Scrutatio

Sabato, 11 maggio 2024 - San Fabio e compagni ( Letture di oggi)

Salmi 59


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BIBBIA TINTORIDIODATI
1 (Per la fine. Per quelli che saran cangiati. A iscrizione di colonna. Di David. Per essere insegna­to.1 Mictam di Davide, intorno a ciò che Saulle mando’ a guardar la sua casa, per ucciderlo; dato al capo de’ Musici, sopra Al-tashet. DIO mio, riscuotimi da’ miei nemici; Levami ad alto d’infra quelli che si levano contro a me.
2 Quando mise a fuoco la Mesopotamia di Siria e Sobal, e, nel tornare, Gioab prostrò nella valle delle Saline dodici mila Idumei).2 Riscuotimi dagli operatori d’iniquità, E salvami dagli uomini di sangue.
3 O Dio, ci hai respinti, ci hai distrutti; sei sdegnato, eppure hai avuto misericordia per noi.3 Perciocchè, ecco, han posti agguati all’anima mia; Uomini possenti si son raunati contro a me; Senza che vi sia in me, nè misfatto, nè peccato, o Signore.
4 Hai scossa la terra e l'hai sconvolta; sana le sue piaghe, perchè è tutta sottosopra!4 Benchè, non vi sia iniquità in me, pur corrono, e si apparecchiano; Destati per venire ad incontrarmi, e vedi.
5 Hai fatto vedere al tuo popolo dure cose, ci hai abbeverati con vino di amarezza.5 Tu, dico, Signore Iddio degli eserciti, Dio d’Israele, Risvegliati per visitar tutte le genti; Non far grazia a tutti quelli che perfidamente operano iniquità. Sela.
6 A quelli che ti temono hai da­to un segno, perchè friggano dalla faccia dell'arco:6 La sera vanno e vengono; romoreggiano come cani, E circuiscono la città.
7 Affinchè sian liberati i tuoi diletti, salvami colla tua destra ed esaudiscimi.7 Ecco, sgorgano parole colla lor bocca; Hanno de’ coltelli nelle lor labbra; perciocchè dicono: Chi ci ode?
8 Dio ha detto nel suo santuario: «Io trionferò. Spartirò Sichem, misurerò la valle delle tende.8 Ma tu, Signore, ti riderai di loro; Tu ti befferai di tutte le genti.
9 A me appartiene Galaad, mio è Manasse, Efraim è la forza del mio capo, Giuda il mio scettro;9 Io mi guarderò dalla lor forza, riducendomi a te; Perciocchè tu, o Dio, sei il mio alto ricetto.
10 Moab è il vaso della mia speranza, fino all'Idumea porto il mio calzare, gli stranieri mi obbediscono ».10 L’Iddio mio benigno mi verrà ad incontrare; Iddio mi farà veder ne’ miei nemici quello che io desidero.
11 Chi mi condurrà nella città forte? Chi mi porterà fino in Idumea,11 Non ucciderli già; che talora il mio popolo non lo dimentichi; Falli, per la tua potenza, andar vagando; ed abbattili, O Signore, scudo nostro;
12 Se non tu, o Signore, che ci hai respinti? E non andrai, o Dio, dinanzi ai nostri eserciti?12 Per lo peccato della lor bocca, per le parole delle lor labbra; E sieno colti per l’orgoglio loro, E perciocchè tengono ragionamenti di esecrazioni e di menzogne.
13 Aiutaci tu nella tribolazione, perchè invano s'aspetta la salvezza dall'uomo.13 Distruggili nel tuo furore; distruggili sì che non sieno più; E sappiano, che Iddio signoreggia in Giacobbe, Anzi fino alle estremità della terra. Sela.
14 Con Dio faremo prodezze, ed egli annienterà i nostri nemici.14 Vadano pure, e vengano la sera; romoreggino come cani, E circuiscano la città.
15 Andranno tapinando per trovar da mangiare; Avvegnachè non sieno sazii, pur passeranno così la notte.
16 Ma io canterò la tua potenza, E la mattina loderò ad alta voce la tua benignità; Perciocchè tu mi sei stato alto ricetto E rifugio, nel giorno che sono stato distretto.
17 O mia forza, io ti salmeggerò; Perciocchè Iddio è il mio alto ricetto, l’Iddio mio benigno