Scrutatio

Sabato, 15 giugno 2024 - Santa Germana ( Letture di oggi)

Primo libro di Samuele 5


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NOVA VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Philisthim autem tulerunt arcam Dei et asportaverunt eam a Abenezer in Azotum.1 E i Filistei tolsero l'arca di Dio, e portaronla dalla pietra dello adiutorio in Azoto.
2 Tulerunt Philisthim arcam Dei et intulerunt eam in templum Dagon et statuerunt eam iuxta Dagon.2 E questi Filistei tolsero l'arca di Dio, e puoserla nel tempio di Dagon, e puoserla appo lui.
3 Cumque surrexissent Azotii altera die, ecce Dagon iacebat pronus in terram ante arcam Domini; et tulerunt Dagon et restituerunt eum in loco suo.3 E levandosi la mattina quelli di Azoto l' altro dì, ecco che Dagon giacea dinanzi dall' arca di Dio; e tolsero Dagon, e restituìrlo nel suo luogo.
4 Rursumque mane die altera consurgentes invenerunt Dagon iacentem super faciem suam in terram coram arca Domini; caput autem Dagon et duae palmae manuum eius abscisae erant super limen:4 E anco l'altro dì, levandosi la mattina, trovarono Dagon giacere sopra il suo viso in terra dinanzi all' arca di Dio; e il capo di Dagon e due palme delle sue mani erano tagliate sopra il sogliaro.
5 porro Dagon truncus solus remanserat in loco suo. Propter hanc causam non calcant sacerdotes Dagon et omnes, qui ingrediuntur templum eius, super limen Dagon in Azoto usque in hodiernum diem.
5 E Dagon, solo il troncone, era rimaso nel suo luogo. Per questa cagione li sacerdoti di Dagon, e tutti quegli ch' entrano nel tempio suo, non pongono piede sopra il sogliare di Dagon in Azoto, per fino al dì d' oggi.
6 Aggravata est autem manus Domini super Azotios, et demolitus est eos et percussit eos tumoribus, Azotum et fines eius.6 E la mano del Signore fu molto gravata sopra quelli di Azoto, e perseguitogli; e percosse Azoto e le sue tenute nella secreta parte delle natiche (di una passione, la quale i greci la chiamano ?upiye, cioè a dire quella infermità che si chiama fistola). E le ville e i campi bollirono nel mezzo della contrada, e nascerono topi, e fue fatta grande confusione di morte nella città.
7 Videntes autem viri Azotii huiuscemodi plagam dixerunt: “ Non maneat arca Dei Israel apud nos, quoniam dura est manus eius super nos et super Dagon deum nostrum ”.7 E quelli di Azoto, veggendo questa piaga, dissero: non istia l'arca di Dio d' Israel appo noi, però che la sua mano è dura sopra di noi e sopra Dagon nostro iddio.
8 Et mittentes congregaverunt omnes principes Philisthinorum ad se et dixerunt: “ Quid faciemus de arca Dei Israel? ”. Responderuntque: “ In Geth circumducatur arca Dei Israel ”. Et circumduxerunt arcam Dei Israel.8 E mandarono e congregarono tutti gli savii de' Filistei a sè, e dissero: che faremo dell' arca di Dio d' Israel? Resposero i Getei: sia menata dintorno l'arca di Dio d' Israel. E (preso questo consiglio) sì la menarono.
9 Postquam autem circumduxerunt eam, facta est manus Domini super civitatem, pavor magnus nimis; et percussit viros urbis a parvo usque ad maiorem, et eruperunt eis tumores.9 E menandola dintorno, la mano di Dio era fatta sopra (loro, e sopra) tutte le cittadi grande occisione; e feriva gli uomini in ciascuna città dal picciolo insino al maggiore; e diventarono putridi i loro budelli nella sommitade enfiata. E fecero conseglio quelli di Get, e fecero seggiole di pelli.
10 Miserunt ergo arcam Dei in Accaron.
Cumque venisset arca Dei in Accaron, exclamaverunt Accaronitae dicentes: “ Adduxerunt ad nos arcam Dei Israel, ut interficiat nos et populum nostrum! ”.
10 E mandarono l'arca di Dio in Accaron. Ed essendo condotta l'arca di Dio in Accaron, gridavano quelli di Accaron dicendo: hanno menato a noi l'arca di Dio d'Israel, acciò che uccida noi (l'arca di Dio d' Israel) e il nostro popolo.
11 Miserunt itaque et congregaverunt omnes principes Philisthinorum et dixerunt: “ Dimittite arcam Dei Israel, et revertatur in locum suum et non interficiat nos cum populo nostro ”.11 E mandarono, e congregarono tutti i savii de' Filistei, i quali dissero: lasciate l'arca di Dio d'Israel, e torni nel suo luogo, e non uccida noi e il nostro popolo.
12 Fiebat enim pavor mortis in tota civitate, et gravissima valde manus Dei. Viri quoque, qui mortui non fuerant, percutiebantur tumoribus, et ascendebat ululatus civitatis in caelum.
12 Però che in tutte le cittadi era paura di morte, e gravissima era molto la mano di Dio; e gli uomini, che non erano morti, erano percossi nella più secreta parte delle natiche; e ascendeva il pianto di ciascuna città in cielo.