Scrutatio

Domenica, 2 giugno 2024 - Santi Marcellino e Pietro ( Letture di oggi)

Atti degli Apostoli 7


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LA SACRA BIBBIABIBBIA VOLGARE
1 Allora il sommo sacerdote domandò: "Le cose stanno davvero così?".1 E lo principe de' sacerdoti lo domandò e disse: or son vere queste cose, (che questi dicono)?
2 Ma egli rispose: "Fratelli e padri, ascoltate. Il Dio della gloria apparve al nostro padre Abramo, mentre era in Mesopotamia, prima che abitasse in Carran,2 Allora (Santo Stefano rispose per scusarsi e per mostrare la falsità loro, cioè de' testimonii, e) disse fratelli miei, uditemi; (io dissi e dico ancora che) i glorioso nostro Signore Dio apparve (an'icamente) al nostro padre Abraam, quando era in Mesopotamia, inanzi ch' egli venisse ad abitare in Caran.
3 e gli disse: "Esci dalla tua terra, lascia la tua parentela e va' nella regione che io ti mostrerò".3 E disseli: esci fuori della terra tua e del parentato tuo, e vieni abitare in quella terra che io ti mostrarò.
4 Allora uscì dalla terra dei Caldei e pose dimora in Carran. Di là, dopo la morte di suo padre, Dio lo trasferì in questa regione nella quale ora voi abitate.4 Allora Abraam si partì di Caldea, e venne ad abitare in Caran; ma poi che fu morto il suo padre (Tare, Dio) il fece venire (in queste contrade, e) in questa terra in la quale voi abitate.
5 E qui non gli diede in eredità neppure lo spazio da posarvi un piede, ma promise di darla in possesso a lui, alla sua discendenza dopo di lui, benché non avesse figli.5 E non gli diede pur uno passo di terra per eredità; ma impromiseli di darla in possessione [a lui, e] al seme suo dopo lui, non avendo egli ancora figliuolo.
6 Parlò dunque Dio così: "La sua discendenza dovrà soggiornare in terra straniera e la ridurranno in servitù e la maltratteranno per quattrocento anni.6 E disseli, che il seme suo (cioè li figliuoli) sarebbe pellegrino in terra straniera, e sarebbeno soggetti in servitù, e male li trattarebbero per spazio di CCCC anni.
7 Ma il popolo di cui essi saranno schiavi io lo giudicherò, disse il Signore, e dopo queste vicende usciranno e mi daranno culto in questo luogo".7 Ma poi disse che farebbe vendetta di quella gente, alla quale dovevano servire (ed essere da loro afflitti); e poi uscirebbeno (di quella terra e di quella servitù con molta ricchezza) e servirebbeno pur a lui in questo luogo.
8 Poi gli diede il patto della circoncisione, e così egli generò Isacco e lo circoncise l'ottavo giorno, e Isacco generò Giacobbe, e Giacobbe i dodici patriarchi.8 E dietteli poi il testamento della circoncisione; e generò Isaac, e circonciselo l'ottavo dì; e così poi Isaac generò Iacob; e Iacob, li XII patriarchi (suoi fratelli).
9 I patriarchi per invidia vendettero Giuseppe, che fu condotto in Egitto. Ma Dio era con lui9 E li patriarchi, invidiando Iosef, il venderono in Egitto; ma Dio fu con lui.
10 e lo trasse fuori da tutte le sue tribolazioni e gli diede grazia e sapienza di fronte al faraone, re di Egitto, che lo costituì governatore dell'Egitto e di tutta la sua casa.10 E liberollo di tutte le sue tribulazioni, e dielli sapienza e grazia nel conspetto di Faraone, re d' Egitto, e sopra tutta la sua casa.
11 Sopraggiunse poi una carestia su tutto l'Egitto e su Canaan. La penuria era grande e i nostri padri non trovavano nutrimento.11 E venendo poi la fame (e la carestia grande) per tutte le contrade d' Egitto e di Canaan, non trovavano li nostri padri che mangiare (nè di che vivere).
