Scrutatio

Domenica, 19 maggio 2024 - San Celestino V - Pietro di Morrone ( Letture di oggi)

Giuditta 5


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BIBBIA TINTORIBIBBIA CEI 1974
1 Essendo stato annunziato a Oloferne, capo dell'esercito degli Assiri, che i figli d'Israele si preparavano a resistere, e avevan chiusi i passi delle montagne,1 Fu riferito intanto ad Oloferne, comandante supremo dell'esercito di Assur, che gli Israeliti si preparavano alla guerra e avevano bloccato i passi montani, avevano fortificato tutte le sommità dei monti e avevano disposto ostacoli nelle pianure.
2 montò su tutte le furie, e, infiammato di grande ira, chiamò i principi di Moab, e i capi d'Ammon,2 Egli montò in gran furore e convocò tutti i capi di Moab e gli strateghi di Ammon e tutti i satrapi delle regioni marittime,
3 e disse loro: « Ditemi che popolo è questo che occupa le montagne, quali siano le loro città, e quante e di che importanza; qual sia la loro forza, il loro numero, e chi sia il capo del loro esercito,3 e disse loro: "Spiegatemi un po', voi figli di Canaan, che popolo è questo che dimora sui monti e come sono le città che egli abita, quanti sono gli effettivi del suo esercito, dove risiede la loro forza e il loro vigore, chi si è messo alla loro testa come re e condottiero del loro esercito
4 e come mai, fra tutti i popoli d'oriente, questi ci han disprezzato e non ci sono venuti incontro per accoglierci in pace? »4 e perché hanno rifiutato di venire incontro a me a differenza di tutte le popolazioni dell'occidente".
5 Allora Achior, capo di tutti i tigli d'Ammon, rispose e disse: « Se tu signor mio, ti degnerai di ascoltarmi, io in tua presenza dirò la verità riguardo a questo popolo che abita le montagne, e dalla mia bocca non uscirà una parola falsa.5 Gli rispose Achior, condottiero di tutti gli Ammoniti: "Ascolti bene il mio signore la risposta dalle labbra del suo servo: io riferirò la verità sul conto di questo popolo, che sta su queste montagne vicino al luogo ove risiedi, né uscirà menzogna dalla bocca del suo servo.
6 Questo popolo è della razza dei Caldei6 Questo popolo si compone di discendenti dei Caldei.
7 e da principio abitò nella Mesopotamia. Ma non volendo seguire gli dèi dei loro padri, che erano nella terra dei Caldei,7 Essi si trasferirono dapprima nella Mesopotamia, perché non vollero seguire gli dèi dei loro padri che si trovavano nel paese dei Caldei.
8 ne abbandonarono le cerimonie che rendevan culto a molti dèi,8 Essi avevano abbandonato la tradizione dei loro padri e avevano adorato il Dio del cielo, quel Dio che essi avevano conosciuto; perciò li avevano scacciati dalla presenza dei loro dèi ed essi si erano rifugiati in Mesopotamia e furono là per molto tempo.
9 e adorarono il solo Dio del cielo, il quale ordinò loro di partire di là e di andare a stare in Caran. Quando la farne oppresse tutta la regione, scesero in Egitto, ove, nello spazio di quattrocento anni si moltiplicarono in modo che il loro esercito non poteva più numerarsi .9 Ma il loro Dio comandò loro di uscire dal paese che li ospitava e venire nel paese di Canaan. Qui infatti si stabilirono e si arricchirono di oro e di argento e di bestiame in gran numero.
10 Or siccome il re d'Egitto li opprimeva, forzandoli a fabbricar le sue città con fango e mattoni, essi alzarono le grida al loro Signore, che percosse tutta la terra d'Egitto, con diverse piaghe.10 Poi scesero in Egitto, perché la fame aveva invaso tutto il paese di Canaan, e vi rimasero come stranieri finché trovarono da vivere. Là divennero anche una moltitudine imponente, tanto che non si poteva contare la loro discendenza.
11 Cessati i flagelli, gli Egiziani, che li avevano cacciati, vollero di nuovo richiamarli a servire.11 Ma si alzò contro di loro il re dell'Egitto che li sfruttò nella preparazione dei mattoni e perciò furono umiliati e trattati come schiavi.
12 Ad essi che fuggivano il Dio del cielo aperse il mare in modo che da un lato all'altro le acque divennero solide come un muro, ed essi passarono a piede asciutto, camminando sul fondo del mare;12 Essi alzarono suppliche al loro Dio e questi percosse tutto il paese d'Egitto con castighi ai quali non c'era rimedio. Perciò gli Egiziani li mandarono via dal loro paese.
13 mentre, nello stesso luogo, l'innumerevole esercito degli Egiziani che l'inseguiva fu così coperto dalle acque da non rimanerne neppure uno per raccontare ai posteri l'accaduto,13 Dio asciugò il Mare Rosso davanti a loro
