Vangelo secondo Luca 7
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BIBBIA MARTINI | BIBBIA CEI 2008 |
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1 E terminato che ebbe tutti i suoi discorsi al popolo, che lo ascoltava; entrò in Cafarnaum. | 1 Quando ebbe terminato di rivolgere tutte le sue parole al popolo che stava in ascolto, Gesù entrò in Cafàrnao. |
2 E il servo di un certo centurione caro a lui era ammalato, e vicino a morire. | 2 Il servo di un centurione era ammalato e stava per morire. Il centurione l’aveva molto caro. |
3 E avendo quegli sentito parlare di Gesù, mandò da lui gli anziani dei giudei a pregarlo, che andasse a guarire il suo servo. | 3 Perciò, avendo udito parlare di Gesù, gli mandò alcuni anziani dei Giudei a pregarlo di venire e di salvare il suo servo. |
4 Questi adunque' essendo andati a trovar Gesù, lo pregavano istantemente, dicendogli: Egli merita, che tu gli faccia questa grazia. | 4 Costoro, giunti da Gesù, lo supplicavano con insistenza: «Egli merita che tu gli conceda quello che chiede – dicevano –, |
5 Imperocché ama la nostra nazione, e ci ha fabbricata egli stesso la sinagoga. | 5 perché ama il nostro popolo ed è stato lui a costruirci la sinagoga». |
6 Gesù adunque andò con loro. E quando era già poco lontan dalla casa, il centurione mandò a lui degli amici, per dirgli: Signore, non ti incomodare: imperocché non sono io degno, che tu entri sotto il mio tetto: | 6 Gesù si incamminò con loro. Non era ormai molto distante dalla casa, quando il centurione mandò alcuni amici a dirgli: «Signore, non disturbarti! Io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto; |
7 E per questo non mi sono nemmen io medesimo creduto degno di venir da te: ma ordina con un sol motto, e il mio servo sarà risanato. | 7 per questo io stesso non mi sono ritenuto degno di venire da te; ma di’ una parola e il mio servo sarà guarito. |
8 Imperocché anch'io sono un uomo subordinato, che ho sotto di me de' soldati: e dico a uno: Vanne, ed egli va; ed a un altro: Vieni, ed egli viene; e al mio servo: Fa la tal cosa, e la fa. | 8 Anch’io infatti sono nella condizione di subalterno e ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo fa». |
9 Lo che udito avendo Gesù, ne restò ammirato: e rivolto alla turba, che lo seguiva, disse: In verità vi dico, che non ho trovato tanta fede nemmeno in Israele. | 9 All’udire questo, Gesù lo ammirò e, volgendosi alla folla che lo seguiva, disse: «Io vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede così grande!». |
10 E coloro, che erano stati mandati, ritornando a casa, trovarono guarito il servo, che era stato malato. | 10 E gli inviati, quando tornarono a casa, trovarono il servo guarito. |
11 E avvenne, che di poi egli andava a una città chiamata Naim: e andavan seco i suoi discepoli, e una gran turba di popolo. | 11 In seguito Gesù si recò in una città chiamata Nain, e con lui camminavano i suoi discepoli e una grande folla. |
12 E quand' ei fu vicino alla porta della città, ecco che veniva portato fuori alla sepoltura un figliuolo unico di sua madre: e questa era vedova: e gran numero di persone della citta la accompagnavano. | 12 Quando fu vicino alla porta della città, ecco, veniva portato alla tomba un morto, unico figlio di una madre rimasta vedova; e molta gente della città era con lei. |
13 E vedutala il Signore, mosso di lei a compassione, le disse: Non piangere. | 13 Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le disse: «Non piangere!». |
14 E avvicinossi alla bara, e la toccò. (E quelli, che la portavano, si fermarono) Ed egli disse: Giovinetto, dico a te, levati su. | 14 Si avvicinò e toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Ragazzo, dico a te, àlzati!». |
15 E il morto si alzò a sedere, e principiò a parlare. Ed egli lo rendette a sua madre. | 15 Il morto si mise seduto e cominciò a parlare. Ed egli lo restituì a sua madre. |
