Scrutatio

Domenica, 26 maggio 2024 - San Filippo Neri ( Letture di oggi)

Prima lettera ai Corinzi 15


font
BIBBIA MARTINIBIBBIA RICCIOTTI
1 Or io vi dichiaro, o fratelli, il Vangelo, che vi annunziai, il quale voi pur riceveste, ed in cui voi state saldi,1 - Vi rammento poi, o fratelli, il Vangelo che vi ho annunziato e che voi avete accolto, e in cui rimanete saldi,
2 Per cui siete anche salvati: se lo ritenete in quella guisa, che io vi predicai, eccettochè indarno abbiate creduto.2 per il quale anche siete salvati, se pur ritenete con che parola ve l'ho annunziato; salvo se senza alcuna base voi abbiate creduto.
3 Imperocché io vi ho insegnato in primo luogo quello, che io pur apparai: che Cristo mori pe' nostri peccati secondo le scritture:3 Fra le prime cose, io v'ho trasmesso quello che anch'io ho ricevuto, vale a dire che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture,
4 E che fu sepolto, e che risuscitò il terzo di secondo le scritture:4 e fu sepolto, e risuscitò il terzo giorno secondo le Scritture;
5 E che fu veduto da Cefa, e di poi dagli undici:5 e fu visto da Cefa e poi dai Dodici.
6 E di poi fu veduto da sopra cinquecento fratelli in una volta: de' quali i più vivon fino al di d'oggi, alcuni poi sono morti:6 Dopo fu visto da più che cinquecento fratelli in una volta, de' quali i più son tuttora viventi, solo alcuni sono morti.
7 E poi fu veduto da Giacomo, e poi da tutti gli Apostoli:7 Poi fu visto da Giacomo, poi da tutti gli apostoli,
8 Per ultimo poi di tutti come da un aborto fu veduto anche da me.8 in ultimo di tutti fu visto da questo aborto che son io;
9 Imperocché io sono il minimo degli Apostoli, che non son degno di esser chiamato Apostolo, perché ho perseguitato la Chiesa di Dio.9 giacchè io sono il minimo degli apostoli, chè non son degno d'esser chiamato apostolo, perchè ho perseguitato la Chiesa di Dio;
10 Ma per la grazia del Signore son quello, che sono, e la grazia di lui, che è in me, non è stata infruttifera, ma ho travagliato più di tutti loro: non io però, ma la grazia di Dio, che è con me;10 ma per grazia di Dio son quel che sono, e la grazia di lui verso di me non fu cosa vana; anzi ho faticato più di tutti loro, non già io, ma la grazia di Dio con me.
11 Ed io adunque, e quegli, cosi predichiamo, e così avete creduto.11 Sia dunque io, siano loro, così predichiamo e così avete creduto.
12 Che se si predica Cristo come risuscitato da morte, come mai dicono alcuni tra voi, che non havvi risurrezione de' morti?12 Or se si predica che Cristo è stato risuscitato dai morti, come mai alcuni fra voi dicono che non ha luogo la risurrezione de' morti?
13 Che se non v' ha risurrezione de' morti: neppur Cristo è risuscitato.13 Se non ci fosse la risurrezione de' morti, neanche Cristo sarebbe risorto;
14 Se poi Cristo non è risuscitato, vana è adunque la nostra predicazione, vana è ancora la vostra fede:14 se Cristo non fosse risorto, vana sarebbe la nostra predicazione, e vana la vostra fede,
15 Siamo anche scoperti testimonj falsi di Dio: dappoiché abbiam renduto testimonianza a Dio dell'aver lui risuscitato Cristo, cui non ha risuscitato, se i morti non risorgono.15 e noi saremmo come falsi testimoni di Dio: giacchè noi abbiamo attestato rispetto a Dio, ch'ei risuscitò il Cristo; non l'avrebbe risuscitato se non risuscitano i morti;
16 Imperocché se non risorgono i morti, neppur Cristo è risuscitato.16 poichè se i morti non risuscitano, neanche Cristo è risorto,
17 Che se Cristo non è risorto, è vana la vostra fede, conciossiachè siete tuttora ne' vostri peccati.17 e se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede, e voi siete ancora nei vostri peccati;
18 Per la qual cosa anche quegli, che in Cristo si addormentarono, sono periti.18 e però anche quelli che son morti in Cristo sono periti.
19 Se per questa vita solamente speriamo in Cristo siamo i più miserabili di tutti gli uomini.19 Se solo per questa vita noi abbiam riposto in Cristo le nostre speranze, noi siamo più miserabili di tutti gli uomini.
20 Ora però Cristo è risuscitato da morte primizia de' dormienti:20 Ma invece Cristo risuscitò proprio da morte, primizia di quelli che giacciono morti.
