Scrutatio

Giovedi, 9 maggio 2024 - Beata Maria Teresa di Gesù (Carolina Gerhardinger) ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Matteo 25


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LA SACRA BIBBIABIBBIA MARTINI
1 "Allora il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo.1 Allora sarà simile il regno de' cieli a dieci vergini, le quali avendo prese le loro lampane, andarono in contro allo sposo, e alla sposa.
2 Ora, cinque di esse erano stolte e cinque prudenti.2 Ma cinque di esse erano stolte, e cinque prudenti.
3 Infatti le stolte, quando presero le lampade, non pensarono di prendere con sé l'olio;3 Or le cinque stolte, prese avendo le loro lampane, non portaron seco dell'olio:
4 mentre le prudenti, insieme alle lampade, presero anche dell'olio nei vasi.4 Le prudenti poi insieme colle lampane presero dell'olio ne' vasi loro.
5 Poiché lo sposo tardava a venire, tutte, vinte dal sonno, si addormentarono.5 E tardando lo sposo, assonnarono tutte, e si addormentarono.
6 Ma a mezzanotte si levò un grido: "Ecco lo sposo, andategli incontro!".6 E a mezzanotte levossi un grido: Ecco lo sposo viene, andategli incontro.
7 Allora tutte quelle vergini si destarono e misero in ordine le loro lampade.7 Allora si alzarono tutte quelle vergini, e misero in ordine le loro lampane.
8 E le stolte dissero alle prudenti: "Dateci del vostro olio, poiché le nostre lampade si spengono".8 Ma le stolte dissero alle prudenti: Dateci del vostro olio, perché le nostre lampane si spengono.
9 Le prudenti risposero: "No, che non abbia a mancare per noi e per voi; andate piuttosto a comprarvelo dai venditori".9 Risposero le prudenti, e dissero: Perché non ne manchi a voi, e a noi, andate piuttosto da chi ne vende, e compratevene.
10 Ora mentre quelle andavano a comprare l'olio, giunse lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui nella sala del banchetto, e la porta si chiuse.10 Ma in quello, che andavano a comperarne, arrivò lo sposo; e quelle, che erano preparate, entraron con lui alle nozze, e fu chiusa la porta.
11 Più tardi arrivarono anche le altre vergini, le quali dicevano: "Signore, Signore, aprici!".11 All'ultimo vennero anche le altre vergini, dicendo: Signore, Signore, aprici.
12 Ma egli rispose: "In verità vi dico: non vi conosco!".12 Ma egli rispose, e disse: In verità, vi dico, non so, chi siate.
13 Vigilate, dunque, poiché non sapete né il giorno né l'ora".13 Vegliate adunque, perché non sapete il giorno, né l'ora.
14 "Allo stesso modo, infatti, un uomo in procinto di partire chiamò i propri servi e affidò loro i suoi beni:14 Imperocché (la cosa è) come quando un uomo partendo per lontan paese, chiamò i suoi servi, e mise il suo nelle loro mani:
15 a uno diede cinque talenti, a un altro due e a un altro uno: a ciascuno secondo le proprie capacità; poi partì. Senza perdere tempo,15 E dette all'uno cinque talenti, e all'altro due, e uno ad un altro, a ognuno a proporzione della sua capacità, e immediatamente si partì.
16 quello che aveva ricevuto cinque talenti andò a trafficarli e ne guadagnò altri cinque.16 Andò adunque quegli, che aveva ricevuti cinque talenti, e li trafficò, e ne guadagnò altri cinque.
17 Allo stesso modo quello che aveva ricevuto due talenti ne guadagnò anch'egli altri due.17 Medesimamente colui, che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due.
18 Ma quello che ne aveva ricevuto uno solo andò a scavare nella terra una fossa e vi nascose il denaro del suo padrone.18 Ma colui, che ne aveva ricevuto uno, andò, e fece una buca nella terra, e nascose il danaro del suo padrone.
19 Dopo molto tempo viene il padrone di quei servi e li chiama al rendiconto.19 Dopo lungo spazio di tempo ritornò il padrone di que' servi, e chiamogli ai conti.
20 Si presentò quello che aveva ricevuto cinque talenti e ne portò altri cinque dicendo: "Signore, mi desti cinque talenti. Ecco, ne ho guadagnati altri cinque".20 E venuto colui, che avea ricevuto cinque talenti, gliene presentò altri cinque, dicendo: Signore, tu mi hai dato cinque talenti, eccone cinque di più, che ho guadagnati.
21 Gli disse il padrone: "Bene, servo buono e fedele; sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto: entra nel gaudio del tuo signore".21 Gli rispose il padrone: Bene sta, servo buono, e fedele, perché nel poco se' stato fedele, ti farò padrone del molto: entra nel gaudio del tuo signore.
22 Si presentò poi quello dei due talenti e disse: "Signore, mi desti due talenti. Ecco, ne ho guadagnati altri due".22 Si presentò poi anche l'altro, che avea ricevuto i due talenti e disse: Signore, tu mi desti due talenti, ecco che io ne ho guadagnati due altri.
23 Gli disse il padrone: "Bene, servo buono e fedele; sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto: entra nel gaudio del tuo signore".23 Dissegli il padrone: Bene sta, servo buono, e fedele, perché se' stato fedele nel poco, ti farò padrone del molto: entra nel gaudio del tuo signore.