12 Allora Giacobbe, avendo saputo che in Egitto c'era del grano, vi mandò una prima volta i nostri padri.12 E udendo Iacob, che in Egitto si vendeva del grano, mandò li figliuoli a comprarne due volte.
13 E la seconda volta Giuseppe si fece riconoscere dai suoi fratelli e il faraone conobbe di che stirpe era Giuseppe.13 Ma nella seconda volta Iosef ( ch' era quivi signore) si fece conoscere alli fratelli; per questo modo fu manifesta la generazione di Iosef a Faraone.
14 Allora Giuseppe mandò a chiamare suo padre Giacobbe e tutta la famiglia, in tutto settantacinque persone.14 E Iosef mandò per Iacob suo padre, e per tutto il parentado suo, che furono per numero LXXV persone.
15 E Giacobbe discese in Egitto, dove morì lui e i nostri padri.15 E quivi discese Iacob, e morì esso e li nostri padri.
16 Essi furono trasferiti a Sichem e deposti nel sepolcro che Abramo aveva comprato a prezzo d'argento dai figli di Emor, in Sichem.16 Pognamo che fussero poi translati in Sichem, e posti nel sepolcro, il quale comperò Abraam per prezzo d'argento dalli figliuoli di Emor figliuolo di Sichem.
17 Avvicinandosi il tempo della promessa che Dio aveva fatto solennemente ad Abramo, il popolo si accrebbe e si moltiplicò in Egitto,17 Ma approssimandosi il tempo il quale Dio aveva promesso ad Abraam, crebbe il popolo d' Israel nell' Egitto, e moltiplicò molto.
18 finché sorse in Egitto un altro re che non conosceva Giuseppe.18 E succedendo (dopo molto tempo) un altro re in Egitto, il quale non sapea chi si fosse Iosef,
19 Costui, usando astuzia e malizia verso la nostra stirpe, oppresse i padri e li costrinse a esporre i loro bambini, perché non sopravvivessero.19 studiossi (d' opprimere e) d'affliggere li nostri antichi (e la nostra gente), e comandò che uccidessero tutti li fanciulli che nascessono.
20 In quel tempo nacque Mosè, e fu gradito a Dio. Egli fu nutrito per tre mesi nella casa di suo padre20 E in quello tempo nacque Moisè, e fu accetto a Dio; e fu nutricato (secretamente) per spazio di tre mesi nella casa del suo padre.
21 e, quando fu esposto, la figlia del faraone lo raccolse e lo nutrì come suo figlio.21 E poi (che non si potè più celare) fu gittato al fiume; e la figliuola di Faraone lo trovò, e fecelo nutricare, e adottosselo per figliuolo.
22 Mosè fu educato secondo la sapienza degli Egiziani ed era potente in parole e in opere.22 E fecelo ammaestrare della scienza (della lingua) dello Egitto, sì che diventò potente (e famoso) in favellare e in opere.
23 Quando giunse all'età di quarant'anni, sentì il desiderio di visitare i suoi fratelli, i figli di Israele.23 E pervenuto che fu a età di quaranta anni, venneli in cuore di visitare i suoi fratelli (giudei) figliuoli d'Israel.
24 E vedendo un tale che veniva maltrattato, lo difese e fece vendetta dell'oppresso uccidendo l'egiziano.24 E (in quelle contrade dove elli abitavano andò, e) trovò che uno giudeo riceveva ingiuria da uno d'Egitto; onde (acceso di grande zelo) uccise quello di Egitto.
25 Egli pensava che i suoi fratelli avrebbero capito che Dio per suo mezzo intendeva dare ad essi salvezza. Ma essi non compresero.25 E per questo credeite dare a intendere alli suoi fratelli (giudei), che Dio per lui li salvarebbe (e liberarebbe di quella servitù); ma elli ciò non intesero.
