Scrutatio

Sabato, 1 giugno 2024 - San Giustino ( Letture di oggi)

Isaia 3


font
NOVA VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Ecce enim Dominator, Dominus exercituum,
aufert a Ierusalem et a Iuda robur et praesidium,
omne robur panis et omne robur aquae,
1 Ed ecco lo Signore dello esercito torrà di Ierusalem e di Giuda il saldo e lo forte, e ogni fortezza di pane, e ogni fortezza d'acqua;
2 fortem et virum bellatorem,
iudicem et prophetam et hariolum et senem,
2 e lo forte uomo combattitore, e giudice e profeta e ariolo (cioè quello che alcuna volta indovina lo vero) e lo antico;
3 principem super quinquaginta et honorabilem vultu
et consiliarium et sapientem magum
et prudentem incantatorem.
3 e lo principe sopra L persone, e lo onorevole nel volto, e lo consigliere, e lo savio (e capo maestro) delli artefici, e lo savio del parlare mescolato (come sono li dottori).
4 Et dabo pueros principes eorum;
et infantes dominabuntur eis.
4 E farò (li loro) fanciulli loro principi, e li feminaccioli signoreggeranno loro.
5 Et irruet populus, vir ad virum,
unusquisque ad proximum suum:
tumultuabitur puer contra senem,
et ignobilis contra nobilem.
5 E lo populo cadrà, l' uomo all' uomo, e ciascuno al suo prossimo; lo fanciullo piccolo si metterà contro al vecchio, e lo non gentile contro allo gentile.
6 Apprehendet enim vir fratrem suum
in domo patris sui:
“ Vestimentum tibi est,
princeps esto noster,
ruina autem haec sub manu tua ”.
6 E l' uomo piglierae lo suo fratello domestico (cioè che sarae della casa) del suo padre, e dirà: tu hai il vestimento, adunque sii nostro principe, e questa rovina sia nella tua mano.
7 Clamabit in die illa dicens:
“ Non sum medicus,
et in domo mea non est panis neque vestimentum;
nolite constituere me principem populi ”.
7 E risponderà in quello [dì], dicendo: io non sono medico, e nella casa mia non è pane nè vestimento; non mi vogliate fare principe del popolo.
8 Ruit enim Ierusalem, et Iudas concidit,
quia lingua eorum et adinventiones eorum contra Dominum,
ut provocarent oculos maiestatis eius.
8 Però che Ierusalem rovinò, e Giuda è caduto; però che li loro trovamenti erano contro a Dio, per provocare li occhi della sua maestade.
9 Procacitas vultus eorum accusat eos,
et peccatum suum quasi Sodoma
praedicaverunt nec absconderunt;
vae animae eorum,
quoniam reddita sunt eis mala!
9 Lo conoscimento del volto loro rispondeva a loro; e loro peccato predicherannolo (e manifesterannolo) quasi come Sodoma, e non lo nascosono: guai alle loro anime! però che li mali (loro) sono loro renduti.
10 Dicite iusto: “ Bene! ”,
quoniam fructum adinventionum suarum comedet.
10 Dite al giusto, però che è bene, però che mangerà lo frutto delle sue operazioni.
11 Vae impio in malum:
retributio enim manuum eius fiet ei!
11 Guai al malvagio nello male! la retribuzione delle sue mani sarà fatta a lui.
12 Populum meum opprimit infans,
et mulieres dominantur ei.
Popule meus, qui te beatum dicunt, ipsi te decipiunt
et viam gressuum tuorum dissipant.
12 Li suoi fattori spogliarono il mio popolo, e le femine signoreggiarono quelli. O popolo mio, quelli che ti dicono beato, egli [t'] ingannano, e disfanno la via del tuo andamento.
13 Surgit ad arguendum Dominus
et stat ad iudicandos populos.
13 Lo Signore sta a giudicare li popoli.
14 Dominus ad iudicium veniet
cum senibus populi sui et principibus eius:
“ Vos enim depasti estis vineam,
et rapina pauperis in domibus vestris.
14 Lo Signore verrà al giudicio colli antichi del popolo suo e con li suoi principi; e voi avete pasciuta la mia vigna, e la rapina delli poveri è nella vostra casa.
15 Quare atteritis populum meum
et facies pauperum commolitis? ”,
dicit Dominus, Deus exercituum.
15 Per che atterrate il popolo mio, e per che isforzate le faccie de' poveri? dice lo Signore delli eserciti.
16 Et dixit Dominus:
“ Pro eo quod elevatae sunt filiae Sion
et ambulaverunt extento collo et nutibus oculorum,
parvis passibus incedebant
et catenulis pedum tinniebant,
16 E disse Iddio: però che le figliuole di Sion si sono levate, e andarono col collo disteso, e con accennamento d' occhi andarono, e adornarono con le mani, e andarono colli loro piedi con composto passo;
17 decalvabit Dominus verticem filiarum Sion
et Dominus crinem earum nudabit ”.
17 Iddio farae calve le teste (e capi) delle figliuole di Sion, e scoprirà li loro capelli.
18 In die illa auferet Dominus
ornamentum calceamentorum et torques
18 In quel die Iddio torrà loro l' adornamento de' calzamenti, e le lunole (ovvero scarpette);
19 et lunulas et inaures
et armillas et mitras,
19 e li adornamenti del collo e li adornamenti del petto e li adornamenti delle braccia e le mitrie (chè usavano di portare cotali ornamenti a modo di mitrie);
20 discriminalia et periscelidas
et fascias et olfactoriola
20 e' pettini da pettinare, ovver ornamenti del capo, e li fregi e adornamenti del collo, tessuti d'oro o d'ariento, e cotali vaselli in che portavano lo moscado e altre cose odorifere (per non putire alli loro amatori, però che doveano sapere li sacrificii; e quelli che non sono battezzati putono tanto, quando sudano, che appena si puote loro stare presso; e però loro usano tanto li bagni e delle stufe). E torrò li adornamenti delli orecchi;
21 et anulos et ornamenta narium,
21 e li anelli e le gemme che portano nelle fronti;
22 mutatoria et palliola
et linteamina et marsupia,
22 e le mutande, e cotali panni a modo di mantelli, quali chiamano pallii, (e però abbiamo nel libro de' Re, che Elia profeta lasciò ad Eliseo lo suo pallio, cioè lo suo mantello), e le lenzuola e li aghi;
23 specula et sindones
et vittas et pallia.
23 e li specchi e zendadi, e legami per legare i capelli, e vestimenti sottili d'estate.
24 Et erit pro suavi odore foetor,
et pro zona funiculus,
et pro crispante crine calvitium,
et pro fascia pectorali cilicium,
stigma pro pulchritudine.
24 E farò che la puzza sarae a voi soave odore, e porterete per correggia uno funicello; e per li capelli crespi farò sarete calve, e per la fascia del petto averete lo ciliccio.
25 Viri tui gladio cadent,
et fortes tui in proelio,
25 E li tuoi belli uomini caderanno per lo coltello, e li tuoi forti nella battaglia.
26 et maerebunt atque lugebunt portae eius,
et desolata in terra sedebit.
26 E le sue porte si doleranno e piagneranno, e la desolata sederà in terra.