Scrutatio

Lunedi, 13 maggio 2024 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Geremia 10


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LA SACRA BIBBIAVULGATA
1 Ascoltate la parola che il Signore ha pronunciato per voi, o casa di Israele.1 Audite verbum quod locutus est Dominus super vos, domus Israël.
2 Così dice il Signore: "Non imparate la condotta delle nazioni e dei segni del cielo non spaventatevi, perché di essi hanno paura le nazioni.2 Hæc dicit Dominus :
Juxta vias gentium nolite discere,
et a signis cæli nolite metuere, quæ timent gentes,
3 Sì, la credenza dei popoli è vanità: infatti, è legno che uno taglia dal bosco, prodotto di mano d'artefice per mezzo dell'ascia.3 quia leges populorum vanæ sunt.
Quia lignum de saltu præcidit opus manus artificis in ascia :
4 D'argento e d'oro lo adornano, con chiodi e con martelli lo rafforzano perché non si muova.4 argento et auro decoravit illud :
clavis et malleis compegit, ut non dissolvatur :
5 Essi sono come spauracchio nel cocomeraio: infatti, non parlano! Bisogna portarli perché non camminano. Non abbiate paura di essi: non faranno male, né fare del bene è in loro potere".5 in similitudinem palmæ fabricata sunt,
et non loquentur :
portata tollentur,
quia incedere non valent.
Nolite ergo timere ea,
quia nec male possunt facere, nec bene.
6 Nessuno è simile a te, o Signore! Tu sei grande e grande è il tuo nome, potente.6 Non est similis tui, Domine :
magnus es tu,
et magnum nomen tuum in fortitudine.
7 Chi non ti temerà, o re delle nazioni? Sì, ciò a te è dovuto. Infatti, tra tutti i sapienti delle nazioni e in tutti i loro regni nessuno è simile a te.7 Quis non timebit te, o Rex gentium ?
tuum est enim decus :
inter cunctos sapientes gentium,
et in universis regnis eorum,
nullus est similis tui.
8 Con la stessa cosa essi fanno fuoco e diventano stupidi: la dottrina delle vanità è legno.8 Pariter insipientes et fatui probabuntur :
doctrina vanitatis eorum lignum est.
9 Argento laminato portato da Tarsis e oro da Ofir, prodotto d'artefice e di mani d'orefice, porpora e scarlatto è il loro vestito: tutti essi son lavoro di sapienti.9 Argentum involutum de Tharsis affertur,
et aurum de Ophaz :
opus artificis et manus ærarii.
Hyacinthus et purpura indumentum eorum :
opus artificum universa hæc.
10 Ma il Signore è Dio vero! Egli è Dio vivente e re eterno. Davanti al suo sdegno trema la terra e non sopportano le nazioni la sua collera.10 Dominus autem Deus verus est,
ipse Deus vivens,
et rex sempiternus.
Ab indignatione ejus commovebitur terra,
et non sustinebunt gentes comminationem ejus.
11 Così direte loro: "Gli dèi che i cieli e la terra non hanno fatto, spariranno dalla terra e di sotto il cielo: tutti!".11 Sic ergo dicetis eis :
Dii qui cælos et terram non fecerunt,
pereant de terra et de his quæ sub cælo sunt !
12 Egli ha fatto la terra con la sua potenza, ha stabilito il mondo con la sua sapienza e con la sua intelligenza ha steso i cieli.12 Qui facit terram in fortitudine sua,
præparat orbem in sapientia sua,
et prudentia sua extendit cælos :
13 Quando emette la sua voce è un rumoreggiare d'acque in cielo, fa salire nubi dall'estremità della terra, produce lampi per la pioggia e fa uscire il vento dai suoi ripostigli.13 ad vocem suam dat multitudinem aquarum in cælo,
et elevat nebulas ab extremitatibus terræ :
fulgura in pluviam facit,
et educit ventum de thesauris suis.
14 Si stupisce ogni uomo quando riflette; si vergogna ogni orefice per il suo idolo, perché menzogna è la sua fusione e spirito non c'è in essi.14 Stultus factus est omnis homo a scientia :
confusus est artifex omnis in sculptili,
quoniam falsum est quod conflavit,
et non est spiritus in eis.
15 Essi sono vanità, opera ridicola, nel tempo della loro visita periranno.15 Vana sunt, et opus risu dignum :
in tempore visitationis suæ peribunt.
16 Non è così la porzione di Giacobbe, perché lui plasma ogni cosa e Israele e la tribù della sua eredità: Signore degli eserciti è il suo nome.16 Non est his similis pars Jacob :
qui enim formavit omnia, ipse est,
et Israël virga hæreditatis ejus :
Dominus exercituum nomen illi.
17 Raduna dal paese la tua mercanzia tu che abiti nella fortezza.17 Congrega de terra confusionem tuam,
quæ habitas in obsidione :
18 Così, infatti, dice il Signore: "Eccomi a scagliare lontano gli abitanti del paese, questa volta: farò loro provare angustia, affinché ritrovino se stessi".18 quia hæc dicit Dominus :
Ecce ego longe projiciam habitatores terræ in hac vice,
et tribulabo eos ita ut inveniantur.
19 Guai a me, a causa della mia ferita, incurabile è la mia piaga mentre io dico: "Ebbene, questo è il mio male; lo sopporterò!".19 Væ mihi super contritione mea :
pessima plaga mea.
Ego autem dixi :
Plane hæc infirmitas mea est, et portabo illam.
20 La mia tenda è distrutta e tutti i miei tiranti sono spezzati; i miei figli sono andati via da me e non ci sono più. Non c'è più chi raddrizzi la mia tenda e rialzi i miei teloni.20 Tabernaculum meum vastatum est ;
omnes funiculi mei dirupti sunt :
filii mei exierunt a me, et non subsistunt.
Non est qui extendat ultra tentorium meum,
et erigat pelles meas.
21 Sì! sono istupiditi i pastori, perciò non ricercano il Signore! Per questo non hanno successo, perciò tutto il loro gregge è stato disperso.21 Quia stulte egerunt pastores,
et Dominum non quæsierunt :
propterea non intellexerunt,
et omnis grex eorum dispersus est.
22 Una voce è stata udita: "Ecco, viene un frastuono grande dal paese del nord, per ridurre le città di Giuda a una devastazione, a una tana di sciacalli".22 Vox auditionis ecce venit,
et commotio magna de terra aquilonis :
ut ponat civitates Juda solitudinem,
et habitaculum draconum.
23 Io so, o Signore, che non è in potere dell'uomo la sua via, non è in potere dell'uomo andare e stabilire i propri passi.23 Scio, Domine,
quia non est hominis via ejus,
nec viri est ut ambulet,
et dirigat gressus suos.
24 Correggimi, o Signore, ma secondo giustizia, non secondo il tuo sdegno per non ridurmi al nulla.24 Corripe me, Domine, verumtamen in judicio,
et non in furore tuo, ne forte ad nihilum redigas me.
25 Riversa il tuo furore sulle nazioni che non ti conoscono e sopra le famiglie che non invocano il tuo nome, perché hanno divorato Giacobbe, l'hanno divorato e consumato e il suo pascolo hanno devastato.25 Effunde indignationem tuam super gentes quæ non cognoverunt te,
et super provincias quæ nomen tuum non invocaverunt :
quia comederunt Jacob, et devoraverunt eum,
et consumpserunt illum, et decus ejus dissipaverunt.