Scrutatio

Lunedi, 20 maggio 2024 - San Bernardino da Siena ( Letture di oggi)

Siracide 31


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LA SACRA BIBBIABIBBIA TINTORI
1 L'insonnia per arricchire consuma la carne, le preoccupazioni connesse tolgono il sonno.1 Le veglie per arricchire consumano le carni, e le sue ansie tolgono il sonno.
2 La preoccupazione dell'insonnia impedisce una buona dormita, pure una grave malattia allontana il sonno.2 I pensieri dell'avvenire turbano i sensi, e come grave malattia tolgono il sonno.
3 Il ricco si affatica per accumulare gli averi, se riposa vuol godersi i piaceri.3 Il ricco faticò per accumulare ricchezze, e nel suo riposo si sazierà dei suoi beni.
4 Il povero si affatica per una vita di stenti, ma se si riposa cade in miseria.4 Il povero lavora per mancanza di sostentamento, e alla fine è privo di tutto.
5 Chi ama l'oro non sarà giusto, chi insegue il denaro vi trova l'inganno.5 Chi ama l'oro non sarà senza peccato, e chi ama la corruzione ne sarà ripieno.
6 Molti son caduti a causa dell'oro, e la perdizione fu davanti a loro.6 Molti sono andati in perdizione a causa dell'oro, e la sua bellezza fu la loro rovina.
7 E' legno d'inciampo per quanti ne sono folli, chi è senza senno vi trova la perdizione.7 Legno d'inciampo è l'oro per quelli che a lui sacrificano: guai a coloro che gli van dietro! Ma per lui periranno tutti gli stolti.
8 Beato il ricco che è trovato senza colpa, che non è andato dietro all'oro;8 Beato il ricco che è trovato senza macchia, che non è andato dietro all'oro, e non ha sperato nel danaro e nei tesori.
9 chi è, perché possiamo lodarlo? Egli ha operato prodigi nel suo popolo.9 Chi è costui e gli daremo lode? Certo ha fatto maraviglie nella sua vita.
10 Chi è rimasto puro in questa prova? Egli merita di essere lodato. Egli poteva trasgredire e non ha trasgredito, fare il male e non l'ha fatto.10 Colui che, provato coll'oro, è trovato perfetto avrà gloria eterna: poteva peccare e non peccò, fare del male e non lo fece;
11 Perciò i suoi beni si accresceranno e l'assemblea proclamerà le sue beneficenze.11 per questo i suoi beni sono resi stabili nel Signore, e le sue elemosine saran celebrate nell'assemblea dei santi.
12 Siedi a una grande tavola? Non spalancare su di essa la tua gola e non dire: "Ci sono molte cose".12 Se tu siedi a tavola splendida, non essere il primo a spalancar la gola verso di essa.
13 Ricòrdati che è un male l'occhio avido: c'è cosa più cattiva nella creazione? Esso piange, perciò, davanti a tutto.13 Non dire: « C'è molta roba sulla tavola! »
14 Dove adocchia un altro, non stendere la mano, non far ressa con lui attorno al piatto.14 Ricordati che è funesto l'occhio cattivo.
15 Impara da te stesso i desideri del prossimo, perciò rifletti in quello che fai.15 Quale cosa tra le create è peggior dell'occhio? Perciò per qualunque cosa inonda la faccia di lacrime, se vede.
16 Mangia da vero uomo quanto ti sta dinanzi, non masticare scrosciando, per non esser disprezzato.16 Non essere il primo a stendere la mano, chè, contaminato dal l'invidia, tu non abbia ad arrossire.
17 Finisci per primo, in segno d'educazione, non esser ingordo, perché fa brutta impressione.17 Non ti urtare cogli altri nel prender le vivande.
18 Se siedi in mezzo a tante persone, non stender la mano prima di loro.18 Giudica le cose che riguardano il prossimo da te stesso.