26 Il giorno seguente comparve in mezzo a loro mentre litigavano e cercava di riconciliarli e di rappacificarli dicendo: "Uomini, siete fratelli: perché vi fate torto l'un l'altro?".26 E il seguente dì, trovando due giudei accapigliati insieme, procurava di riducerli in pace, e diceva loro pensate che siete fratelli; perchè adunque (vi offendete insieme, e) nocete l' uno all' altro?
27 Ma colui che stava facendo torto al suo prossimo lo respinse dicendo: "Chi ti ha posto capo e giudice su di noi?27 Allora quello, che faceva ingiuria all' altro, rispose minacciandolo, e disse: or chi t' ha fatto principe e giudice sopra di noi?
28 Vuoi forse uccidermi, come hai ucciso ieri l'egiziano?".28 Voimi tu uccidere, come uccidesti ieri quello d'Egitto?
29 A queste parole Mosè fuggì e andò ad abitare in Madian, dove ebbe due figli.29 La quale parola udendo, Moisè (temette molto, vedendosi pubblicato; e) fuggì nelle contrade di Madiam, e quivi, fatto forestiero, (prese mogliere, e) generò due figliuoli.
30 Quarant'anni dopo gli apparve nel deserto del monte Sinai un angelo tra le fiamme d'un roveto ardente.30 E stato che fu in quelle contrade anni XL, gli apparve Dio nel deserto del monte Sina in fiamma di fuoco nel rubo.
31 A quella visione Mosè rimase stupito, e mentre si avvicinava per vedere meglio, si udì una voce del Signore:31 E vedendolo egli (ardere e non consumare) maravigliavasi molto; e accostandosi per vedere meglio, udì una voce (uscire di quello rubo) che (ardeva, e) disse:
32 "Io sono il Dio dei tuoi padri, il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe". Tutto tremante Mosè non osava alzare lo sguardo.32 Io sono il Dio de' vostri padri, Dio di Abraam, Dio di Isaac e Dio di Iacob. Onde Moisè, molto stupefatto, non s' ardi d' accostarsi.
33 Ma il Signore gli disse: "Lèvati i calzari dai piedi, perché il luogo in cui stai è terra santa.33 Allora li disse Dio (in quella voce): sciogli li calzamenti delli tuoi piedi, perciò che il luogo nel quale tu stai è terra santa.
34 Ho visto i maltrattamenti subiti dal mio popolo in Egitto, ho udito i loro gemiti e sono disceso per liberarli; e ora vieni, ché io voglio mandarti in Egitto".34 (Sappi che io) ho veduto l' afflizione del popolo mio il quale è in Egitto, e ho udito il loro pianto, e sono sceso per liberarli; vieni adunque, che io ti voglio mandare in Egitto.
35 Proprio quel Mosè, che essi avevano rinnegato dicendo: "Chi ti ha costituito capo e giudice?", proprio lui Dio lo mandò come capo e salvatore, per mezzo dell'angelo che gli era apparso nel roveto.35 Questo Moisè, il quale (quelli giudei, come detto è di sopra) reprobarono dicendo: or chi ? ha fatto giudice sopra di noi? Dio il fece principe e redentore del suo popolo, e apparveli nel rubo (nel deserto, come detto è).
36 Egli li fece uscire, operando prodigi e miracoli nella terra d'Egitto, nel Mar Rosso e nel deserto, per quarant'anni.36 E trasse il popolo suo (d' Egitto, della servitù di Faraone), facendo segni e (molte) maraviglie nell'Egitto, e nel mare rosso, e nel deserto per spazio di XL anni.
37 Egli è quel Mosè che disse ai figli d'Israele: "Un profeta vi susciterà il Signore di tra i vostri figli, come me".37 Questo è quello Moisè, il quale (come detto è di sopra) disse alli figliuoli d' Israel: Dio vi mandarà uno profeta de' vostri fratelli; udirete lui, come fate me.