21 Dappoiché da un uomo la morte, e da un uomo la risurrezione da morte.21 Infatti poichè per via di un uomo è la morte, anche per via d'un uomo v'è la risurrezione dei morti.
22 E siccome in Adamo tutti muojono, cosi pure tutti in Cristo saranno vivificati.22 Come in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti saranno vivificati,
23 Ciascheduno però a suo luogo, Cristo primizia: di poi quegli, che sono di Cristo, i quali nella venuta di lui hanno creduto.23 ciascuno al suo ordine; primizia è Cristo, poi quei di Cristo che nella venuta sua credettero;
24 Di poi la fine; quando avrà rimesso il regno a Dio, e al Padre, quando avrà abolito ogni principato, e ogni podestà, e virtù.24 poi sarà la fine, quando consegni il regno a Dio Padre, dopo aver annientato ogni signoria e ogni podestà e ogni potenza.
25 Or è necessario, che egli regni, sino a tanto che (Dio) gli abbia posti sotto dei piedi tutti i nimici.25 Poichè bisogna che Egli regni fino a che non abbia posto sotto i suoi piedi tutti i nemici.
26 L'ultima poi ad esser distrutta sarà la morte nemica: imperocché tutte le cose ha soggettate a' piedi di lui. Or quando dice:26 Ultimo nemico sarà annientata la morte, giacchè tutto ha posto [Iddio] sotto i piedi di lui.
27 Tutte le cose sono soggette a lui: senza dubbio si eccetua colui, che ha soggettate a lui tutte le cose.27 Quando dice «tutte le cose sono state assoggettate», è chiaro che si deve eccettuare Colui che ha a lui assoggettato ogni cosa.
28 Allorché poi saranno state soggettate a lui tutte le cose: allora anche lo stesso figlio sarà soggetto a lui, che gli ha assoggettata ogni cosa, onde Dio sia il tutto in tutte le cose.28 E quando a lui tutte le cose siano soggette, allora anche il Figlio stesso sarà sottoposto a Colui che tutto gli ha assoggettato, affinchè Dio sia tutto in tutti.
29 Altrimenti che faranno quegli, i quali si battezzano per li morti, se assolutamente i morti non risorgono? E perché si battezzano per quegli?29 Se così non fosse, a che si riduce il battesimo, di quelli che si fanno battezzare per i morti? Se del tutto i morti non risorgono, a che si fan battezzare per loro?
30 E noi pure perché ci esponghiamo ogn' ora ai pericoli?30 e anche noi perchè ci esponiamo ogni momento a pericoli?
31 Io muojo ogni giorno, (lo giuro) per la gloria vostra, che è mia in Cristo Gesù Signor nostro.31 In verità, lo affermo per la grande soddisfazione che ho di voi in Cristo Gesù nostro Signore, in ogni giorno sono esposto a morte.
32 Se (per parlare da uomo) combattei in Efeso con le bestie, che mi giova, se i morti non risorgono? Mangiamo, e beviamo, che doman si muore.32 Se ad Efeso ho lottato colle fiere per mire umane, che vantaggio ne ho avuto? se i morti non risorgono, «mangiamo e beviamo chè domani morremo».
33 Non vi lasciate sedurre: i discorsi cattivi corrompono i buoni costumi.33 Non lasciatevi sviare; «le cattive compagnie corrompono i buoni costumi».
34 Vegliate, o giusti, e non peccate imperocché certuni ignorano Dio, parlo, perché ne abbiate rossore.34 Riscotetevi per bene e non peccate, poichè alcuni hanno ignoranza di Dio; ve lo dico a vostra vergogna. Modo della risurrezione e qualità dei corpi gloriosi
35 Ma dirà taluno: come risuscitano i morti? E con qual corpo ritorneranno?35 Ma dirà taluno: «Come risorgono i morti? e con che corpo vengono?».
36 Stolto, quel, che tu semini, non prende vita, se prima non muore.36 Stolto, quel che tu semini, non si vivifica se prima non muore;
37 E seminando, non semini il corpo, che dee venire, ma un nudo granello, per esempio, di frumento, o di alcun altra cosa.37 e quando semini, non semini il corpo che deve venire, ma un nudo chicco, poni, di grano o di qualche altra cosa;
38 Ma Dio gli da corpo nel modo, che a lui piace: e a ciascun seme il suo proprio corpo.38 e Dio gli dà il corpo come ha voluto, e ciascun seme il proprio corpo.
39 Non ogni carne (è) la stessa carne: ma altra è la carne degli uomini, altra poi quella delle bestie, altra quella degli uccelli, altra quella de' pesci.39 Non ogni carne è la stessa carne, ma altra è la carne degli uomini, altra quella degli animali; altra la carne degli uccelli, altra quella de' pesci.
