Scrutatio

Lunedi, 13 maggio 2024 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Isaia 64


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LA SACRA BIBBIABIBBIA TINTORI
1 come quando il fuoco incendia i rami secchi, come il fuoco fa bollire l'acqua per manifestare il tuo nome ai tuoi nemici: e far tremare al tuo cospetto le nazioni!1 Oh! Se tu aprissi i cieli e scen­dessi! al tuo cospetto si liquefarebbero i monti,
2 Perché tu compi cose terribili che non attendevamo2 si consumerebbero come in una fornace di fuoco, le acque bollirebbero al fuoco, per far conoscere il tuo nome ai tuoi nemici, davanti a te tremerebbero le nazioni.
3 e di cui dall'antichità nessuno ha udito parlare. Orecchio non ha udito né occhio ha visto un Dio, all'infuori di te, che agisca così, in favore di quegli che confida in lui.3 Se farai maraviglie non le potremo sostenere: scendesti e dinanzi a te si disfecero i monti.
4 Tu vai incontro a quanti praticano la giustizia e si ricordano delle tue vie. Ecco, tu ti sei adirato e noi abbiamo peccato, da tempo ci siamo ribellati contro di te.4 Nei secoli nessuno seppe, orecchio non udì, occhio non vide, o Dio, eccetto te, ciò che hai preparato a chi ti aspetta.
5 Tutti noi eravamo come una cosa impura, tutti i nostri atti di giustizia come un panno immondo. Tutti noi avvizzimmo come foglie e le nostre iniquità ci portano via come vento.5 Tu vai incontro a chi pratica con gioia la giustizia, nelle tue vie si ricorderanno di te: ecco tu sei sdegnato, abbiamo peccato: siamo stati sempre nel peccato, ma saremo salvi.
6 Non c'è nessuno che invochi il tuo nome, che sorga per appoggiarsi su di te, poiché hai nascosto a noi la tua faccia, ci hai consegnato in balia delle nostre colpe.6 Siam tutti diventati come un uomo immondo, come panno impuro son le nostre giustizie: siam tutti caduti come foglie, come il vento le nostre iniquità ci han dispersi.
7 Eppure, Signore, tu sei il nostro padre; noi siamo l'argilla, tu colui che ci ha plasmato; noi tutti siamo opera della tua mano.7 Non c'è chi invochi il tuo nome, chi si alzi a rattenerti: ci hai nascosta la tua faccia, ci hai schiacciati sotto il peso delle nostre iniquità.
8 Signore, non adirarti troppo! Non ricordarti per sempre dell'iniquità! Ecco, guarda, tutti noi siamo il tuo popolo.8 Ed ora, o Signore, tu sei il nostro padre, e noi siamo fango: tu ci hai fatti, noi tutti siamo opera delle tue mani.
9 Le tue sante città sono diventate un deserto, Sion è diventata un deserto, Gerusalemme una desolazione.9 Non t'irritare di più, o Signore, non voler più ricordarti delle nostre iniquità: ecco, guarda: noi tutti siamo tuo popolo.
10 Il nostro tempio santo e splendido, nel quale ti lodarono i nostri padri, è diventato preda del fuoco e tutte le nostre cose preziose sono state distrutte.10 La città del tuo santuario è divenuta deserta, Sion è diventata un deserto, Gerusalemme è desolata.
11 Forse tu, Signore, rimarrai insensibile a tutto questo, starai silenzioso e ci umilierai ancora molto?11 La casa della nostra santità e della nostra gloria dove ti cantarono inni i nostri padri è divenuta preda delle fiamme, le nostre cose più care sono andate in rovina.
12 E davanti a tali cose ti conterrai, o Signore? starai in silenzio e ci affliggerai senza misura!