19 All'uomo ben educato basta il poco, così a letto non sente l'affanno.19 Mangia, come uomo frugale, quello che ti metton davanti, se non vuoi, col mangiar molto, restare antipatico.
20 Il sonno è sano se lo stomaco è misurato, ci si alza presto ben padroni di sé. Malessere, insonnia, nausea e colica accompagnano l'uomo ingordo.20 Sii il primo a cessare, per buona creanza, ma evita l'eccesso, per non disgustare.
21 Se sei costretto a mangiar troppo, àlzati, vomita lontano e ti sentirai meglio.21 E se siedi in mezzo a molti, non stender la mano prima di loro, e non essere il primo a chieder da bere.
22 Ascoltami, o figlio, non mi disprezzare, alla fine troverai vere le mie parole. Sii diligente in tutte le tue opere e la malattia non ti avvicinerà.22 E' piu che sufficiente per un uomo educato un po' di vino; nel dormire non ne avrà disturbi, e non sentirà dolori.
23 Le labbra lodano chi è splendido nei conviti, il vanto della sua munificenza è meritato.23 L'insonnia, la colica, gli strazi sono per l'uomo intemperante.
24 La città mormora di chi è tirchio con gli invitati, del suo difetto si dà precisa testimonianza.24 L'uomo parco ha salubre sonno, dorme fino al mattino, e sta bene in sè.
25 Non mostrare la tua virilità col vino, perché il vino ha rovinato molti.25 Se tu sei stato forzato a mangiare troppo, alzati da tavola e vomita, e ti sentirai meglio, e non attirerai sul tuo corpo malattie.
26 La fornace prova il metallo nella tempera, così il vino prova il cuore in una sfida di arroganti.26 Figlio, dammi retta, non mi disprezzare, ed a ultimo troverai (vere) le mie parole.
27 Il vino, per gli uomini, equivale a vita, ma solo se lo bevi in giusta misura. Che vita è quella di chi è privato del vino? Esso fu creato all'inizio per rallegrare.27 In ogni tua azione sii diligente, e non incapperai in alcun malore.
28 E' gioia del cuore e allegrezza dell'animo il vino bevuto a tempo giusto.28 Chi è splendido nelle vivande è benedetto dalle labbra di molti e la testimonianza resa alla sua generosità è sicura.
29 Amareggia l'animo il bere molto vino, provoca irritazione e caduta.29 Contro chi è tirchio nel pane mormora la città, e la testimonianza resa alla sua spilorceria è vera.
30 L'ubriachezza accresce l'ira dello stolto a suo danno, diminuisce la sua forza e aggiunge ferite.30 I bravi nel bere il vino non li provocare, perchè il vino ne ha fatti morire molti.
31 In un banchetto non rimproverare il vicino, non l'oltraggiare quando è allegro. Non dirgli parole di biasimo, e non affliggerlo chiedendogli quanto ti deve.31 Il fuoco prova il duro ferro, così il vino bevuto fino all'ubriachezza fa conoscere il cuore dei superbi.
32 Rende la vita conveniente agli uomini il vino usato con sobrietà: se ne beverai con moderazione, sarai sobrio.
33 Che vita può avere chi sta senza vino?
34 Chi priva della vita? La morte.
35 Il vino fu creato da principio per la gioia, non per l'ubriachezza.
36 Rallegra l'anima e il cuore il vino bevuto con moderazione.
37 E' salute per l'anima e pel corpo il bere con sobrietà.
38 Il molto vino è causa d'irritazioni, d'ira e di molto rovine.
39 E' amarezza per l'anima il vino bevuto in quantità.
40 L'animosità dell'ubriachezza è una pietra d'inciampo per lo stolto: fa diminuire le forze ed è causa di ferite.
41 In un banchetto dove si beve vino non riprendere il prossimo, e non lo disprezzare nella sua allegria.
42 Non gli dire parole d'ingiuria, e non lo seccare col chiedergli il tuo.