nabucodonosor. Or tu, Baltassar, dammene subito la spiegazione, chè tutti i sapienti del mio regno non possono darmela, ma tu puoi, perchè lo spirito degli dèi santi è in te ».15 Questo è lo sogno ch' io Nabucodonosor re vidi; tu dunque, Baltassar, sanza dimora narrami la sua interpretazione; però che tutti li savii del regno mio non possono dirmi la soluzione; ma tu hai questo potere, però che lo spirito delli dii santi è in te.
16 Allora Daniele, chiamato Baltassar, stette sopra pensiero e in silenzio per quasi un'ora, turbato dai suoi pensieri. Ma il re prese a dire: « Baltassar, non ti dare pena del sogno e del suo significato ». Rispose Baltassar, dicendo: « Signor mio, questo sogno sia per quelli che ti voglion male, e la sua interpretazione per i tuoi nemici.16 Allora Daniele, a cui nome era Baltassar, cominciò fra sè stesso pensare quasi una ora, e le sue cogitazioni lo conturbavano, (però che la esposizione dello sogno toccava alla persona dello re). E rispondendo lo re disse: Baltassar, lo sogno e la sua esposizione non ti conturbino. Rispose Baltassar, e disse signor mio, (lo) sogno sia a quegli che te ha avuto in odio, e la interpretazione alli tuoi nimici.
17 L'albero che tu hai veduto sublime e robusto, alto fino al cielo, e visibile per tutta la terra,17 L'arbore lo quale tu hai veduto così sublime e robusto, l'altezza dello quale si estendeva sino al cielo, e lo aspetto suo si spandea in tutta la terra,
18 dai bellissimi rami, dai frutti senza numero, in cui v'era da mangiare per tutti, sotto il quale stavano le bestie del campo, mentre sopra i suoi rami nidificavano gli uccelli dell'aria,18 e li suoi rami bellissimi, e li suoi frutti in grandissima moltitudine; ed eravi vivande per tutte le creature; sotto lei abitavano le bestie de' campi, e nelli rami suoi eravi li uccelli del cielo;
19 sei tu, o re; tu sei divenuto grande e robusto, la tua grandezza è cresciuta, si è alzata fino al cielo, la tua potenza si è estesa fino alle ultime estremità della terra.19 tu sei quello, re, lo quale sei magnificato, e sei fortificato; e la tua grandezza è molto cresciuta, ed è pervenuta insino al cielo, e la tua potenza è ampliata insino alli termini di tutta la terra.
20 Riguardo all'avere il re veduto il Vigilante, il Santo, scendere dal cielo e dire: Tagliate l'albero, fatelo in pezzi, ma lasciate in terra una punta di sue radici e sia legato con ferro e bronzo, stia all'aperto sull'erba, sia bagnato dalla rugiada del cièlo, pascoli colle fiere, finché non sian passati sopra di lui sette tempi,20 E quello che hae veduto il re, uno santo vigilante scendere del cielo, e dire: tagliate questo arbore, e dissipatelo, niente di meno lo seme della sua radice lasciatelo sopra la terra, e sia legato con catene di ferro e di bronzo di fuori nell' erbe, e sia bagnato dalla rugiada del cielo, e cogli animali bruti sia lo suo cibo, per sino a tanto che si commutino. sette tempi sopra di lui;
21 eccone la spiegazione: è sentenza dell'Altissimo, pronunziata contro il re mio Signore:21 questa è la esposizione della sentenza dell' altissimo Iddio, la qual pervenne sopra lo signore mio re:
22 ti cacceranno dalla società, e tu starai colle bestie e colle fiere, qual bue mangerai il fieno, sarai bagnato dalla rugiada del cielo, e così passeranno sopra di te sette tempi finché non riconosca che l'Altissimo ha dominio sopra il regno degli uomini e lo dà a chi gli pare.22 Tu sarai cacciato dalla conversazione degli uomini, e con le bestie salvatiche sarà la tua abitazione, e mangerai fieno come bue, e la rugiada ti cascherà al dorso; e sette tempi si muteranno sopra te, per sino a tanto che sappi ch' egli è uno Signore eccelso, lo quale ha signoria sopra lo regno degli uomini, e in sua autoritade darlo a chi li piace.
23 Ma siccome fu dato l'ordine di lasciare una punta delle radici dell'albero, il tuo regno resterà a te, quando avrai riconosciuto che il potere è dal cielo.23 Ma quello che comandò che fosse lasciato lo seme delle sue radici, cioè dell' arbore, significa che lo tuo regno ti rimarrà, dopo che tu avrai conosciuto ch' egli è potenza in cielo.
