Scrutatio

Martedi, 21 maggio 2024 - Santi Martiri Messicani (Cristoforo Magallanes Jara e 24 compagni) ( Letture di oggi)

Seconda lettera ai Corinzi 10


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LA SACRA BIBBIABIBBIA CEI 2008
1 Sono io, Paolo, che vi esorto con la dolcezza e la mansuetudine di Cristo, io che in presenza sarei umile, ma di lontano prepotente con voi.1 Ora io stesso, Paolo, vi esorto per la dolcezza e la mansuetudine di Cristo, io che, di presenza, sarei con voi debole ma che, da lontano, sono audace verso di voi:
2 Vi prego che non avvenga di dovervi mostrare di presenza quella forza che ritengo di dover adoperare contro alcuni che ci giudicano come se ci comportassimo secondo la carne.2 vi supplico di non costringermi, quando sarò tra voi, ad agire con quell’energia che ritengo di dover adoperare contro alcuni, i quali pensano che noi ci comportiamo secondo criteri umani.
3 Giacché se viviamo nella carne, non combattiamo secondo la carne.3 In realtà, noi viviamo nella carne, ma non combattiamo secondo criteri umani. Infatti le armi della nostra battaglia non sono carnali,
4 Non sono carnali le armi della nostra battaglia, ma hanno da Dio la potenza di debellare le fortezze, distruggendo i ragionamenti4 ma hanno da Dio la potenza di abbattere le fortezze,
5 e ogni altezza orgogliosa che si leva contro la conoscenza di Dio, e rendendo ogni intelligenza prigioniera nell'obbedienza a Cristo.5 distruggendo i ragionamenti e ogni arroganza che si leva contro la conoscenza di Dio, e sottomettendo ogni intelligenza all’obbedienza di Cristo.
6 Siamo pronti a punire qualsiasi disobbedienza, non appena la vostra obbedienza sia perfetta.6 Perciò siamo pronti a punire qualsiasi disobbedienza, non appena la vostra obbedienza sarà perfetta.
7 Guardate le cose in faccia: se alcuno ha la persuasione di appartenere a Cristo, si ricordi che se lui è di Cristo lo siamo anche noi;7 Guardate bene le cose in faccia: se qualcuno ha in se stesso la persuasione di appartenere a Cristo, si ricordi che, se lui è di Cristo, lo siamo anche noi.
8 ché se anche mi vantassi di più del nostro potere, che il Signore ci ha dato per vostra edificazione e non per vostra rovina, non avrei proprio da arrossirne.8 In realtà, anche se mi vantassi di più a causa della nostra autorità, che il Signore ci ha dato per vostra edificazione e non per vostra rovina, non avrò da vergognarmene.
9 Dico questo per non sembrare di volervi spaventare con le lettere!9 Non sembri che io voglia spaventarvi con le lettere!
10 Perché "le lettere -- si dice -- sono dure e forti, ma la sua presenza fisica è debole e la parola dimessa".10 Perché «le lettere – si dice – sono dure e forti, ma la sua presenza fisica è debole e la parola dimessa».
11 Sappia costui che quali siamo a parole per lettera, assenti, tali anche saremo a fatti, di presenza.11 Questo tale rifletta però che quali noi siamo a parole, per lettera, assenti, tali saremo anche con i fatti, di presenza.
12 Certo noi non abbiamo l'audacia di eguagliarci o paragonarci a nessuno di quelli che si raccomandano da sé; ma mentre si misurano da sé e si paragonano con se stessi, vanno fuori di senno.12 Certo, noi non abbiamo l’audacia di uguagliarci o paragonarci ad alcuni di quelli che si raccomandano da sé, ma, mentre si misurano su se stessi e si paragonano con se stessi, mancano di intelligenza.
13 Noi invece non ci gloriamo oltre misura, ma secondo la norma della misura che Dio ci ha assegnato, facendoci arrivare fino a voi;13 Noi invece non ci vanteremo oltre misura, ma secondo la misura della norma che Dio ci ha assegnato, quella di arrivare anche fino a voi.
14 né ci innalziamo in maniera indebita, come sarebbe se non fossimo arrivati fino a voi, mentre fino a voi siamo giunti col vangelo di Cristo.14 Non ci arroghiamo un’autorità indebita, come se non fossimo arrivati fino a voi, perché anche a voi siamo giunti col vangelo di Cristo.
15 Né ci vantiamo indebitamente di fatiche altrui, ma nutriamo la speranza, col crescere della fede in voi, di venire ingranditi ulteriormente nella nostra misura,15 Né ci vantiamo indebitamente di fatiche altrui, ma abbiamo la speranza, col crescere della vostra fede, di crescere ancor più nella vostra considerazione, secondo la nostra misura,
16 e di poter annunziare il vangelo a quelli che stanno al di là di voi, senza vantarci, di cose già fatte in campo altrui.16 per evangelizzare le regioni più lontane della vostra, senza vantarci, alla maniera degli altri, delle cose già fatte da altri.
17 Chi si gloria, si glori nel Signore;17 Perciò chi si vanta, si vanti nel Signore;
18 perché non colui che si raccomanda da sé viene approvato, ma colui che il Signore raccomanda.18 infatti non colui che si raccomanda da sé viene approvato, ma colui che il Signore raccomanda.