Scrutatio

Sabato, 1 giugno 2024 - San Giustino ( Letture di oggi)

Numeri 19


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NOVA VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Locutusque est Dominus ad Moysen et Aaron dicens:1 Parlò Iddio a Moisè [e ad Aaron], e disse:
2 “ Ista est religio legis, quam constituit Dominus. Praecipe filiis Israel, ut adducant ad te vaccam rufam aetatis integrae, in qua nulla sit macula, nec portaverit iugum.2 Questa si è la legge per la oblazione, la quale io hoe ordinata: comanda ai figliuoli d'Israel, che li conducano una vacca rossa, dell' età perfetta, senza alcuna macula e che giammai non abbia portato giogo.
3 Tradetisque eam Eleazaro sacerdoti, quae educta extra castra mactabitur in conspectu eius;3 E datela a Eleazaro sacerdote; ed egli, por tatola fuori delle abitazioni, faranne sacrificio in presenza di tutto il popolo.
4 et tinguens digitum in sanguine eius asperget contra fores tabernaculi conventus septem vicibus,4 E lo dito intinga nel sangue, e spargalo sette volte contro alla porta del tabernacolo.
5 combureturque in conspectu eius, tam pelle et carnibus eius quam sanguine et fimo flammae traditis.5 E in presenza di tutti sì arderà, così la pelle e la carne, come lo sangue e le feci poste nel mezzo della fiamma.
6 Lignum quoque cedrinum et hyssopum coccumque sacerdos mittet in flammam, quae vaccam vorat.6 E dello legno del cedro e isopo, e della grana due volte tinta, metterà il prete nella fiamma che arde la vacca.
7 Et tunc demum, lotis vestibus et corpore suo, ingredietur in castra commaculatusque erit usque ad vesperum.7 E allora venga, colle veste lavate e lo corpo suo, nelle abitazioni; e istarà commaculato insino al vespro.
8 Sed et ille, qui combusserit eam, lavabit vestimenta sua et corpus, et immundus erit usque ad vesperum.8 E colui, per lo quale sarà abbruciata la vacca, laverà le sue vestimenta e lo suo corpo; e sarà immondo insino al vespro.
9 Colliget autem vir mundus cineres vaccae et effundet eos extra castra in loco purissimo, ut sint congregationi filiorum Israel in custodiam pro aqua aspersionis.
9 E coglierà l'uomo mondo la cenere della vacca arsa, e porralla di fuori dalle abitazioni in luogo mondissimo; e sarà in guardia de' figliuoli d'Israel, per aspersione d'acqua santa, però che la vacca è stata arsa per lo peccato.
10 Cumque laverit, qui vaccae portaverat cineres, vestimenta sua, immundus erit usque ad vesperum. Habebunt hoc filii Israel et advenae, qui habitant inter eos, sanctum iure perpetuo.
10 E colui laverà le sue vestimenta, che hae portato la cenere della vacca; e sarà immondo in sino al vespro. E averanno questo i figliuoli d'Israel, e anco i forestieri che intra loro abitano, per santo, perpetuale legge.
11 Qui tetigerit cadaver hominis et propter hoc septem diebus fuerit immundus,11 E chi toccherà l'uomo morto, sarà immondo per sette dì.
12 aspergetur ex hac aqua die tertio et septimo et sic mundabitur. Si die tertio aspersus non fuerit, septimo non erit mundus.12 Ispergasi di questa acqua lo terzo e lo settimo die, e sarà mondo; e se lo terzo dì non sarà asperso, lo settimo non si potrà mondare.
13 Omnis, qui tetigerit humanae animae morticinum et aspersus hac commixtione non fuerit, polluet habitaculum Domini et peribit ex Israel, quia aqua expiationis non est aspersus: immundus erit, et manebit spurcitia eius super eum.
13 E ogni uomo che toccherà alcuna cosa di uomo morto, e non sarà asperso di questa acqua, contaminerà il tabernacolo di Dio, e perirà (della congregazione de' figliuoli) d'Israel; però che non è istato asperso dell' acqua della purgazione, sarà immondo, e li peccati sì rimaneranno sopra di lui.
14 Ista est lex hominis, qui moritur in tabernaculo: omnes, qui ingrediuntur tentorium illius, et universa vasa, quae ibi sunt, polluta erunt septem diebus.14 E questa è la legge dell' uomo che morirà nel tabernacolo. Tutti quelli entreran di dentro alla sua tenda, e tutti i vasi che sono ivi, saranno maculati per sette di.
15 Vas, quod non habuerit operculum nec ligaturam desuper, immundum erit.15 Lo vaso, che non ha copritura o ligatura di sopra, sarà (al tutto) immondo.
16 Si quis in agro tetigerit cadaver hominis gladio occisi aut per se mortui sive os illius vel sepulcrum, immundus erit septem diebus.16 E chiunque toccherà nel campo l'uomo che per se è morto, o che sarà ucciso, o l'ossa o lo sepulcro, sarà immondo per sette dì.
17 Tollentque de cineribus combustionis peccati et mittent aquas vivas super eos in vas;17 Tolga della cenere della combustione della vacca arsa per lo peccato, e mettala in uno vaso, e dell' acqua viva sopra;
18 in quibus cum homo mundus tinxerit hyssopum, asperget ex eo omne tentorium et cunctam supellectilem et homines, qui ibi fuerint, et super eum, qui tetigerit ossa vel occisum hominem aut per se mortuum aut sepultum.18 nella quale quando l'uomo mondo avrà tinto isopo, asperga con esso tutta la tenda (da tutte le pareti), e ogni massarizia; e gli uomini, che fosseno in quello modo polluti per tale contagione, (in questo modo li asperga).
19 Atque hoc modo mundus lustrabit immundum tertio et septimo die; expiatusque die septimo lavabit et se et vestimenta sua et mundus erit ad vesperum.19 E a questo modo l'uomo mondo purgherà la cosa immonda lo terzo dì e lo settimo; e quello che sarà purgato lo di settimo, laverà sè e le sue vestimenta, e sarà immondo insino al vespro.
20 Si quis hoc ritu non fuerit expiatus, peribit anima illius de medio ecclesiae, quia sanctuarium Domini polluit et non est aqua lustrationis aspersus; immundus est.20 E chiunque non terrae questo modo, perirà di mezzo della sua congregazione; però che il templo di Dio hae maculato, e non è istato asperso dell' acqua della purgazione.
21 Erit vobis praeceptum legitimum sempiternum. Ipse quoque, qui aspergit aqua lustrali, lavabit vestimenta sua; omnis, qui tetigerit aquas expiationis, immundus erit usque ad vesperum.21 E questa sarà legge sempiternale. Colui che asperge l'acqua, laverà le sue vestimenta: chiunque toccherà questa acqua della purgazione, sarà immondo insino al vespro.
22 Quidquid tetigerit immundus, immundum erit, et anima, quae horum quippiam tetigerit, immunda erit usque ad vesperum ”.
22 E ciò che l'uomo [immondo] tocca, sarà immondo; e chi toccherà delle cose immonde, sarà immondo insino al vespro.