40 E (v' ha) de' corpi celesti, e de' corpi terrestri: ma altra la vaghezza de' celesti, e altra de' terrestri,40 E corpi celesti vi sono e corpi terrestri, ma altra è la splendidezza dei celesti, altra dei terrestri;
41 Altra la chiarezza del sole, altra la chiarezza della luna, e altra la chiarezza delle stelle. Imperocché v'ha differenza tra stella, e stella nella chiarezza:41 altro è lo splendor del sole, altro quello della luna, altro quello degli astri, poichè un astro è differente da un altro per splendore.
42 Cosi pure la risurrezione de' morti. Si semina (corpo) corruttibile, sorgerà incorruttibile.42 Così è anche la risurrezione dei morti. Il corpo si semina corruttibilmente, risorge incorruttibile;
43 Si semina ignobile, sorgerà glorioso: si semina inerte, sorgerà robusto.43 si semina ignobile, risorge in gloria; si semina debole, risorge in forza;
44 Si semina un corpo animale, sorgerà un corpo spirituale. Se v'ha un corpo animale, v'ha pure un corpo spirituale, come sta scritto.44 si semina corpo animale, risorge corpo spirituale. Se esiste il corpo animale vi è anche quello spirituale. Così anche sta scritto:
45 Il primo uomo Adamo fu fatto anima vivente, l'ultimo Adamo spirito vivificante.45 " Il primo uomo Adamo fu fatto anima vivente "; l'ultimo Adamo è spirito vivificante.
46 Ma non è prima lo spirituale, ma si l'animale: e poi lo spirituale.46 Ma non è prima l'elemento spirituale, bensì l'animale, lo spirituale, vien dopo.
47 Il primo uomo della terra terrestre: il secondo uomo dal cielo celeste.47 Il primo uomo, tratto dalla terra è terrestre, il secondo uomo è dal cielo e celeste.
48 Quale il terrestre, tali anche i terrestri: quale il celeste, tali anche i celestiali.48 Qual è l'uomo terrestre, tali anche i terrestri; e quale il celeste tali anche i celesti.
49 Siccome adunque abbiam portato l'immagine del terreno, portiamo anche l'immagine del celeste.49 E come abbiam portato l'immagine del terrestre, porteremo anche l'immagine del celeste.
50 Dico questo, o fratelli, perché la carne, e il sangue non possono ereditare il regno di Dio: né la corruzione renderà l'incorruttibilità.50 E questo dico, o fratelli, che la carne e il sangue non possono ereditare il regno di Dio, nè la corruzione può ereditare l'incorruttibilità.
51 Ecco, che io vi dico un mistero: risorgerem veramente tutti, ma non tutti saremo cangiati.51 Ecco, io vi rivelo un mistero: tutti risorgeremo, ma non per tutti avverrà cangiamento;
52 In un momento, in un batter d'occhio, all'ultima tromba: imperocché suonerà la tromba, e i morti risorgeranno incorrotti: e noi saremo cangiati.52 in un attimo, in un batter d'occhio, al suon dell'ultima tromba; poichè sonerà e i morti risorgeranno incorruttibili; anche noi saremo cambiati.
53 Imperocché fa d'uopo, che questo corruttibile dell'incorruttibilità ti rivesta: e questo mortale si rivesta dell'immortalità.53 Poichè bisogna che questo corpo corruttibile rivesta l'incorruttibilità; e che questo mortale rivesta l'immortalità.
54 Quando poi questo mortale si sarà rivestito dell'immortalità, allora sarà adempiuta la parola, che sta scritta: è stata tracannata la morte nella vittoria.54 E quando questo mortale rivesta l'immortalità, allora si avvererà la parola che è scritta: " È stata assorbita la morte nella vittoria.
55 Dov'è, o morte, la tua vittoria? Dov' è, o morte, il tuo pungiglione?55 O morte, dov'è la tua vittoria? dov'è, o morte, il tuo pungiglione? ".
56 Il pungiglione poi della morte è il peccato: e la forza del peccato è fa legge.56 Pungiglione della morte è il peccato, e quella che mostra l'essenza del peccato è la legge;
57 Ma grazie a Dio, il quale c'ha dato vittoria per Gesù Cristo Signor nostro.57 grazie sian rese a Dio che diè a noi la vittoria per mezzo del Signor nostro Gesù Cristo.
58 Per la qual cosa, fratelli miei cari, siate stabili, ed immobili, abbondando sempre nell'opera del Signore, poichè sapete, come il vostro travaglio non è infruttuoso nel Signore.58 Conseguentemente, o diletti fratelli, siate stabili, incrollabili, abbondando sempre nell'opera del Signore, sapendo che la fatica vostra non è vana nel Signore.