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Sabato, 18 maggio 2024 - San Giovanni I papa ( Letture di oggi)

Primo libro dei Maccabei 13


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BIBBIA TINTORIBIBBIA CEI 2008
1 Ma Simone inteso che Trifone aveva radunato un grande esercito per entrare nella terra di Giuda e desolarla,1 Simone seppe che Trifone stava radunando un numeroso esercito per venire in Giudea a devastarla.
2 visto che la gente era impaurita e tremante, andò a Gerusalemme, adunò il popolo,2 Vedendo che il popolo era tremante e impaurito, andò a Gerusalemme e radunò il popolo;
3 li rianimò e disse: « Voi sapete quanto io, i miei fratelli e la casa di mio padre abbiam combattuto per la legge, pel santuario, e in quali angustie ci siamo trovati.3 li confortò e disse loro: «Voi sapete bene quanto io e i miei fratelli e la casa di mio padre abbiamo fatto per le leggi e per il santuario, e le guerre e le difficoltà che abbiamo sostenuto.
4 Per questa causa, per Israele son periti tutti i miei fratelli, e son rimasto io solo.4 È per questo che i miei fratelli sono morti tutti per la causa d’Israele e sono restato io solo.
5 Or non sia mai ch'io risparmi la mia vita, qualunque sia il tempo dell'afflizione, perchè io non valgo più dei miei fratelli.5 Ebbene, mai risparmierò la vita di fronte a qualunque tribolazione, perché io non sono più importante dei miei fratelli.
6 Io dunque difenderò il mio popolo, il santuario, i nostri figli e le nostre mogli, or che tutte le genti, per l'odio che ci portano, si sono unite per distruggerci ».6 Anzi, io vendicherò la mia nazione, il santuario, le vostre mogli e i vostri figli, poiché tutti i pagani, spinti dall’odio, si sono radunati per sterminarci».
7 A queste parole s'infiammò lo spirito del popolo,7 Lo spirito del popolo si infiammò all’udire queste parole;
8 e risposero ad alta voce: « Tu sei il nostro duce in luogo di Giuda e di Gionata tuoi fratelli:8 perciò risposero gridando a gran voce: «Tu sei il nostro condottiero al posto di Giuda e di Giònata, tuo fratello;
9 combatti per noi, che obbediremo ad ogni tuo comando ».9 combatti la nostra guerra e quanto ci comanderai noi lo faremo».
10 Allora Simone, radunati tutti i guerrieri, si affrettò a terminare tutte le mura di Gerusalemme, e la fortificò da tutte le parti;10 Egli allora radunò tutti gli uomini idonei alle armi e accelerò il completamento delle mura di Gerusalemme e la fortificò tutt’intorno.
11 poi mandò Gionata figlio di Absalom a loppe con nuovi eserciti, e, cacciati quelli che vi eran dentro, vi si fermò.11 Poi inviò Giònata, figlio di Assalonne, con un forte esercito a Giaffa; ne scacciò gli occupanti e vi si stabilì.
12 E Trifone partì con numeroso esercito da Tolemaide per invadere la terra di Giuda, menando seco Gionata prigioniero.12 Intanto Trifone si mosse da Tolemàide con ingenti forze per venire in Giudea e con lui Giònata prigioniero.
13 Simone pose il campo a Addus, di faccia alla pianura.13 Simone a sua volta si accampò ad Adidà, di fronte alla pianura.
14 Quando Trifone seppe che Simone era sorto al posto del suo fratello Gionata, e che era pronto per dargli battaglia, gli mandò ambasciatori a fargli14 Trifone venne a sapere che Simone era succeduto a Giònata, suo fratello, e che si accingeva a muovergli guerra; perciò gli mandò messaggeri a proporgli:
15 dire: « È per l'argento di cui era debitore al tesoro del re per ragione degli affari da lui amministrati che noi abbiamo ritenuto prigioniero Gionata tuo fratello.15 «Giònata, tuo fratello, lo tratteniamo a causa del denaro che doveva al tesoro del re per gli affari che amministrava.
16 Or tu manda cento talenti d'argento e i due suoi figli in ostaggio, affinchè, liberato, non abbandoni il nostro partito, e noi lo rimanderemo ».16 Ora, mandaci cento talenti d’argento e due dei suoi figli in ostaggio, perché, una volta liberato, non si allontani per ribellarsi a noi. Con questo lo rimetteremo in libertà».
17 Simone ben comprese che (Trifone) gli parlava con frode, non ostante ordinò di consegnare il danaro e i fanciulli, per non tirarsi addosso l'inimicizia del popolo, che avrebbe detto:17 Simone si rese conto che gli parlavano con inganno, ma mandò ugualmente a prendere l’argento e i figli, per non attirarsi forte inimicizia da parte del popolo,
18 « Perchè non ha mandato il danaro e i fanciulli,per questo (Gionata) è morto ».18 che poteva commentare: «È morto perché non gli hai mandato l’argento né i figli».