38 Egli è colui che nell'assemblea del deserto fu intermediario fra l'angelo che gli parlava sul monte Sinai e i nostri padri. Egli ricevette le parole di vita per darle a noi.38 Questi fu..... nella solitudine con l'angelo, il quale gli apparve nel monte Sina, e ricevette le parole della vita (cioè la legge santa), e diella (e predicolla) al popolo da parte di Dio.
39 Ma a lui non vollero ubbidire i nostri padri, anzi lo respinsero e rivolsero i loro cuori verso l'Egitto,39 Ma non gli volseno obbedire li nostri padri; anzi lo reprovarono, e di cuore (si rivolsero contra a lui, e) tornorono in Egitto (col desiderio),
40 dicendo ad Aronne: "Facci degli dèi che camminino davanti a noi: infatti a quel Mosè che ci ha condotto fuori della terra di Egitto non sappiamo che cosa sia accaduto".40 dicendo ad Aaron: fa a noi li dii li quali ci vadano inanzi; però che non sappiamo che si sia di questo Moisè il quale ci trasse d'Egitto.
41 E si fecero un vitello in quei giorni, e offrirono un sacrificio a quest'idolo e si rallegravano per l'opera delle loro mani.41 E così feciono uno vitello (d' oro conflatile) al quale feciono sacrificio, e ballaronli e inginocchiaronsi inanzi.
42 Allora Dio li abbandonò e lasciò che si dedicassero ai culti astrali, come è scritto nel libro dei profeti: Mi avete forse offerto vittime e sacrifici per quarant'anni nel deserto, casa d'Israele?42 Onde Dio (turbato) li lasciò accecare del cuore, sì che servirono (e feciono sacrificio agli idoli e) alla milizia del cielo (cioè al sole e alla luna e alle stelle), come di ciò parla Dio, e lamentasi per la bocca di diversi profeti, dicendo: avetemi voi offerte vittime e ostie, quaranta anni nel deserto, o casa d' Israel?
43 Avete piuttosto portato a spalle la tenda di Moloch e la stella del dio Refàn, simulacri che vi siete fatti per adorarli. Perciò io vi deporterò al di là di Babilonia.43 E avete fatto il tabernacolo di Moloc, e la stella del vostro Dio Remfain; .... e (per questo peccato massimamente dice che Dio li traslatò in Babilonia, (cioè permise che fussono menati pregioni in servitudine del re di Babilonia).
44 I nostri padri nel deserto avevano la tenda della testimonianza, come aveva disposto colui che aveva detto a Mosè di farla secondo il modello che aveva visto.44 (E sapete che) Dio fece fare a Moisè lo tabernacolo del testimonio nel deserto con li nostri padri, e disseli che il facesse secondo la forma la quale gli aveva monstrata, (quando stette in contemplazione in sul monte Sina a ricevere la legge).
45 Questa tenda così ricevuta i nostri padri la introdussero con Giosuè nel territorio occupato dai pagani che Dio cacciò davanti ai nostri padri: così rimase fino ai giorni di Davide.45 E poi li nostri (antichi) padri (li quali dopo succedettero) lo recarono in queste contrade nelle quali abitavano genti pagane, le quali Dio (esterminò e) cacciò dalla faccia loro, (e durò) insino alli tempi di David.
46 Egli trovò grazia presso Dio e chiese di poter trovare un'abitazione per il Dio di Giacobbe.46 Il quale trovò grazia appo Iddio, e domandò di trovare il tabernacolo a Dio di Iacob.
