Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Seconda lettera a Timoteo 1


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA VOLGARE
1 - Paolo apostolo di Cristo Gesù per volere di Dio secondo la promessa di vita in Cristo Gesù,1 Paulo apostolo per la volontà di Dio, secondo la promissione della vita la qual è in Iesù Cristo,
2 al diletto figlio Timoteo, grazia, misericordia, pace da Dio Padre e da Cristo Gesù nostro Signore.2 al carissimo suo figliuolo Timoteo sia grazia e misericordia e pace da Dio padre (nostro) e dal Signore Iesù Cristo.
3 Grazie a Dio, al quale servo, come già gli antenati miei, in pura coscienza, io fo sempre, senza tralasciar mai, menzione di te nelle mie preghiere, di notte e di giorno;3 Referisco grazie al mio Dio, il quale io servo dalli miei progenitori con pura coscienza, che senza intermissione faccio ricordanza di te nelle mie orazioni, e dì e notte.
4 e ricordando le tue lagrime vivamente desidero di vederti per esser ricolmo di gioia;4 Desidero di te vedere, perchè mi possa riempiere di allegrezza, ricordandomi delle tue lacrime,
5 ho presente la sincera fede che è in te, quale prima albergava nella tua nonna Loide e in tua madre Eunice, e son ben persuaso che alberga anche in te.5 e facendomi ricordamento della fede, la qual è in te non simulata; la qual fede abitò in prima nella tua avola Loide, e nella tua madre Eunice, e son certo che in te gli è.
6 Per questa ragione ti rammento di ravvivare il carisma di Dio che è in te per l'imposizione delle mie mani.6 Per la qual cosa io ti conforto, che tu resusciti la grazia di Dio, la qual è in te per imposizione delle mie mani.
7 Poichè Iddio ci ha dato non uno spirito di viltà, ma di forza e di amore e di saggezza.7 Chè Dio non diede a noi spirito di timore, ma di virtù e di amore e di temperanza.
8 Non ti vergognare dunque di render testimonianza al nostro Signore nè di me incatenato per lui, ma soffri anche tu per il Vangelo, sorretto dalla virtù di Dio;8 Adunque non ti vergognare d'annunziare il testimonio del nostro Signore (Iesù Cristo); nè me che son legato per suo amore non dimenticare; anzi lavora nella predicazione dell' evangelio, secondo la volontà di Dio,
9 il quale ci ha salvati e ci ha chiamati con una santa chiamata, non già per le nostre opere, ma secondo il proprio disegno e per la grazia concessa a noi in Cristo Gesù avanti che cominciasse il tempo dei secoli;9 il quale liberò noi nel suo santo chiamamento; e questo fece non per nostre opere, ma secondo il suo proponimento, e secondo la sua grazia, la qual è data a noi in Iesù Cristo dinanzi li tempi de' secoli.
10 grazia manifestata ora per l'apparizione del Salvatore nostro Cristo Gesù, il quale annullò la morte, e alla vita diè luce e immortalità mediante il Vangelo,10 E ora è manifesta per alluminamento del Salvatore nostro Iesù Cristo, il quale per certo distrusse la morte, e alluminò la vità, facendola venire (in palese) senza corrompimento per lo evangelio.
11 per il quale io sono stato designato araldo e apostolo e maestro dei Gentili.11 Nel qual evangelio io son posto predicatore e apostolo e maestro delle genti.
12 È questa la causa per cui io soffro queste cose; ma non me ne vergogno, perchè so in chi ho posto fede, e son convinto che egli ha il potere di conservare il mio deposito fino a quel giorno.12 Per la qual cosa io sostegno queste cose (stando in prigione in Roma), e non me ne vergogno; imperò ch' io so in cui io credo, e son certo ch' egli è potente di guardare (e d' indugiare) lo mio deposito insino a quello dì.
13 Tu conserva, nella fede e nell'amore in Cristo Gesù, la sostanza delle sane istruzioni che hai ricevuto da me.13 Adunque abiendo forma di sana e pura dottrina, la qual udisti da me in fede e amore in Iesù Cristo,
14 E il bel deposito custodisci per mezzo dello Spirito Santo che abita in noi.14 guarda il buono deposito (dato) per il Spirito santo il quale abita in noi.
15 Tu sai come si sono alienati da me tutti quelli dell'Asia, tra i quali Figello e Ermogene.15 Chè tu sai bene questo, che tutti quelli della provincia d' Asia sono isvolti da me, de' quali è Figello ed Ermogene.
16 Usi il Signore misericordia alla famiglia di Onesiforo, che spesso mi ha consolato, e della mia prigionia non s'è vergognato,16 Dio dia misericordia alla magione di Onesiforo; chè spesse volte mi ha refrigerato, e non si vergognò della mia catena;
17 ma venuto egli a Roma mi ha con sollecitudine cercato e mi ha trovato, -17 ma così presto come fu venuto a Roma, incontinente dimandò di me, e trovommi.
18 gli conceda Iddio di trovar misericordia presso il Signore in quel giorno -; e quanti servigi egli mi rese ad Efeso tu lo sai meglio di me.18 Iddio sì gli dia a trovare misericordia nel dì del giudizio; e quanto egli mi servie in Efeso, tu il sai meglio che non so io.