Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Esodo 9


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LA SACRA BIBBIABIBBIA VOLGARE
1 Il Signore disse a Mosè: "Va' dal faraone e digli: "Così ha detto il Signore, Dio degli Ebrei: manda via il mio popolo perché mi serva:1 Disse ancora lo Signore a Moisè: va a Faraone, e favella a lui: queste cose dice lo Signore Iddio delli Ebrei: lascia il popolo mio, acciò ch' egli sacrifichi a me.
2 che, se tu rifiuti di mandarlo via e li trattieni ancora,2 Il quale, se ancora lo rifiuti, e ritieni loro,
3 ecco, la mano del Signore sarà sul bestiame che tu possiedi in campagna, su cavalli, asini, cammelli, sulle mandrie e il gregge: una peste molto pesante.3 ecco sarà la mano mia sopra li campi tuoi; e sopra li cavalli ed asini e camelli tuoi e buoi e pecore, pestilenza molto grave.
4 Il Signore farà una distinzione tra il bestiame che possiede Israele e il bestiame degli Egiziani: niente morirà di quanto appartiene ai figli d'Israele".4 E farà lo Signore cosa molto maravigliosa intra le possessioni d'Israel, e le possessioni degli Egizii, che ad ogni modo niuna cosa perisca di quelle che appartengono alli figliuoli d'Israel.
5 Il Signore fissò il tempo, dicendo: "Domani il Signore farà questo nel paese".5 E ordinoe lo Signore lo tempo dicendo: do mani farà lo Signore questa cosa nella terra.
6 E il Signore fece questo il giorno seguente: tutto il bestiame posseduto dagli Egiziani morì, mentre delle bestie dei figli d'Israele non ne morì una.6 E fece lo Signore questa cosa l'altro dì; e morti sono tutti li animali di quelli d'Egitto, ma degli animali de' figliuoli d'Israel niuno ne peri.
7 Il faraone mandò a vedere: ed ecco, del bestiame d'Israele non era morto neppure un capo. Ma il cuore del faraone si indurì e non mandò via il popolo.7 E mandò Faraone a vedere; nè non era alcuno morto di quelli che possedeano quelli di Israel. Ed ingravato è lo cuore di Faraone, e non lasciò però il popolo andare.
8 Il Signore disse a Mosè e ad Aronne: "Prendete per voi a piene mani della fuliggine di fornace, e Mosè la getti verso il cielo agli occhi del faraone:8 Disse ancora lo Signore a Moisè e ad Aaron: togliete le mani piene della cenere del camino, e spargala nel cielo Moisè innanzi a Faraone.
9 diventerà polvere su tutto il paese d'Egitto, e produrrà sugli uomini e sugli animali delle ulcere con eruzioni di pustole in tutto il paese d'Egitto".9 E sia la polvere in ogni terra d'Egitto: e saranno ancora negli uomini e nelle bestie le ferite e vesciche enfiate in tutta la terra d'Egitto.
10 Presero dunque della fuliggine di fornace, si tennero davanti al faraone: Mosè la gettò verso il cielo e diventò ulcera pustolosa con eruzione su uomini e animali.10 E fatto è che tolsero la cenere del camino; e stettero dinnanzi a Faraone, e sparsela Moisè nel cielo; e fatte sono le ferite delle vesciche enfiate negli uomini e nelle bestie.
11 I maghi non poterono stare davanti al faraone per le ulcere: perché c'erano ulcere sui maghi e su tutti gli Egiziani.11 Nè non poteano li incantatori istare innanzi a Moisè, per le ferite le quali erano in loro e in tutta la terra d'Egitto.
12 Ma il Signore indurì il cuore del faraone e non li ascoltò, come il Signore aveva detto a Mosè.12 E induroe lo Signore lo cuore di Faraone; e non udì loro, siccome favellò lo Signore a Moisè.
13 Il Signore disse a Mosè: "Alzati di buon mattino e mettiti davanti al faraone e digli: "Così ha detto il Signore, Dio degli Ebrei: manda via il mio popolo perché mi serva.13 E disse lo Signore a Moisè: domattina lèvati su, e sta dinnanzi a Faraone, e dirai a lui: queste cose dice lo Signore Iddio delli Ebrei; lascia lo popolo mio, acciò ch' egli sacrifichi a me.
14 Poiché questa volta io manderò tutti i miei flagelli contro di te, i tuoi servi, il tuo popolo, perché tu sappia che non c'è un altro come me in tutta la terra:14 Per ciò che in questa volta manderò ogni piaga mia nel cuore tuo e sopra li servi tuoi e sopra lo popolo tuo, acciò che tu sappi che non è simile a me in ogni terra.
15 che, se ti avessi steso la mia mano e avessi colpito te e il tuo popolo con la peste, saresti stato cancellato dalla terra;15 Ora adunque, stendente la mano mia, percuoterò te e lo popolo tuo di pestilenza, e perirai della terra.
16 e invece, proprio per questo, ti ho tenuto in piedi, per mostrarti la mia forza e perché si parli del mio nome su tutta la terra.16 Ma adunque io posi te, acciò ch' io mostri in te la forza mia, e sia narrato lo mio nome in tutta la terra.
17 E ancora tu ti ergi contro il mio popolo per non mandarlo via:17 Ancora tu ritieni lo popolo mio, e non lo vuoli lasciare?
18 ecco, domani a quest'ora farò cadere della grandine molto pesante, quale non ci fu mai in Egitto dal giorno della sua fondazione fino ad ora.18 E pioverà in questa medesima ora domani gragnola molto repente, la quale non fue in Egitto dal dì che fu fondato insino al tempo presente giammai.