24 Infine si presentò anche quello che aveva ricevuto un solo talento e disse: "Signore, sapevo che tu sei un uomo severo, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso;24 Presentatosi poi anche colui, che aveva ricevuto un talento, disse: Signore, so, che sei uomo austero: che mieti, dove non hai seminato, e raccogli, dove non hai sparso nulla:
25 per questo ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra. Ecco, prendi ciò che è tuo".25 E timoroso andai a nascondere il tuo talento sotto terra: Eccoti il tuo.
26 Il padrone gli rispose: "Servo malvagio e infingardo, sapevi che io mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso;26 Ma il padrone rispose, e dissegli: Servo malvagio, e infingardo, tu sapevi, che io mieto, dove non ho seminato, e ricolgo, dove non ho sparso.
27 per questo avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri, in modo che, al mio ritorno, avrei potuto ritirare il mio con l'interesse.27 Dovevi adunque dare il mio denaro ai banchieri, e al mio ritorno avrei ritirato il mio con l'interesse.
28 Perciò toglietegli il talento e datelo a quello che ne ha dieci.28 Toglietegli adunque il talento, che ha e datelo a colui, che ha dieci talenti.
29 Infatti a chi ha sarà dato e sarà nell'abbondanza. Ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha.29 Imperocché a chi ha, sarà dato, e troverassi nell'abbondanza: ma a chi non ha, sarà tolto anche quello, che sembra avere.
30 E il servo infingardo, gettatelo nelle tenebre esteriori; là sarà pianto e stridore di denti".30 E il servo inutile gittatelo nelle tenebre esteriori: ivi sarà pianto, e stri dore di denti.
31 "Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua maestà, accompagnato da tutti i suoi angeli, allora si siederà sul suo trono di gloria31 Quando poi verrà il Figliuolo dell'uomo nella sua maestà, e con lui tutti gli Angeli, allora sederà sopra il trono della sua maestà:
32 e davanti a lui saranno condotte tutte le genti; egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri,32 E si raduneranno dinanzi a lui tutte le nazioni, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecorelle dai capretti:
33 e metterà le pecore alla sua destra, i capri invece alla sua sinistra.33 E metterà le pecorelle alla sua destra, e i capretti alla sinistra.
34 Allora il Re dirà a quelli che stanno alla sua destra: "Venite, benedetti dal Padre mio, prendete possesso del regno preparato per voi sin dall'origine del mondo.34 Allora il Re dirà a quelli, che saranno alla sua destra: Venite, bene detti dal Padre mio, prendete possesso del regno preparato a voi sin dalla fondazione del mondo.
35 Poiché: ebbi fame e mi deste da mangiare, ebbi sete e mi deste da bere, ero pellegrino e mi ospitaste,35 Imperocché ebbi fame, e mi deste da mangiare: ebbi sete, e mi deste da bere: fui pellegrino, e mi ricettaste:
36 nudo e mi copriste, infermo e mi visitaste, ero in carcere e veniste a trovarmi".36 Ignudo, e mi rivestiste: ammalato e mi visitaste: carcerato, e veniste da me.
37 Allora i giusti diranno: "Signore, quando ti vedemmo affamato e ti demmo da mangiare, assetato e ti demmo da bere?37 Allora gli risponderanno i giusti: Signore, quando mai ti abbiamo veduta affamato, e ti abbiam dato da mangiare: assetato, e ti demmo da bere?
38 Quando ti vedemmo pellegrino e ti ospitammo, nudo e ti coprimmo?38 Quando ti abbiamo veduto pellegrino, e ti abbiamo ricettato: ignudo, e ti abbiam rivestito?
39 Quando ti vedemmo infermo o in carcere e venimmo a trovarti?".39 Ovvero quando ti abbiam veduto ammalato, o carcerato, e venimmo a visitarti?
40 E il Re risponderà loro: "In verità vi dico: tutto quello che avete fatto a uno dei più piccoli di questi miei fratelli, l'avete fatto a me".40 E il re risponderà, e dirà loro: In verità vi dico: Ogni volta che avete fatto qualche cosa per uno de' più piccoli di questi miei fratelli, l'avete fatta a me.
41 Quindi dirà a quelli che stanno alla sinistra: "Andate via da me, o maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e i suoi seguaci.41 Allora dirà anche a coloro, che saranno alla sinistra: Via da me, maladetti, al fuoco eterno, che fu preparato pel Diavolo, e pe' suoi Angeli.
42 Poiché: ebbi fame e non mi deste da mangiare, ebbi sete e non mi deste da bere,42 Imperocché ebbi fame, e non mi deste da mangiare: ebbi sete, e non mi deste da bere:
43 ero pellegrino e non mi ospitaste, nudo e non mi copriste, infermo e in carcere e non veniste a trovarmi".43 Era pellegrino, e non mi ricettaste, ignudo, e non mi rivestiste: ammalato, e carcerato, e non mi visitaste.
44 Allora risponderanno anche loro dicendo: "Signore, quando ti vedemmo aver fame o sete, essere pellegrino o nudo, infermo o in carcere, e non ti abbiamo servito?".44 Allora gli risponderanno anche questi: Signore, quando mai ti abbiam veduto affamato, o sitibondo, o pellegrino, o ignudo, o ammalato, o carcerato, e non ti abbiamo assistito?
45 Allora risponderà loro dicendo: "In verità vi dico: ciò che non avete fatto a uno di questi più piccoli, non l'avete fatto a me".45 Allora risponderà ad essi con dire: In verità vi dico: Ogni volta che nmi avete ciò fatto per uno di questi piccoli, non lo avete fatto nemmeno a me.
46 E questi se ne andranno al castigo eterno, i giusti invece alla vita eterna".46 E anderanno questi all'eterno supplizio: i giusti poi alla vita eterna.