Scrutatio

Mercoledi, 22 maggio 2024 - Santa Rita da Cascia ( Letture di oggi)

Secondo libro dei Maccabei 1


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA MARTINI
1 - « Ai fratelli giudei dell'Egitto, I fratelli giudei di Gerusalemme e della Giudea, augurano salute e pace buona.1 Ai fratelli Giudei, che sono nell'Egitto, i fratelli Giudei di Gerusalemme, e della Giudea, salute, e pace sincera.
2 Vi sia propizio il Signore, e si ricordi del patto conchiuso con Abramo, Isacco e Giacobbe suoi servi fedeli.2 Vi conceda Dio le sue grazie, e si ricordi dell'alleanza fatta con Abramo, e Isacco, e Giacobbe suoi servi fedeli:
3 Metta in cuore a voi tutti di servirlo» e fare la sua volontà generosamente e di buon grado.3 E dia a tutti voi un cuore per adorarlo, e per fare la sua volontà di gran cuore, e con animo volonteroso.
4 Apra il vostro cuore alla sua legge ed ai suol precetti, e vi dia pace.4 Apra egli il cuor vostro alla intelligenza della sua legge, e de' suoi comandamenti, e dia la pace.
5 Esaudisca le vostre preghiere, si riconcili con voi, e non v’abbandoni nel momenti tristi.5 Esaudisca le vostre preghiere, e si plachi con voi, e non vi abbandoni nel cattivo tempo.
6 Noi poi stiamo pregando per voi.6 E noi siamo, qui facendo preghiere per voi.
7 Regnando Demetrio, Panno centosessantanove, noi Giudei vi scrivemmo nella tribolazione ed angustia che cl sopravvenne in quegli anni, da quando Giasone si separò dalla terra santa e dal regno.7 Sotto il regno di Demetrio l'anno cento sessantanove noi Giudei scrivemmo a voi intorno alla tribolazione, e alle violenze, che ci assalirono in quegli anni, dopo che Giasone se n'andò dalla terra santa, e dal regno.
8 Incendiarono la porta [del tempio], e versarono il sangue innocente. Noi però pregammo il Signore, e fummo esauditi; offerimmo il sacrifizio ed il fior di farina, accendemmo le lampade, e deponemmo i pani.8 Furono abbruciate le porte (del tempio), fu sparso il sangue innocente, ma facemmo ricorso a Dio, e fummo esauditi, e offerimmo il sagrifizio, e l'oblazione, di fior di farina, e accendemmo le lucerne, o ponemmo i pani sopra la mensa.
9 Voi dunque, celebrate ora i giorni della scenopegia del mese di Casleu.9 Ora voi celebrate i giorni de' tabernacoli nel mese di Casleu.
10 L'anno centottantotto, Il popolo di Gerusalemme e della Giudea, il senato, e Giuda, ad Aristobolo, della stirpe de' sacerdoti consacrati, maestro del re Tolomeo, ed ai Giudei che sono in Egitto; salute e prosperità.10 L'anno cento ottant'otto il popolo di Gerusalemme, e della Giudea, e il Senato, e Giuda ad Aristobolo precettore del re Tolomeo, il quale è della stirpe de' sacerdoti sacri, e a' Giudei dell'Egitto, salate, e pace.
11 Liberati da Dio da grandi pericoli, a lui ne rendiamo grazie solenni avendo dovuto difenderci da un tal re.11 Avendoci Dio liberati da gravi pericoli, ne rendiamo a lui solenni ringraziamenti, avendo noi avuto da combattere con tal re.
12 Fu egli infatti a rovesciare su noi dalla Persia quella schiuma che assalì noi e la santa città.12 Perocché egli fece venir dalla Persia quel bulicame di gente, che fecero guerra a noi, e alla santa città.
