Scrutatio

Sabato, 18 maggio 2024 - San Giovanni I papa ( Letture di oggi)

Siracide 22


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA MARTINI
1 - A una pietra lordata è simile il pigro, e ognuno sibilerò sulla sua ignominia.1 Il pigro è lapidato con sassi coperti di fango: e tutti parleranno di lui con dispregio.
2 Allo sterco del letamaio è simile il pigro, e chiunque lo tocchi, scuoterò la mano.2 Il pigro è lapidato collo sterco di bue: tutti quelli, che ne toccano, scuotono le loro mani.
3 Vergogna del padre è un figliuolo maleducato, e una figlia [simile] gli è di danno.3 Il figliuolo mal educato è la vergogna del padre, e la figlia sarà poco stimata.
4 Una figliuola prudente è un'eredità per il suo marito, ma quella che reca disdoro, è obbrobrio [e afflizione] del genitore.4 La fanciulla prudente è un'eredità pel suo marito: ma quella, che reca disdoro, è l'obbrobrio del genitore.
5 Al padre e al marito reca disdoro la sfrontata, e non la cede in nulla agli empi! e da entrambi sarò disprezzata.5 Quella, che è sfacciata, disonora il padre, e il marito, e non la cederà agli empj, e sarà vilipesa dall'uno, e dall'altro.
6 [Qual] musica nel lutto è una spiegazione inopportuna; ma la sferza e la disciplina son saviezza in ogni tempo.6 Un ragionamento fuor di tempo è come la musica del duolo: ma la sferza, e l'istruzione in ogni tempo sono saggezza.
7 Chi istruisce uno stolto è come chi incolla un vaso di terra;7 CUi ammaestra uno stolto è come chi vuol rimettere insieme un vaso di terra rotto.
8 chi parla a chi non ascolta è come chi sveglia un dormiente da un sonno profondo.8 Chi fa parole con uno, che non ascolta, fa come chi vuole svegliare il dormiente dal suo letargo.
9 Con un dormiente ragiona, chi spiega allo stolto la sapienza; e alla fine del discorso questi dirò: «Che cosa è?».9 Chi collo stolto ragiona di sapienza, parla con un, che dorme; e questi alla fine del ragionamento dice: chi è costui?
10 Piangi sur un morto, perchè s'è spenta la sua luce; e piangi sur uno stolto, perchè se n'è andato via il senno.10 Piangi il morto, che è privato della luce, e piangi lo stolto perché è privo di senno.
11 Ma piangi più moderatamente sul morto, perchè ha trovato riposo:11 Ma piangi per poco un morto, dapoichè egli ha riposo.
12 la vita dello stolto è peggiore della morte.12 Ma la pessima vita dell'empio stolto è peggiore della morte.
13 Il lutto per un morto [dura] sette giorni, ma quello per lo stolto e per l'empio tutti i giorni della loro vita.13 Il morto si piange per sette giorni; ma lo stolto, e l'empio per tutto il tempo della loro vita.
14 Non parlar molto con l'insensato, e non andar con l'insipiente.14 Non parlar molto coll'empio, e non andar insieme coll'insensato.
15 Guardati da lui per non aver molestie, e per non insudiciarti del suo peccato.15 Guardati da lui per non avere inquietudini, e affinchè non ti si attacchi macchia dal suo peccato.
16 Sfuggilo, e troverai riposo, e non proverai dispiacere per la sua follia.16 Schivalo, e sarai tranquillo, e non soffrirai il tedio di sua stoltezza.
17 Che c'è di più pesante del piombo? e quale è il suo nome, se non « stolto »?17 Qual altra cosa si nominerà, che pesi più del piombo, fuorché lo stolto?
18 L'arena, il sale, una massa di ferro son più facili a portarsi, che l'uomo insipiente e stolto ed empio.18 E più facile a portarsi l'arena, il sale, e una massa di ferro, che un imprudente, uno stolto, un empio.