47 Ma fu Salomone che gli costruì una casa.47 E poi Salomone (suo figliuolo) edificò a Dio il tempio.
48 Ma l'Altissimo non abita in edifici eretti da mano d'uomo, come dice il profeta:48 Non che Dio (eccelso) abiti in luogo fatto con mano, come elli mostra per il profeta, quando dice:
49 Il cielo è il mio trono e la terra sgabello dei miei piedi. Quale casa potrete mai edificarmi, dice il Signore, o quale sarà il luogo del mio riposo?49 il cielo è mia sedia, e la terra è scabello delli miei piedi. Che casa adunque a me edificarete? O che luogo mi farete per riposare? dice Iddio.
50 Non fu forse la mia mano che ha fatto tutte queste cose?50 Or non ha fatto la mia mano tutte queste cose?
51 Testardi e incirconcisi di cuore e d'orecchi, voi sempre resistete allo Spirito Santo: come i vostri padri così anche voi.51 (E poi che per lo predetto modo Stefano s' ebbe scusato, e mostrato ch' egli aveva reverenza a Dio e a Moisè e al tabernacolo e al tempio, sì che concludeva che li testimonii erano falsi, sì gli cominciò a riprendere per grande zelo, e disse:) o uomini di dura cervice, con cuore e orecchi non circoncisi (e immondi), voi sempre avete contrastato al Spirito Santo, come feciono ancora li vostri (antichi) padri.
52 Qual è quel profeta che i vostri padri non hanno perseguitato? Hanno ucciso quelli che annunciavano la venuta del Giusto, di cui ora voi siete stati traditori e assassini,52 Quale profeta campò, che li vostri padri non perseguitasseno? (Anzi sappiate ch' ) elli uccisono quelli li quali profetavano dell' avvenimento di Cristo, il quale voi traditori e omicidiali uccideste.
53 voi che avete ricevuto la legge per ministero di angeli e non l'avete osservata!".53 E così (prima) receveste la legge in disposizione delli angeli, e non la voleste osservare.
54 Ascoltando queste cose si rodevano il fegato dalla rabbia e digrignavano i denti contro di lui.54 Le quali parole quelli udendo, tutti si rodeano di cuore, e stridevano colli denti in contra di lui.
55 Ma egli, pieno di Spirito Santo, guardando fisso verso il cielo vide la gloria di Dio e Gesù che stava in piedi alla destra di Dio,55 Ed essendo (Stefano) pieno di Spirito Santo, (intendendo e) risguardando in cielo, vide la gloria di Dio, e Iesù stare dalla sua mano diritta; e (per grande fervore incominciò a gridare, e) disse: ecco che io veggo li cieli aperti, e il Figliuolo dell' uomo (cioè Cristo) stare alla mano diritta (della virtù) di Dio.
56 e disse: "Ecco, vedo i cieli aperti e il Figlio dell'uomo che sta in piedi alla destra di Dio".56 La quale parola li giudei udendo, (e riputandola blasfemia), sì gridarono contra a lui, e turaronsi le orecchie, e con impeto li corsono addosso (con le pietre).
57 Allora gridando a gran voce si turarono le orecchie e si scagliarono tutti insieme contro di lui, e trattolo fuori della città lo lapidavano.57 E cacciandolo fuori della città, sì lo lapidavano; e li (predetti falsi) testimonii poseno le loro vestimenta a piedi d'uno giovene che avea nome Saulo.
58 I testimoni deposero le loro vesti ai piedi di un giovane chiamato Saulo.58 E lapidavano Stefano, chiamante e dicente: Signore (mio) Iesù, ricevi il spirito mio.
59 E lapidavano Stefano che pregava e diceva: "Signore Gesù, accogli il mio spirito".59 E inginocchiandosi, gridò (e orò) con grande voce, e disse: pregoti, Signore, che tu non reputi loro questa mia morte a peccato, (però che non sanno quello che si fanno). E dette queste parole, rendette i spirito a Dio. E Saulo (come detto è, guardava le vestimenta delli lapidatori, ed) era consenziente a questa morte.
60 Messosi in ginocchio, gridò a gran voce: "Signore, non imputare loro questo peccato". E detto questo si addormentò.