Scrutatio

Martedi, 14 maggio 2024 - San Mattia ( Letture di oggi)

Yehzqè'l (יחזקאל) - Ezechiele 2


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STUTTGARTENSIA-DELITZSCHBIBBIA TINTORI
1 אֲנִי חֲבַצֶּלֶת הַשָּׁרֹון שֹׁושַׁנַּת הָעֲמָקִים1 — Io sono il fior del campo e il giglio delle con valli. —
2 כְּשֹׁושַׁנָּה בֵּין הַחֹוחִים כֵּן רַעְיָתִי בֵּין הַבָּנֹות2 Come il giglio tra le spine, cosi è la mia diletta tra le fanciulle. —
3 כְּתַפּוּחַ בַּעֲצֵי הַיַּעַר כֵּן דֹּודִי בֵּין הַבָּנִים בְּצִלֹּו חִמַּדְתִּי וְיָשַׁבְתִּי וּפִרְיֹו מָתֹוק לְחִכִּי3 Quale il melo tra le piante del bosco, tale è il mio diletto tra i giovani. All'ombra di lui che desideravo mi sono assisa, e il suo frutto è dolce al mio palato.
4 הֱבִיאַנִי אֶל־בֵּית הַיָּיִן וְדִגְלֹו עָלַי אַהֲבָה4 Egli mi ha fatta entrare nella stanza dei vini ed ha ordinata in me la carità.
5 סַמְּכוּנִי בָּאֲשִׁישֹׁות רַפְּדוּנִי בַּתַּפּוּחִים כִּי־חֹולַת אַהֲבָה אָנִי5 Sostenetemi coi fiori, confortatemi coi frutti, perchè io languisco d'amore.
6 שְׂמֹאלֹו תַּחַת לְרֹאשִׁי וִימִינֹו תְּחַבְּקֵנִי6 La sua sinistra è sotto il mio capo, e la sua destra sta per abbracciarmi. —
7 הִשְׁבַּעְתִּי אֶתְכֶם בְּנֹות יְרוּשָׁלִַם בִּצְבָאֹות אֹו בְּאַיְלֹות הַשָּׂדֶה אִם־תָּעִירוּ ׀ וְאִם־תְּעֹורְרוּ אֶת־הָאַהֲבָה עַד שֶׁתֶּחְפָּץ׃ ס7 O figlie di Gerusalemme, io vi scongiuro per le gazzelle e per le cerve dei campi, a non disturbare, a non far svegliare la diletta finché essa non voglia.
8 קֹול דֹּודִי הִנֵּה־זֶה בָּא מְדַלֵּג עַל־הֶהָרִים מְקַפֵּץ עַל־הַגְּבָעֹות8 La voce del mio diletto! Eccolo venire, saltellando pei monti, balzando pei colli.
9 דֹּומֶה דֹודִי לִצְבִי אֹו לְעֹפֶר הָאַיָּלִים הִנֵּה־זֶה עֹומֵד אַחַר כָּתְלֵנוּ מַשְׁגִּיחַ מִן־הַחֲלֹּנֹות מֵצִיץ מִן־הַחֲרַכִּים9 E' simile il mio diletto ad un capriolo, ad un cerbiatto. Eccolo, sta dietro al nostro muro, fa capolino dalla finestra, spia dalle grate.
10 עָנָה דֹודִי וְאָמַר לִי קוּמִי לָךְ רַעְיָתִי יָפָתִי וּלְכִי־לָךְ10 Ecco il mio diletto mi parla: — Alzati, affrettati, o mia diletta, o mia colomba, o mia bella, e vieni.
11 כִּי־הִנֵּה [הַסְּתָו כ] (הַסְּתָיו ק) עָבָר הַגֶּשֶׁם חָלַף הָלַךְ לֹו11 Chè l'inverno è già passato, la pioggia è cessata, è andata;
12 הַנִּצָּנִים נִרְאוּ בָאָרֶץ עֵת הַזָּמִיר הִגִּיעַ וְקֹול הַתֹּור נִשְׁמַע בְּאַרְצֵנוּ12 I fiori sono apparsi sulla nostra terra, il tempo di potare è venuto; s'è sentito nelle nostre campagne il tubar della tortorella;
13 הַתְּאֵנָה חָנְטָה פַגֶּיהָ וְהַגְּפָנִים ׀ סְמָדַר נָתְנוּ רֵיחַ קוּמִי [לְכִי כ] (לָךְ ק) רַעְיָתִי יָפָתִי וּלְכִי־לָךְ׃ ס13 Il fico ha messi fuori i suoi frutti primaticci; le vigne in fiore mandano il loro profumo. Sorgi, o mia amica, o mia bella, e vieni.
14 יֹונָתִי בְּחַגְוֵי הַסֶּלַע בְּסֵתֶר הַמַּדְרֵגָה הַרְאִינִי אֶת־מַרְאַיִךְ הַשְׁמִיעִינִי אֶת־קֹולֵךְ כִּי־קֹולֵךְ עָרֵב וּמַרְאֵיךְ נָאוֶה׃ ס14 O mia colomba (che stai) nelle fessure delle rocce, nel nascondiglio delle muricce, mostrami il tuo viso, fammi sentir la tua voce, che la tua voce è soave, il tuo viso è leggiadro.
15 אֶחֱזוּ־לָנוּ שׁוּעָלִים שׁוּעָלִים קְטַנִּים מְחַבְּלִים כְּרָמִים וּכְרָמֵינוּ סְמָדַר15 Acchiappateci le piccole volpi che guastan le vigne, chè la nostra vigna è in fiore. —
16 דֹּודִי לִי וַאֲנִי לֹו הָרֹעֶה בַּשֹּׁושַׁנִּים16 Il mio diletto è mio ed io son di lui, che si pasce tra i gigli.
17 עַד שֶׁיָּפוּחַ הַיֹּום וְנָסוּ הַצְּלָלִים סֹב דְּמֵה־לְךָ דֹודִי לִצְבִי אֹו לְעֹפֶר הָאַיָּלִים עַל־הָרֵי בָתֶר׃ ס17 Avanti che raffreschi il giorno e si allunghino le ombre, ritorna, e sii simile, o mio diletto, al capriolo e al cerbiatto sui monti di Beter.