24 Per questo, o re, accetta il mio consiglio: redimi colle elemosine i tuoi peccati, e le tue iniquità con opere di misericordia verso i poveri: può essere che Dio perdoni i tuoi delitti ».24 Per la qual cosa, re, piacciati lo mio consiglio, e li peccati tuoi con le elemosine ricompera, e le tue iniquitadi con le misericordie de' poveri; forse che Iddio ti perdonerà.
25 Tutte queste cose avvennero al re Nabucodonosor.25 Tutte queste cose vennero sopra Nabucodonosor re.
26 Dodici mesi dopo, mentre passeggiava per la reggia di Babilonia,26 Dopo (questa visione per ispazio di) XII mesi, uno dì andava lui per la sala del suo palagio.
27 il re prese a dire: « Non è questa la gran Babilonia da me edificata, come sede del mio regno, colla forza della mia potenza, collo splendore della mia gloria? »27 Parlava (nel suo cuore con grandissimo spirito di superbia), e disse: non è questa Babilonia, quella città grande la quale io ho edificata in casa. del mio regno, nella potenza della mia fortezza, e nella gloria del mio ornato?
28 Il re non aveva ancora finito di dire queste parole, quando una voce discese dal cielo: — Vien detto a te, o re Nabucodonosor: il tuo regno non sarà più tuo;28 Ed essendo anco la parola nella bocca del re, discese una voce dal cielo: a te si dice, Nabucodonosor re, che tuo regno è passato (e tolto) da te.
29 Ti cacceranno dalla società, starai colle bestie e colle fiere, qual bue mangerai il fieno; cosi passeranno sopra di te sette tempi, finché tu non riconosca che l'Altissimo ha dominio sopra il regno degli uomini, e lo dà a chi gli pare.29 E caccerannoti dalla abitazione degli uomini, e con le bestie salvatiche sarà la tua abitazione; tu mangerai fieno come bue, e sette tempi (cioè sette anni) si muteranno sopra di te, persino a tanto che tu conoscerai ch' egli è uno Signor eccelso, lo qual ha signoria sopra lo regno degli uomini, e dallo a cui li piace.
30 Sull'istante le parole furon compite sopra Nabucodonosor: cacciato dalla società, mangiò fieno qual bue, il suo corpo fu bagnato dalla rugiada del cielo, tanto che i suoi capelli, crescendo, divennero come le penne dell'aquila, e le sue unghie come gli artigli degli uccelli.30 In quella ora istessa fu compiuta (e verificata) la parola detta sopra Nabucodonosor; e fu cacciato dagli uomini, e mangiò fieno come bue, e fu bagnato lo suo corpo dalla rugiada del cielo, sino che li suoi capelli furono cresciuti lunghi come sono le penne dell' aquila, e le sue unghie come le unghie degli uccelli.
31 « Ma finito quel tempo, io Nabucodonosor alzai i miei occhi al cielo, e mi ritornò la ragione. Allora benedissi l'Altissimo, e lodai e glorificai colui che vive in eterno: la sua potenza è eterna; il regno di lui si estende a tutte le generazioni.31 Dopo adunque lo fine delli giorni ( ch' era statuito ch' io dovessi stare in questo modo) io Nabucodonosor levai li miei occhi al cielo, e lo mio sentimento fummi renduto; e benedissi allo Altissimo, e lodai lo vivente in sempiterno, e a lui diedi gloria; però che la sua potenza è potenza sempiterna, e lo suo regno dalla generazione alla generazione.
32 Tutti gli abitatori della terra son davanti a lui un niente. Egli dispone a suo beneplacito tanto delle potenze dei cieli, come degli abitatori della terra; e nessuno può resistere alla sua mano, e dirgli: — Perchè hai fatto questo? —32 E tutti li abitatori della terra per niente sono riputati appo lui; secondo la sua volontade. egli fa, così nelle virtù celesti, come negli abitatori della terra; e non è chi facci resistenza alla mano sua, e chi li dica: per che hai tu fatto questo?
33 Nel medesimo tempo ritornò in me la mia ragione, ritornai nell'onore e nella magnificenza del regno, ritornai nel mio primo aspetto, i miei cortigiani e i miei magistrati mi ricercarono, fui rimesso nel mio regno, e la mia potenza fu ancor più accresciuta.33 In quel tempo lo mio sentimento tornò a me, (e fui restituito) e pervenni allo onore e ornamento del mio regno; e la figura mia mi fu restituita; li miei principi savii e li miei baroni e li miei magistrati mi ricercorono, e fui restituito nel mio regno; e la magnificenza mia mi fu molto più ampliata.
34 Ed ora io, Nabucodonosor, lodo, esalto, glorifico il re del cielo, perchè le opere sue son rette, le sue vie son giuste, ed egli può umiliare i superbi ».34 Ora io Nabucodonosor lodo e magnifico e glorifico lo re del cielo; però che tutti i suoi fatti sono veri, e le sue vie giuste, e quegli che vanno pieni di ambizione puote umiliare.