19 Mandò dunque i fanciulli e i cento talenti; ma (Trifone) mancò di parola, e non rimise in libertà Gionata.19 Perciò gli mandò i cento talenti e i figli; ma quello non mantenne la parola e non liberò Giònata.
20 In seguito Trifone si avanzò mila regione per devastarla, e presero la via che mena ad Ador, ma Simone col suo esercito teneva loro dietro, dovunque andassero.20 Fatto questo, Trifone si mosse per entrare nel paese e devastarlo, girando per la via che conduce ad Adorà. Ma Simone con le sue truppe ne seguiva le mosse, puntando su tutti i luoghi dove quegli si dirigeva.
21 Or quelli che erano nella cittadella mandarono a dire a Trifone che s'affrettasse a venir dalla parte del deserto, e mandasse loro dei viveri.21 Quelli della Cittadella intanto inviarono messaggeri a Trifone, sollecitandolo a venire da loro attraverso il deserto e a inviare loro vettovaglie.
22 E Trifone mise in ordine tutta la cavalleria, per arrivare in quella notte; ma essendo la neve molto alta, non potè entrare nella terra di Galaad.22 Trifone allestì tutta la sua cavalleria per andare, ma in quella notte cadde neve abbondantissima e così a causa della neve non poté andare. Perciò si mosse e andò in Gàlaad.
23 Quando fu vicino a Bsacaman, vi uccise Gionata e i suoi figlioli;23 Quando fu vicino a Bascamà, uccise Giònata e lo seppellì sul posto.
24 poi Trifone si volse indietro e tornò al suo paese.24 Poi tornò e partì per la sua regione.
25 E Simone mandò a prendere le ossa di Gionata suo fratello, e le seppellì in Modin, città dei suoi padri.25 Simone mandò a prendere le ossa di Giònata, suo fratello, e lo seppellì a Modin, città dei suoi padri.
26 E tutto Israele fece gran duolo per Gionata, e lo pianse per molti giorni.26 Tutto Israele lo pianse con un grande lamento e fece lutto su di lui per molti giorni.
27 E sopra il sepolcro di suo padre e dei suoi fratelli, Simone innalzò un fabbricato da vedersi (da lontano) di pietra tagliata, tanto davanti che di dietro.27 Simone sopraelevò il sepolcro del padre e dei fratelli e lo pose bene in vista, con pietre levigate, dietro e davanti.
28 E vi collocò sette piramidi; l'una di faccia all'altra, al padre, alla madre e ai quattro fratelli.28 Poi dispose sette piramidi, l’una di fronte all’altra, per il padre, per la madre e per i quattro fratelli.
29 E intorno ad esse pose delle grandi colonne, e sopra le colonne delle armi, ad eterna memoria, e presso le armi delle navi scolpite, da esser vedute da tutti quelli che navigassero quel mare.29 Le completò con una struttura architettonica, ponendovi attorno grandi colonne; pose sulle colonne trofei di armi a perenne memoria e presso i trofei navi scolpite, che si potessero osservare da quanti erano in navigazione sul mare.
30 Tale è fino al giorno d'oggi il sepolcro che egli fece in Modin. Simone si riavvicina al re Demetrio II.30 Tale è il mausoleo che eresse a Modin e che esiste ancora.
31 Or Trifone, essendo in viaggio col giovane re Antioco, lo uccise a tradimento,31 Trifone agiva con perfidia verso Antioco, il re ancora giovane, e lo uccise.
32 e regnò in sua vece, si cinse di diadema dell'Asia e riempì il paese di stragi.32 Si fece re al suo posto, si mise in capo la corona dell’Asia e procurò grandi rovine al paese.
33 Ma Simone riparò le fortezze della Giudea, e le munì di alte torri, di grandi mura, di porte e di sbarre, e pose dei viveri nelle fortezze.33 Simone intanto completò le fortezze della Giudea, le cinse di torri elevate e di mura solide con portoni e sbarre e rifornì le fortezze di viveri.
34 Poi Simone, scelti degli uomini, li mandò al re Demetrio, a pregarlo di concedere l'immunità al paese, perchè tutti gli atti di Trifone avevano avuto per fine il latrocinio.34 Poi Simone scelse alcuni uomini e li inviò al re Demetrio per ottenere esenzioni al paese, perché tutti gli atti di Trifone erano stati delle rapine.
35 E il re Demetrio rispose a tale richiesta, e scrisse la seguente lettera:35 Il re Demetrio lo assicurò in questo senso, poi gli rispose per iscritto inviandogli la seguente lettera:
36 « Il re Demetrio a Simone, sommo sacerdote, amico dei re, e agli anziani e alla nazione dei Giudei, salute.36 «Il re Demetrio a Simone, sommo sacerdote e amico del re, agli anziani e alla nazione dei Giudei, salute!
37 Abbiamo ricevuto la corona d'oro e la palma da voi mandata, e siamo disposti a fare con voi una gran pace, e a scrivere agli agenti del re di condonarvi quello che noi vi abbiamo condonato.37 Abbiamo ricevuto la corona d’oro e la palma che ci avete inviato e siamo pronti a concludere con voi una pace solenne e a scrivere ai sovrintendenti agli affari di concedervi le esenzioni;
38 Tutto quello che vi abbiamo concesso resta stabilito: le fortezze da voi edificate siano vostre.38 quanto stabilimmo con voi resta stabilito e le fortezze che avete costruito restino di vostra proprietà.
