Isaiæ 44
123456789101112131415161718192021222324252627282930313233343536373839404142434445464748495051525354555657585960616263646566
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1 Et nunc audi, Iacob serve meus, et Israel, quem elegi. | 1 E ora tu, Iacob servo mio, odi (a me), e intendi tu, Israel, il quale io hoe eletto (a me). |
2 Haec dicit Dominus, qui fecit te et formavit te ab utero, auxiliator tuus: “ Noli timere, serve meus Iacob, et dilecte, quem elegi. | 2 Questo dice lo Signore, faciente e formante te: dal ventre della tua madre io fui tuo aiutatore; non temere, o servo mio Iacob, e diritto (che tu se'), il quale io elessi. |
3 Effundam enim aquas super terram sitientem et fluenta super aridam; effundam spiritum meum super semen tuum et benedictionem meam super stirpem tuam: | 3 Sopra l'assetato io fonderoe l'acqua, e li fiumi sopra le cose aride; io spargerò lo mio spirito sopra lo tuo seme, e darò la mia benedizione sopra la tua schiatta. |
4 et germinabunt inter herbas quasi salices iuxta praeterfluentes aquas. | 4 E germineranno fra l' erbe (e viveranno, cioè) come fanno li salici a lato all' acqua corrente. |
5 Iste dicet: “Domini ego sum”, et ille vocabit se nomine Iacob; et hic scribet manu sua: “Domino”, et inscribetur nomine Israel ”. | 5 Costui dirà: io son dello Signore; e colui chiamerà nel nome di Iacob; e questo scriverà colla sua mano: al Signore; e sarà assomigliato nel nome (di Dio) d' Israel. |
6 Haec dicit Dominus, rex Israel et redemptor eius, Dominus exercituum: “ Ego primus et ego novissimus, et absque me non est Deus. | 6 Questo dice lo Signore, re d'Israel, e il suo ricompratore, Signore delli esèrciti: io sono lo primo, io sono l' ultimo, e sanza me non è più Iddio. |
7 Quis similis mei? Conclamet et annuntiet et exponat mihi, ex quo constitui populum antiquum; ventura et, quae futura sunt, annuntiet nobis. | 7 Chi è simile a me? Chiami e annuncii, ed esponga a me l'ordine, da poi che io ordinai (e puosi per fermo) lo populo antico; annuncino elli loro le cose future. |
8 Nolite timere neque conturbemini; nonne ex tunc audire te feci et annuntiavi? Vos estis testes mei. Numquid est Deus absque me aut Petra, quam ego non noverim? ”. | 8 Non temete, e non vi turbate; da quel tempo io te 'l feci udire, e annunciai: voi siete i miei testimonii; or è egli altro Iddio sanza me, e fue alcuno formatore ch' io non sapessi? |
9 Plastae idoli omnes nihil sunt, et pretiosa eorum non proderunt eis; testeseorum non vident neque intellegunt, ut confundantur. | 9 Le piastre delli idoli tutte sono niente; e le loro cose amantissime (cioè che loro amarono) non giovaranno loro; quelli sono loro testimonii, i quali non veggiono e non intendono, acciò che siano confusi. |
10 Quis formavit deum etsculptile conflavit lucrum non quaerens? | 10 Chi formoe Iddio, e chi fece lo intaglio (cioè l'idolo) che non è (niente, e non è) utile ad alcuna cosa? |
11 Ecce omnes participes eiusconfundentur; fabri enim sunt ex hominibus: conveniant omnes, stent; pavebunt,confundentur simul. | 11 Ecco tutti li suoi partecipi saranno confusi; e li loro fabri (cioè che faceano questi idoli) sono di quelli uomini; quando si ripresenteranno, tutti istaranno e temeranno, e insieme saranno confusi. |
12 Faber ferrarius securim operatur in prunis et in malleisformat illam et polit eam in brachio fortitudinis suae; esurit et deficit, nonbibit aquam et lassescit. | 12 Lo fabro ferrario fece l'opera della lima; e formò quello con carboni (e col fuoco) e in martelli, e adoperossi nel braccio della sua fortezza; sarà affamato, e verrà meno; e non berà acqua, e affaticherassi. |
13 Artifex lignarius extendit normam, describit illud stilo, operatur illudscalpellis et circino describit illud quasi imaginem viri, quasi speciosumhominem, qui resideat in domo. | 13 L'artefice legnaiuolo distese lo regolo, e formò quello colla subbia; e fecelo con instrumenti e torniollo col tornio; e fece una imagine d'uomo, come è uno bello uomo abitante nella casa. |
14 Succidit sibi cedros et arripit ilicem etquercum, quae steterat inter ligna saltus; plantavit pinum, quam pluvianutrivit. | 14 Tagliò li cedri, e tolse la ilece e la quercia, li quali erano istati tra li legni del bosco; e piantò lo pino, lo quale egli nutricò colla piova. |