14 usciti dal Mare Rosso, occuparono i deserti del monte Sinai, nei quali mai potè abitare l'uomo, nè riposare il figlio dell'uomo.14 e li guidò per la via del Sinai e di Cadesbarne; essi eliminarono quanti risiedevano nel deserto.
15 Ma le fontane amare divennero dolci e potabili per essi che per quarantanni ebbero il vitto dal cielo.15 Poi dimorarono nel paese degli Amorrei e sterminarono con la loro forza gli abitanti di Esebon; quindi passarono il Giordano e si insediarono in tutte quelle montagne.
16 Dovunque entrarono, senz'arco, nè freccia, nè scudo, nè spada, il loro Dio combattè per essi e vinse;16 Scacciarono davanti a loro il Cananeo, il Perizzita, il Gebuseo, Sichem e tutti i Gergesei e abitarono nel loro territorio per molti anni.
17 e nessuno potè insultare questo popolo, se non quando egli s'allontanò dal culto del Signore Dio suo.17 In realtà fin quando non peccavano contro il loro Dio erano nella prosperità, perché il Dio che è con loro odia il male.
18 Però, tutte le volte che adorarono altro dio oltre il loro proprio, furono abbandonati al saccheggio, alla spada, all'ignominia;18 Quando invece si allontanarono dagli ordinamenti che egli aveva loro imposti, furono terribilmente sconfitti in molte guerre e condotti prigionieri in paese straniero, il tempio del loro Dio fu raso al suolo e le loro città caddero in potere dei loro nemici.
19 ma tutte le volte che si pentirono d'avere abbandonato il culto del loro Dio, il Dio del cielo diede loro la forza di resistere.19 Ora appunto, riconciliati con il loro Dio, hanno fatto ritorno dai luoghi dove erano stati dispersi, hanno ripreso possesso di Gerusalemme, dove è il loro santuario, e si sono stabiliti sulle montagne, che prima erano deserte.
20 Giunsero a debellare i re Cananei, i Gebusei, i Ferezei, gli Etei, gli Evei, gli Amorrei, e tutti i potenti d'Esebon e presero possesso delle loro terre e delle loro città.20 Ora, mio sovrano e signore, se vi è qualche aberrazione in questo popolo perché ha peccato contro il suo Dio, se cioè ci accorgiamo che c'è in mezzo a loro questo inciampo, avanziamo e diamo loro battaglia.
21 Finchè non peccavano nel cospetto del loro Dio, andava loro bene, perchè il loro Dio odia l'iniquità.21 Se invece non c'è alcuna trasgressione nella loro gente, il mio signore passi oltre, perché il Signore, che è il loro Dio, non si faccia loro scudo e noi diveniamo oggetto di scherno davanti a tutta la terra".
22 infatti nel passato, avendo abbandonata la via data loro a seguire da Dio, furono sterminati in battaglia da molti popoli e moltissimi di essi furono menati schiavi in terra straniera;22 Ecco, appena Achior cessò di pronunziare queste parole, tutta la turba che circondava la tenda e stazionava intorno, alzò un mormorio, mentre gli ufficiali di Oloferne e tutti gli abitanti della costa e i Moabiti proponevano di ucciderlo.
23 ma poco fa, essendo ritornati al Signore loro Dio, si sono riuniti dopo la dispersione, e sono saliti su tutte queste montagne, e posseggono di nuovo Gerusalemme dov'è il loro santuario.23 "Non avremo certo paura degli Israeliti, dicevano; vedete che è un popolo nel quale non ci sono esercito né forze armate per un valido schieramento.
24 Or dunque, signor mio, procura di sapere se son rei di qualche iniquità dinanzi al loro Dio: allora assaliamoli, chè il loro Dio te li darà nelle mani, e saran soggiogati dal peso della tua forza;24 Dunque avanziamo presto e saranno pascolo di tutto il tuo esercito, o sovrano Oloferne".
25 ma se questo popolo non ha offeso il suo Dio, non potremo resistergli, perchè il loro Dio li difenderà, e noi diventeremo lo scherno di tutta la terra ».
26 Appena Achior ebbe finito di dire queste cose, tutti i grandi d'Oloferne, in preda alla collera, pensavano di ucciderlo, e dicevansi l'un l'altro:
27 « Chi è costui, il quale osa dire che i figli d'Israele possono resistere al re Nabucodonosor e ai suoi eserciti, essi che sono uomini senz'armi, senza forza, senza perizia nell'arte della guerra?
28 Or per far conoscere ad Achior quanto s'inganna, saliamo sulle montagne, e, fatti prigionieri i più forti dei loro, con essi passeremo a fìl di spada anche lui,
29 affinchè ogni nazione sappia che Nabucodonosor è il dio della terra e non ve n'è altro fuori di lui ».