39 Vi condoniamo anche le dimenticanze, le offese, fino a questo giorno, e la corona che dovevate dare, e se vi fosse qualche altro tributo in Gerusalemme, non esista più come tributo.39 Vi condoniamo le mancanze e le colpe commesse fino ad oggi e la corona che ci dovete; se altro si riscuoteva a Gerusalemme, non sia più riscosso.
40 E se vi è tra voi qualcuno capace di essere arruolato nelle nostre milizie, si arruoli, e regni tra di noi la pace ».40 Se alcuni di voi sono idonei a essere arruolati nella nostra guardia del corpo, siano iscritti e regni la pace tra noi».
41 L'anno centosettanta, Israele scosse il giogo dei Greci,41 Nell’anno centosettanta fu tolto il giogo dei pagani da Israele
42 e il popolo cominciò a scrivere sugli atti e i contratti: « Nell'anno primo, sotto Simone sommo sacerdote, gran duce e principe dei Giudei ».42 e il popolo cominciò a scrivere negli atti pubblici e nei contratti: «Anno primo di Simone, sommo sacerdote insigne, stratega e capo dei Giudei».
43 In quel tempo Simone andò contro Gaza, la circondò coll'esercito, alzò le macchine e le spinse contro la città, abbattè una torre e la prese.43 In quei giorni Simone pose il campo contro Ghezer, la circondò di accampamenti, fece allestire una torre mobile, la spinse contro la città e abbatté una torre e la conquistò.
44 Allora quelli che erano in una delle macchine entrarono con furia nella città, la quale fu in gran tumulto.44 I soldati della torre mobile si lanciarono nella città e si produsse in città un grande trambusto.
45 I cittadini salirono colle mogli e coi figlioli sullo mura, e, colle vesti stracciate, gridavano ad alta voce, scongiurando Simone a conceder loro la pace,45 I cittadini salirono sulle mura insieme con le mogli e i bambini, stracciandosi le vesti, e supplicavano a gran voce, chiedendo a Simone di dare loro la destra,
46 e dicevano: « Non ci trattare secondo la nostra malvagità, ma secondo la tua clemenza».46 e dicevano: «Non trattarci secondo le nostre iniquità, ma secondo la tua clemenza».
47 Simone si lasciò piegare, e non li trattò a rigor di guerra; ma però li cacciò dalla città, purificò le case dove erano stati gl'idoli, e poi v'entrò dentro cantando inni di lode al Signore.47 Simone venne a patti con loro e non combatté oltre contro di loro; ma li scacciò dalla città, purificò le case nelle quali c’erano idoli, e così entrò in città con canti di lode e di ringraziamento.
48 Toltene tutte le immondezze, la fece abitare da gente che osservasse la legge, la fortificò e vi si fece una casa.48 Eliminò da essa ogni impurità e vi stabilì uomini osservanti della legge; poi la fortificò e vi costruì un’abitazione per sé.
49 Intanto quelli che stavano nella cittadella di Gerusalemme, non potendo andare e venire nel paese, nè vendere, nè comprare, si ridussero alla fame, e molti di essi morirono di fame.49 Ora quelli della Cittadella di Gerusalemme, messi nell’impossibilità di uscire e venire nel paese a comprare e vendere, erano molto affamati e una parte di essi moriva di fame.
50 Allora ad alte grida chiesero a Simone la pace, che egli concesse; ma li cacciò di là, e purificò la cittadella dalle immondezze.50 Allora supplicarono Simone perché desse loro la destra, e Simone la diede; ma li sloggiò di là e purificò la Cittadella da tutte le contaminazioni.
51 I Giudei vi entrarono dentro ai ventitré del secondo mese, l'anno centosettant'uno, con rami di palme, cetre, cembali, arpe, e inni e cantici, perchè era stato tolto via un gran nemico da Israele.51 Fecero ingresso in quel luogo il ventitré del secondo mese dell’anno centosettantuno, con canti di lode e con palme, con suoni di cetre, cimbali e arpe e con inni e canti, perché era stato eliminato un grande nemico da Israele.
52 Fu stabilito di festeggiare ogni anno questi giorni con gioia.52 Simone stabilì di celebrare ogni anno questo giorno di festa. Intanto completò la fortificazione del monte del tempio vicino alla Cittadella e vi si stabilì con i suoi.
53 Simone fortificò il monte del tempio che era a lato della cittadella, e vi prese dimora coi suoi.53 Vedendo poi che suo figlio Giovanni era ormai uomo, Simone lo fece capo di tutte le milizie e questi pose la sua residenza a Ghezer.
54 Avendo poi riconosciuto che Giovanni suo figliolo era uomo di grande valore, gli dette il comando di tutto l'esercito, con Gazara per residenza.