15 Homini facta sunt ad comburendum; sumit ex eis, ut calefaciat, etsuccendit et coquit panes. De reliquo autem operatur deum et adorat; facitsculptile et curvatur ante illud. | 15 E fue fatto fuoco alle persone; e pigliò di quelle legne e accesele, e riscaldossi e cossene lo pane; e dello rimanente fecene uno iddio, e adorollo; e fecene uno idolo, e inginocchiossi innanzi a lui. |
16 Medium eius comburit igne et medio eiuscarnes assat, manducat assaturam et saturatur et calefit et dicit: “ Vah,calefactus sum, vidi focum ”. | 16 E della metà del legno (che sopra avanzò dell' opera) arse nel fuoco, e dell' altra metà ne cosse la carne, e mangiò; e tolse lo brodetto, e saturossi, e disse rallegromi, però che io sono riscaldato e hoe veduto lo fuoco. |
17 Reliquum autem eius deum fecit, sculptilesibi; curvatur ante illud et adorat illud et obsecrat dicens: “ Libera me,quia deus meus es tu ”. | 17 E dello rimanente fece iddio e idolo per sè; e inginocchiossi dinanzi a lui e adorollo, e pregollo e disse: fammi libero, però che tu se' mio iddio. |
18 Nescierunt neque intellexerunt; nam clausit oculos eorum, ne videant et neintellegant corde suo. | 18 Non seppono e non intesono; e dimenticarono, acciò che non veggiano con li loro occhi, e non intendano con lo loro cuore. |
19 Non recogitant in corde suo, scientia et intellegentiacarent, ut dicant: “ Medietatem eius combussi igne et coxi super carbones eiuspanes, coxi carnes et comedi et de reliquo eius abominationem faciam; antetruncum ligni procidam? ”. | 19 Non ripensano nella loro mente, e non conoscono, e non sentono, acciò che dicano io arsi la metà di lui col fuoco, e cossi sopra li suoi carboni li pani, e cossi la carne e manicai; e dello rimanente farò idolo? gitterommi in orazione dinanzi allo troncone dello legno? |
20 Cinere vescitur; cor insipiens decepit eum, etnon liberabit animam suam neque dicet: “ Nonne mendacium est in dextera mea?”. | 20 La parte di quello sì è cenere; e quello ch' è lo istolto cuore, adorerà lui, e non deliberarà l'anima sua, e non dirà: forse che bugia sta nella mano mia, (cioè che non conosce quale fosse vero Iddio). |
21 Memento horum, Iacob, et Israel, quoniam servus meus es tu; formavi te, servus meus es tu, Israel, non decipies me. | 21 Ricordivi di costoro, Iacob e Israel, però che tu sei mio servo; io formai te; servo mio se' tu, Israel, e non ti dimenticare di me. |
22 Delevi ut nubem iniquitates tuas et quasi nebulam peccata tua; revertere ad me, quoniam redemi te. | 22 Io ispensi le tue malvagitadi come una nuvola; e come una nebbia, così spensi li tuoi peccati; ritorna a me, però ch' io t'ho ricomperato. |
23 Exsultate, caeli, quoniam hoc fecit Dominus; iubilate, fundamenta terrae, resonate, montes, laudationem, saltus et omne lignum eius, quoniam redemit Dominus Iacob et in Israel glorificabitur. | 23 O cieli, date laude a Dio, però ch' elli hae fatto misericordia; o voi, parti estreme della terra, cantate dolcemente; e voi, monti, risuonate in alta laude, il bosco e ogni suo legno; però che lo Signore hae ricomperato Iacob, e Israel sarà glorificato |
24 Haec dicit Dominus, redemptor tuus et formator tuus ex utero: “ Ego sum Dominus, qui feci omnia, extendi caelos solus, expandi terram; et quis mecum? | 24 Questo dice lo Signore, tuo ricompratore, e che ti diede forma nel ventre della tua madre: io sono lo Signore, che fo tutte le cose che sono, e distendo li cieli, e do fermezza alla terra, e niuno è meco. |
25 Qui irrita facio signa divinorum et hariolos stultos reddo; compello sapientes retrorsum et scientiam eorum vanam facio; | 25 Farò vani li segni delli indovini (cioè che non saranno veri), e rivolgerò in furore quelli della parte magica; e farò li savi stare a dietro, e la scienza loro farò che sarà matta; |
26 qui suscito verbum servi mei et consilium nuntiorum meorum compleo. Qui dico Ierusalem: “Habitaberis” et civitatibus Iudae: “Aedificabimini” et deserta eius suscitabo; | 26 mettendo fuori la parola del suo servo, e compiendo lo consiglio de' suoi messaggieri; il quale dico a Ierusalem: tu sarai abitata; e alle cittadi di Giuda dico: voi sarete edificate; e li loro deserti farò risuscitare; |
27 qui dico profundo: “Desolare, et flumina tua arefaciam”; | 27 il quale dico al profondo: tu sarai distrutto, e seccherò li tuoi fiumi; |
28 qui dico de Cyro: “Pastor meus est et omnem voluntatem meam complebit”; qui dico Ierusalem: “Aedificaberis”, et templo: “Fundaberis” ”. | 28 il quale dico a Ciro: tu se' mio pastore, e tutta la mia volontà tu compirai; il qual dico a Ierusalem: tu sarai edificata, e al templo: tu sarai fondato. |