13 Ma poi, essendo in Persia egli stesso il duce, e con lui un esercito numerosissimo, finì nel tempio di Nanea, per insidia tesagli da quel sacerdoti.13 Ma lo stesso condottiere trovandosi nella Persia con esercito innumerabile, perì nel tempio di Nanea, per tradimento de' sacerdoti di Nanea:
14 Venne infatti con molti amici al tempio di lei per sposarla, e ricevervi a titolo di dote una gran somma.14 Imperocché Antioco essendo andato co' suoi amici in quel luogo per isposarla, e ricevere gran somma di denaro a titolo di dote:
15 I sacerdoti di Nanea misero fuori il danaro, ed egli con pochi entrò nel recinto del tempio; ma come Antioco fu entrato, quelli chiusero il tempio,15 E i sacerdoti avendo messo fuora il danaro, ed essendo egli entrato con pochi altri nella parte interiore del tempio, quelli, entrato che fu Antioco, chiusero il tempio.
16 ed aperto un ingresso segreto, a colpi di pietra uccisero il duce e quelli che eran con lui; e fattili a pezzi, e tagliate loro le teste, li gettaron fuori.16 E aperta una segreta entrata del tempio, a furia di sassate uccisero il condottiere, e i compagni, e li fecero in pezzi, e troncate le loro teste li gettarono fuora.
17 In tutto sia benedetto Iddio, che ha punito gli empii.17 Benedetto in ogni cosa Iddio, il quale distrasse gli empj.
18 Ora dunque che ai venticinque del mese di Casleu siamo per celebrare la purificazione del tempio, abbiamo creduto necessario parteciparvelo, affinchè anche voi celebriate il giorno del tabernacoli, ed il giorno del fuoco che ci fu mandato [da Dio], quando Neemia, riedificato il tempio e l'altare, offrì i sacrifizii.18 Noi adunque essendo per celebrare ai venticinque del mese di Casleu la purificazione del tempio, abbiam creduto necessario di darcene parte, affinchè voi pure celebriate il giorno de' tabernacoli, e la solennità del fuoco, il quale fu a noi conceduto allora quando Nehemia, ristorato il tempio, e l'altare, offerse i sagrifizj.
19 Quando invero i padri nostri furon condotti in Persia, dei sacerdoti timorati di Dio, preso il fuoco dall'altare, segretamente lo nascosero in una valle, dov'era un pozzo profondo ed asciutto; ed ivi lo misero al sicuro, in modo che a tutti restò sconosciuto quel luogo.19 Imperocché quando i padri nostri furon menati nella Persia, i sacerdoti d'allora timorati di Dio, preso il fuoco dell'altare, lo nascoser segretamente in una valle, dov'era un pozzo profondo, e asciutto, e ivi lo posero in sicuro, non essendovi nissuno, che sapesse nulla di quel luogo.
20 Ma, passati molti anni, quando a Dio piacque che Neemia fosse rimandato dal re di Persia, spedi a ricercare il fuoco i nipoti di quei sacerdoti che l'avevano nascosto; e, confessi raccontarono, non trovarono fuoco ma acqua grossa.20 Ma passati molti anni, essendo piaciuto a Dio, che Nehemia venisse spedito dal re di Persia (nella Giudea), i nipoti di que' sacerdoti, che lo avean nascosto furon mandati a cercar il fuoco, e com'essi ci raccontarono non trovarono fuoco, ma acqua densa.
21 Egli comandò che ne attingessero, e gliela portassero; e pei sacrifizi già preparati, comandò Neemia sacerdote che fossero asperse con quell'acqua le legna e le vittime sovrappostevi.21 Ma il sacerdote Nehemia ordinò loro di attingerne, e portarne a lui, e che le vittime poste sull'altare, e le legna messevi sopra, con quell'acqua fossero asperse.
22 Ora, come ciò fu fatto, e come venne il momento che brillò il sole prima nascosto fra le nuvole, s’accese un gran fuoco, si che tutti rimasero stupiti.22 E fatto questo, allorché il sole, che prima era tralle nuvole, cominciò a spargere la sua luce, si accese con ammirazione di tutti un gran fuoco.