19 Un'armatura di legname ben costrutta attorno a un edificio, non si sconquassa [per una scossa violenta]:19 Un legamento di travi unite insieme nel fondamento di un edilizio non si scompagina; cosi un cuore appoggiato a ben pensato consiglio.
20 il proponimento d'un uomo sensato, non sarà mai abbattuto dal timore.20 Le risoluzioni dell'uom sensato non saranno alterate dal timore in nissun tempo.
21 Come una palizzata In altura e il muro a secco non resistono in faccia al vento;21 Come i pali piantati in luogo alto, e le muraglie a secco non resistono all'urto dei venti;
22 cosi anche il cuor timido, in un proposito stolto, non resisterà all' impeto del timore.22 Cosi parimente il cuor dello stolto, timido ne' suoi pensieri non resisterà all'impeto del timore.
23 Come il cuor pavido in un proposito sciocco mai non teme, cosi chi sta saldo ne' precetti di Dio [teme] sempre.23 Siccome il cuor dello stolto, che paventa ne' suoi pensieri, non in ogni tempo temerà; cosi colui, che sta saldo ne' comandamenti di Dio è sempre senza timore.
24 Chi urta l'occhio, fa uscir lagrime, e chi urta un cuore, ne cava il [ri] sentimento.24 Chi punge l'occhio ne spreme le lagrime, e chi punge il cuore, ne tragge fuori gli affetti.
25 Chi lancia un sasso contro gli uccelli, li mette in fuga; cosi chi rinfaccia all'amico, scioglie l'amicizia.25 Chi scaglia un sasso contro gli uccelli, li fa scappare, così pure chi parla male dell'amico, scioglie l'amicizia.
26 Contro l'amico se tu abbia sguainato la spada, non disperare: è possibile il ritorno. Contro l'amico26 Quand'anche tu avessi tirata fuori la spada contro l'amico, non di sperare; perocché puoi tornare in grazia con esso.
27 se tu abbia aperto con asprezza la bocca, non temere: è possibile la riconciliazione. Eccetto però l'insulto e il rimbrotto e il superbo disprezzo, la rivelazione del segreto e la botta a tradimento: per tutte queste cose sen fugge ogni amico.27 Se avrai dette all'amico parole d'ira, non temere, v'è luogo alla pace, purché non vi sia stata maldicenza, né rimprovero, né superbia, né manifestazione del segreto, nè colpo di tradimento; per queste cose tutte l'amico si fuggirà.
28 Mantieni fede all'amico nella sua povertà, perchè anche della sua prosperità tu possa godere.28 Serba fede all'amico nella sua povertà, affin di godere delle sue prosperità.
29 Nel tempo della sua tribolazione restagli fedele, affinchè anche alla sua eredità tu abbia parte.29 Mantienti fedele a lui nel tempo della tribolazione, affin di essere chiamato a parte della sua eredità.
30 Prima del fuoco, s'alza il vapor della fornace e il fumo: cosi prima del sangue [corrono] gl'improperi, gli oltraggi e le minacce.30 Il vapore, e il fumo si alza dalla fornace prima che il fuoco, così le maldicenze, le contumelie, e le minacce precedono lo spargimento del sangue.
31 Di protegger l'amico non avrò vergogna, nè mi nasconderò alla sua vista: e se male m'incoglierà por colpa sua lo sopporterò,31 Io non mi vergognerò di salutare l'amico, non mi nasconderò da lui, e se mi verrà del male da lui, lo sopporterò.
32 chiunque venga a saperlo, si guarderà da lui.32 Ma chiunque ne sarà informato, si guarderà da lui.
33 Chi metterà una guardia alla mia bocca, e un sigillo sicuro sulle mie labbra, perchè io non cada per cagion loro, e la mìa lingua non mi mandi in rovina?33 Chi porrà una guardia alla mia bocca, e un sigillo inviolabile alle mie labbra, perch'io non cada per loro colpa, e la mia lingua con sia la mia perdizione?