Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Ezechiele 26


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NOVA VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Et factum est in undecimo anno, prima mensis, factus est sermo Domini adme dicens:1 E fu fatto questo nello undecimo anno, nel primo di del mese, che Iddio mi disse:
2 “Fili hominis, pro eo quod dixit Tyrus de Ierusalem:
“Euge, confracta est
porta populorum!
Conversa est ad me;
quae erat plena, deserta est”,
2 O figliuolo d'uomo, però che Tiro di Ierusalem disse: rallegriamoci, però che sono rotte le porte de' popoli, è rivolta a me; e riempierommi, ed è deserta; (Tiro sì è una terra);
3 propterea haec dicit Dominus Deus:
Ecce ego super te, Tyre,
et ascendere faciam ad te gentes multas,
sicut ascendit mare fluctuans;
3 però dice questo lo Signore Iddio: ecco, io sopra te, Tiro; farò salire a te molte genti, come sale lo mare quando gitta l' onde.
4 et dissipabunt muros Tyri
et destruent turres eius,
et radam pulverem eius de ea,
et dabo eam in limpidissimam petram.
4 E disfaranno le mura di Tiro, e ruineranno le torri sue; e raderò la sua polvere di terra, (cioè che non rimarrà niente), e farolla come una pianissima pietra.
5 Siccatio sagenarum
erit in medio maris,
quia ego locutus sum,
ait Dominus Deus;
et erit in direptionem gentibus.
5 Seccamento delle sagene (cioè delle reti) sarà nel mezzo del mare, però ch' io hoe parlato, dice Iddio; e sarà in rubamento alle genti.
6 Filiae quoque eius, quae sunt in agro,
gladio interficientur,
et scient quia ego Dominus.
6 E le sue figliuole, che sono nel campo, saranno uccise di coltello; e sapranno ch' io sono Iddio.
7 Quia haec dicit Dominus Deus:
Ecce ego adducam ad Tyrum
Nabuchodonosor, regem Babylonis,
ab aquilone, regem regum,
cum equis et curribus et equitibus
et coetu populoque magno.
7 Però [che] questo dice lo Signore Iddio: ecco io menerò a Tiro Nabucodonosor, re di Babilonia, d'aquilone, re delli re, con cavalli e con carri e con cavalieri e con grande compagnia di popolo.
8 Filias tuas, quae sunt in agro,
gladio interficiet,
et circumdabit te munitionibus
et comportabit aggerem in gyro
et levabit contra te clipeum
8 E ucciderà le tue figliuole, che sono nel campo; e tornierà te con grande armadura, e porterà l'aggere nel circuito, e alzerà contro a te lo scudo.
9 et vineas et arietes temperabit in muros tuos
et turres tuas destruet in armatura sua.
9 E le vigne e li bastioni tempererà per muri, (cioè che, tagliando le vigne, ne farà muro per entrare dentro); e colla sua armadura disfarà le tue torri.
10 Inundatione equorum eius
operiet te pulvis eorum,
a sonitu equitum
et rotarum et curruum
movebuntur muri tui,
dum ingressus fuerit portas tuas
quasi per introitus urbis dissipatae.
10 Colla moltitudine de' suoi cavalli coprirà te la loro polvere; e li tuoi muri si moveranno per lo suono (e per lo rumore) de' cavalieri e delle ruote. de' carri; e quando saranno entrati dentro dalle tue porte, sarà come lo introito d' una città distrutta (e scalpitata).
11 Ungulis equorum suorum
conculcabit omnes plateas tuas,
populum tuum gladio caedet,
et columnae tuae fortissimae
in terram corruent.
11 E colle unghie de' suoi cavalli tutte le tue piazze saranno conculcate; e taglierà lo tuo popolo con coltello, e le tue statue rovineranno in terra.
12 Vastabunt opes tuas,
diripient negotiationes tuas
et destruent muros tuos
et domos tuas praeclaras subvertent
et lapides tuos et ligna tua et pulverem tuum
in medio aquarum ponent.
12 Guasteranno le tue ricchezze, e ruberanno le tue mercatanzie, e disfaranno le tue mura, e rivolgeranno le tue belle case; e lo tuo legname e le tue pietre e la tua polvere porranno nel mezzo dell' acqua.
13 Et quiescere faciam tumultum canticorum tuorum,
et sonitus cithararum tuarum non audietur amplius,
13 E farò istare cheta la moltitudine de' tuoi cantatori; e lo suono delle tue citare non sarà più udito.
14 et dabo te in limpidissimam petram;
siccatio sagenarum eris,
nec aedificaberis ultra,
quia ego locutus sum,
dicit Dominus Deus.
14 E farò te come una pietra molto piana; tu sarai seccamento delle sagene, e non sarai più edificata; però ch' io (Signore) hoe parlato, dice lo Signore Iddio.
15 Haec dicit Dominus Deus Tyro: Numquid non a sonitu ruinae tuae et gemituinterfectorum tuorum, cum occisi fuerint in medio tui, commovebuntur insulae?15 Questo dice lo Signore Iddio a Tiro: or non si moveranno le insule per lo suono della tua rovina, e per lo pianto de' tuoi morti, quando saranno uccisi nel mezzo di te?
16 Et descendent de sedibus suis omnes principes maris et auferent pallia sua etvestimenta sua varia abicient; et induentur stupore, in terra sedebunt etattoniti et tremefacti stupebunt super te.16 E tutti li principi del mare discenderanno delle loro sedie, e torranno via le loro grandezze, e gitteranno via le varie vestimenta, e vestirannosi di stupore; e sederanno in terra, e attoniti del tuo subito caso si maraviglieranno.
17 Et assumentes super te lamentumdicent tibi:
“Quomodo peristi, quae habitas in mari,
urbs inclita,
quae fuisti fortis in mari
cum habitatoribus tuis,
quos formidabant universi!
17 E pigliando lamento sopra te, diranno a te: come peristi tu che abiti nel mare, cittade gentile e alta, che fosti forte nel (mezzo del) mare, colli tuoi abitatori, i quali erano temuti da tutta universa gente!
18 Nunc stupebunt naves
in die ruinae tuae,
et turbabuntur insulae in mari
ob exitum tuum”.
18 Ora si maraviglieranno li navicatori nel dì della tua paura, e le insule si turberanno nel mare, però che niuno è uscito di te.
19 Quia haec dicit Dominus Deus: Cum dedero te urbem desolatam sicut civitates,quae non habitantur, et adduxero super te abyssum, et operuerint te aquaemultae,19 Però che questo dice lo Signore Iddio: quando io t'averò fatto come città desolata, e come le cittadi che non sono abitate, (e arrecato) e menato sopra [di te] lo abisso, e averannoti coperta molte acque;
20 detraham te cum his, qui descendunt in lacum, ad populum pristinum etcollocabo te in profundis terrae sicut ruinas a saeculo cum his, qui descenduntin lacum, ut non habiteris et consistas in terra viventium;20 e averotti (biasimata e) tratta come quelli che iscendono nello lago (cioè nello inferno) al popolo sempiterno, e averò collocato te nella terra novissima, come le oscuritadi antiche, con quelli che sono menati nello lago (cioè nello inferno), acciò che tu non sia abitata; e quando io averò data la gloria nella terra delli viventi;
21 in nihilumredigam te, et non eris et requisita non invenieris ultra in sempiternum ”,dicit Dominus Deus.
21 io ti farò tornare a nulla, e non sarai trovata più in sempiterno; questo dice lo Signore Iddio.