23 E mentre le vittime si consumavano, tutti i sacerdoti facevano orazione; Gionata incominciava, e gli altri rispondevano.23 Or tutti i sacerdoti oravano mentre si consumava il sagrifizio, intonando Gionata, e gli altri rispondendo.
24 L'orazione poi di Neemia era in questi termini: - Signore Iddio, creatore d’ogni cosa, terribile e forte, giusto e misericordioso, che sei il solo re buono,24 E l'orazione di Nehemia fu in questo modo: Signore Dio, Creator di tutte le cose, terribile, e forte, giusto, e misericordioso, che solo se' il buon re,
25 solo eccellente, solo giusto onnipotente ed eterno, che liberi Israele da ogni male, che eleggesti i nostri padri e li santificasti;25 Il solo eccellente, il solo giusto e onnipotente, ed eterno, tu che liberi Israele da tutti i mali, tu che eleggesti i padri nostri, e li santificasti,
26 accogli questo sacrifizio per tutto il tuo popolo di Israele, custodisci e santifica la tua porzione.26 Accetta questo sagrifizio per tutto il popol tuo d'Israele, e custodisci, e santifica la tua eredità.
27 Riunisci i nostri che son dispersi, libera quelli che sono schiavi delle genti, riguarda quelli che son disprczzati e maledetti, sì che le genti sappiano che tu sei il nostro Dio.27 Riunisci i fratelli nostri dispenrsi, e libera quelli, che sono schiavi delle nazioni, e volgi lo sguardo a quelli, che vivono nel disprezzo, e nell'ignominia, affinchè conoscan le genti, che tu se' il Dio nostro.
28 Affliggi quei che ci opprimono, e superbamente cl conculcano;28 Umilia quei, che ci opprimono, e ci insultano superbamente.
29 e stabilisci il tuo popolo nel tuo luogo santo, come disse Mosè. -29 Ritorna il popol tuo al luogo tuo santo secondo la parola di Mosé.
30 I sacerdoti poi cantavano inni, sinché tutto tl sacrifizio si consumasse.30 E i sacerdoti cantavano inni sino alla consumazione del sagrifizio.
31 Consumato che fu, Neemia comandò che la rimanente acqua fosse versata su delle grosse pietre.31 Finito il quale Nehemia ordinò, che l'acqua, che restava si spargesse sopra pietre grandi.
32 Ciò fatto anche da quelle s’accese una fiamma, la quale però fu assorbita dal fuoco dell'altare.32 Lo che appena fu fatto, vi si accese gran fiamma, la quale però fu assorbita dalla luce, che sfavillò dall'altare.
33 Quando la cosa si divulgò, fu riferito al re di Persia che, nel luogo dove i sacerdoti deportati avevano nascosto il fuoco s'era trovata dell'acqua, con la quale Neemia ed i suoi compagni avevano santificati i sacrifizi.33 Ma divulgatasi tal cosa, fu riferito al re de' Persiani come nel luogo, dove i sacerdoti menati in ischiavitù avean nascosto il fuoco, si era veduta dell'acqua, colla quale Nehemia, e quelli, che erano con lui avean consumati i sagrifizj;
34 Il re, considerata la cosa, e diligentemente verificatala, vi fece un tempio a testimonianza del fatto;34 E il re, ponderata la cosa, e verificatala diligentemente, fece far ivi un tempio in prova del fatto:
35 ed accertatosi della cosa, donò ai sacerdoti molti beni, e più e più donativi che egli di sua mano distribuì loro.35 E accertato che fu della cosa, donò molti beni ai sacerdoti, e di sua propria mano distribuì loro più, e più regali.
36 Neemia poi dette a quel luogo il nome di Neftar, che vuol dire purificazione; e molti lo chiamano Nefi.36 E Nehemia diede a qnel luogo il nome di Nephtar, che vuoi dir purificazione: ma molti lo chiamano Nephi.