19 E adesso manda al sicuro il bestiame che possiedi e tutto ciò che hai nella campagna: su tutti gli uomini e le bestie che si troveranno nella campagna e non saranno stati raccolti in casa, cadrà la grandine e moriranno".19 Manda adunque, e raduna lo bestiame tuo e ogni cosa che tu hai nel campo; in verità gli uomini e gli animali e ogni cosa che trovata sarà di fuori, e non sarà tratta fuori degli campi, quando caderà sopra loro la gragnola, morranno.
20 Chi tra i servi del faraone temeva la parola del Signore fece scampare in gran fretta nelle case i propri servi e il proprio bestiame;20 Quelli i quali temettero la parola del Signore, dei servi di Faraone, fecero fuggire li servi suoi e gli animali nelle case.
21 chi non diede retta alla parola del Signore lasciò nella campagna i propri servi e il proprio bestiame.21 E chi non si curarono della parola del Signore, lasciaro i servi suoi e li animali ne' campi.
22 Il Signore disse a Mosè: "Stendi la tua mano verso il cielo: ci sarà grandine in tutto il paese d'Egitto, sugli uomini, sugli animali e su tutta l'erba della campagna nel paese d'Egitto".22 E disse lo Signore a Moisè: stendi la mano tua in cielo, acciò che si faccia la gragnola in tutta la terra d'Egitto, sopra tutti gli uomini e sopra gli animali, e sopra le erbe de campi nella terra di Egitto.
23 Mosè stese il suo bastone verso il cielo e il Signore diede tuoni e grandine, con fuoco che guizzò sulla terra, e il Signore fece cadere grandine sul paese d'Egitto.23 E Moisè stese la verga nel cielo; e lo Signore mandò li tuoni e la gragnola e le discorrenti saette sopra la terra. E piovve lo Signore la gra gnola sopra la terra d'Egitto.
24 Vi furono grandine e lampi tra la grandine molto pesante, quale non c'era stata in tutto il paese d'Egitto da quando era diventato nazione.24 E la gragnola e lo fuoco mescolato pari mente erano portate; e tanta fu la grandezza della gragnola, quanta innanzi mai apparì in tutta la terra d'Egitto, dal tempo che quella gente fu constituta.
25 La grandine colpì in tutto il paese d'Egitto tutto quello che c'era nella campagna, dall'uomo all'animale; la grandine colpì tutta l'erba del campo e spezzò tutti gli alberi della campagna.25 E percosse la gragnola in ogni terra di Egitto e ogni cosa ch' era ne' campi, dall'uomo insino all'animale; e tutta l'erba de' campi percosse la gragnola, e ruppe ogni legno.
26 Solo nella terra di Gosen, dove c'erano i figli d'Israele, non ci fu grandine.26 Solamente nella terra Gessen, dove erano li figliuoli d'Israel, la gragnola non cadde.
27 Il faraone mandò a chiamare Mosè ed Aronne e disse loro: "Questa volta ho peccato: il Signore è giusto, io e il mio popolo siamo colpevoli.27 Mandò Faraone, e chiamò Moisè ed Aaron, dicendo a loro: peccai testè ancora, lo Signore è giusto, ma io e il popolo mio siamo empii.
28 Pregate il Signore, ci sono stati troppi tuoni di Dio e grandine! Vi manderò via e non resterete più".28 Prega al tuo Signore; e venghino li tuoni di Dio meno e la gragnola, acciò ch' io lasci voi, e più oltre non istiate qui.
29 Gli disse Mosè: "Quando uscirò dalla città, stenderò la mia mano verso il Signore: i tuoni cesseranno e non ci sarà più grandine, perché sappia che del Signore è la terra.29 Disse Moisè: quando mi sarò partito della città, istenderò le palme mie al Signore, e cesserannoci li tuoni, e la gragnola non sarà, acciò che tu sappi che del Signore è la terra.
30 Ma io so che tu e i tuoi servi non temerete ancora il Signore Dio".30 Ma io conosco, che tu nè li servi tuoi non temete ancora lo Signore Iddio.
31 Il lino e l'orzo furono colpiti perché l'orzo aveva la spiga e il lino era in fiore;31 Lo lino adunque e l'orzo è magagnato, perciò che l'orzo era già virente, e lo lino avea già le foglie germinate.
32 il grano e la spelta non furono colpiti perché sono tardivi.32 Ma lo grano e lo farro non sono magagnati, perciò ch' egli erano serotini.
33 Mosè uscì dal faraone e dalla città, stese le sue palme verso il Signore, e cessarono i tuoni e la grandine e la pioggia non cadde più sulla terra.33 E partitosi Moisè da Faraone della città, istese le mani sue al Signore, e cessarono li tuoni e la gragnola; nè più oltre venne la piova sopra la terra.
34 Il faraone vide che era cessata la pioggia, la grandine e i tuoni, e continuò a peccare: indurì il suo cuore, lui e i suoi servi.34 Ma vedendo Faraone, ch' era cessata la piova e la gragnola e li tuoni, aggiunse lo peccato.
35 Il cuore del faraone si indurì e non mandò via i figli d'Israele, come il Signore aveva detto per mezzo di Mosè.35 E ingravoe lo cuore suo e de' servi suoi; e indurato troppo, non lasciò li figliuoli d'Israel, siccome avea comandato lo Signore per la mano di Moisè.