Scrutatio

Sabato, 1 giugno 2024 - San Giustino ( Letture di oggi)

Isaia 47


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BIBBIA TINTORIBIBBIA VOLGARE
1 Scendi, mettiti a sedere sulla polvere, o vergine figlia di Babilonia, siedi in terra: non ha più trono la figlia dei Caldei, perchè non sarai più chiamata la voluttuosa, la delicata.1 Scendi giuso, e siedi nella polvere, o tu vergine figliuola di Babilonia, e mangia in terra; e non si è sedia alla figliuola de' Caldei, però che non sarai chiamata più morbida e tenera.
2 Gira la mola e macina farina, metti a nudo le tue vergogne, scopri le spalle, nuda le gambe, passa i fiumi.2 Togli la macina, e macina la farina; iscopri la tua vergogna, iscopri l'omero, e manifesta la gamba, e passa li fiumi.
3 Sarà scoperta la tua ignominia, sarà veduta la tua vergogna: io farò le mie vendette, e nessuno potrà resistermi.3 E sarà veduta la tua vergogna, e sarà veduto lo tuo vitupero; e piglieronne vendetta, e nessuno potrà (contrastare nè) resistere a me.
4 Il nostro redentore si chiama Signore degli eserciti, Santo d'Israele.4 Lo nostro ricomperatore sì ha nome (lo) Signore delli esèrciti, e santo d' Israel.
5 Siedi in silenzio, tra le tenebre, o figlia dei Caldei, perchè non sarai più chiamata signora dei regni.5 Siedi e taci, figliuola de' Caldei; entra nella tenebre; però che non sarai chiamata più donna de' reami.
6 Io, irritato contro il mio popolo, lasciai profanare la mia eredità, l'abbandonai alle tue mani; ma tu non ne avesti pietà, e sopra il vecchio facesti pesare oltre misura il tuo giogo.6 Io sono adirato sopra il populo mio, e contaminai la mia ereditade, e puosili nella tua mano; e non ponesti loro le misericordie, e gravasti sopra lo vecchio molto forte lo tuo giogo.
7 E dicesti: « Io sarò signora in eterno »: non hai posto attenzione a queste cose, non hai pensato a ciò che ti accadrà in fondo.7 E io, dicesti, sarò signora in sempiterno. Tu non hai poste queste cose sopra lo tuo cuore, e non ti se' ricordata del tuo fine.
8 Ed ora ascolta questo, o voluttuosa, che stai in te sicura e dici nel tuo cuore: « Son io, e non c'è altri fuori di me; non resterò mai vedova e ignorerò la sterilità ».8 E ora adunque odi queste cose, tu dilicata che abiti a fidanza, la quale dici nel tuo cuore: io sono, e niuno è sanza me; io non istarò vedova, e non sarò sterile (cioè sanza figliuoli).
9 Queste due cose ti verranno addosso all'improvviso in un sol giorno: sterilità e vedovanza. Tutto questo ti verrà addosso per la moltitudine dei tuoi malefici e per la durezza violenta dei tuoi incantatori.9 A te verranno queste due cose subitamente in uno dì, cioè lo vedovatico e la sterilitade (cioè che non farai figliuoli): tutte le cose sono venute sopra te per la moltitudine de' tuoi maleficii, e per la veemente durezza de' tuoi incantatori.
10 Tu hai confidato nella tua malizia, hai detto: «Nessuno mi vede ». La tua sapienza, la tua scienza ti han sedotto, ed hai detto nel tuo cuore: « Son io, non ce n'è altra fuori di me ».10 E tu avesti fidanza nella tua malizia, e di. cesti: non è chi [mi] vegga. La tua scienza e la tua sapienza, questa è quella che ha ingannato te. E dicesti nel tuo cuore: io sono, e non è altra sanza me.
11 Verrà sopra te la sciagura, e non saprai donde venga; piomberà sopra di te la distruzione, e non potrai scongiurarla; ti verrà addosso all'improvviso una rovina da te mai pensata.11 Lo male verrà sopra te, e non saprai lo suo nascimento; e la miseria (verrà e) ruinerà sopra te, la quale tu non potrai scacciare; sopra te verrà la miseria, la quale tu non sai.
12 Sta coi tuoi incantatori, colla moltitudine dei tuoi malefici, nei quali ti affaticasti fin dalla tua giovinezza, che forse ti gioverà, e tu diventerai più forte.12 Sta colli tuoi incantatori, e con la moltitudine de' tuoi maleficii, nelli quali tu durasti fatica dalla tua gioventudine, se forse ti giovasse in alcuna cosa, ovvero sì potessi essere fatta più forte.
13 Ti sei persa dietro i troppi consiglieri: si presentino e ti salvino gli àuguri del cielo che osservavano gli astri e computavano i mesi, per predirti da ciò il futuro.13 Tu mancasti nella moltitudine de' tuoi consigli; stiano, e salvino te li indovini del cielo, li quali contemplavano le stelle, e computavano li mesi, acciò che loro annunciassono per quelli à te le cose che debbono venire.
14 Ecco, son divenuti come paglia, il fuoco li ha divorati: non potranno liberarsi dalle fiamme, che non sono un braciere per scaldarsi, nè un fuoco da sedervi attorno.14 Ecco che sono fatti (a te) quasi come uno filo di legne secche, lo fuoco li arse; non liberarono l'anime loro della mano della fiamma; e non vi sono carboni (ovvero bracia accesa) con quali loro si scaldino, e non è fuoco che possano sedere intorno a quello.
15 Così sarà di tutte le cose in cui ti sei affannata: quelli che negoziavan teco fin dalla tua giovinezza andaron ciascuno per la sua strada, e non c'è chi ti salvi.15 E così è fatto a te in qualunque cosa tu faticasti; e li tuoi mercatanti dalla loro giovinezza ciascuno avea errato nella sua via; e non è chi faccia salute.