16 Ed entrò in tutti un gran timore: e glorificavano Dio, dicendo: Un profeta grande è apparso tra noi: e ha Dio visitato il suo popolo. | 16 Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio, dicendo: «Un grande profeta è sorto tra noi», e: «Dio ha visitato il suo popolo». |
17 E questa opinione intorno ad esso si sparse per tutta la Giudea, e pertutto il paese all'intorno. | 17 Questa fama di lui si diffuse per tutta quanta la Giudea e in tutta la regione circostante. |
18 E i discepoli di Giovanni riferirono a lui tutte queste cose. | 18 Giovanni fu informato dai suoi discepoli di tutte queste cose. Chiamati quindi due di loro, Giovanni |
19 E Giovanni chiamati due de' suoi discepoli, li mandò da Gesù a dirgli: Se' tu colui, che dee venire, o dobbiamo aspettar un altro? | 19 li mandò a dire al Signore: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». |
20 E quegli andati da lui gli dissero: Giovanni Batista ci ha mandati da te a dirti: Se' tu colui, che dee venire, o dobbiamo aspettare un altro? | 20 Venuti da lui, quegli uomini dissero: «Giovanni il Battista ci ha mandati da te per domandarti: “Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?”». |
21 (Or nello stesso tempo egli liberò molti dalle malattie, e dalle piaghe, e da' maligni spiriti, e donò il vedere a molti ciechi). | 21 In quello stesso momento Gesù guarì molti da malattie, da infermità, da spiriti cattivi e donò la vista a molti ciechi. |
22 E rispose loro: Andate, riferite a Giovanni quel, che avete udito, e veduto: i ciechi veggono, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono mondati, i sordi odono, i morti risuscitano, e si annuncia a' poveri il Vangelo: | 22 Poi diede loro questa risposta: «Andate e riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciata la buona notizia. |
23 E beato, chi non sarà scandalizzato per me. | 23 E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!». |
24 E partiti che furono i messi di Giovanni, cominciò egli a dire di Giovanni alle turbe: Che siete voi andati a vedere nel deserto? forse una canna scossa dal vento? | 24 Quando gli inviati di Giovanni furono partiti, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? |
25 Ma pure, che siete voi andati a vedere? forse un uomo delicatamente vestito? Certo, che coloro, che portano abiti preziosi, e stanno sul lusso, vivono nelle case dei re. | 25 Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che portano vesti sontuose e vivono nel lusso stanno nei palazzi dei re. |
26 Ma che è quello, che siete andati a vedere? un profeta? Si certamente, io vi dico, e ancor più che profeta: | 26 Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. |
27 Questi è colui, del quale sta scritto: Ecco che io spedisco il mio Angelo innanzi a te, il quale preparerà al tuo venire la strada. | 27 Egli è colui del quale sta scritto: Ecco, dinanzi a te mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via. |
28 Imperocché io vi dico, che tra i nati di donna, profeta maggiore di Giovanni il Batista non v' è. Ma il più piccolo nel regno di Dio è maggiore di lui. | 28 Io vi dico: fra i nati da donna non vi è alcuno più grande di Giovanni, ma il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui. |
29 E tutto il popolo che lo ascoltò, e i pubblicani han dato gloria a Dio, essendosi battezzati col battesimo di Giovanni. | 29 Tutto il popolo che lo ascoltava, e anche i pubblicani, ricevendo il battesimo di Giovanni, hanno riconosciuto che Dio è giusto. |
30 Ma i Farisei e i dottori della legge per loro danno disprezzarono i disegni di Dio, non essendosi fatti da lui battezzare. | 30 Ma i farisei e i dottori della Legge, non facendosi battezzare da lui, hanno reso vano il disegno di Dio su di loro. |
31 Disse poi il Signore: A qual cosa adunque paragonerò io gli uomini di questa generazione? E a qual cosa sono simili? | 31 A chi dunque posso paragonare la gente di questa generazione? A chi è simile? |
32 Sono simili a quei fanciulli, che seggono sulla piazza, e intuonano gli uni agli altri: Vi abbiamo sanato la sampogna, e non avete ballato: vi abbiamo cantato cose lugubri, e non avete pianto. | 32 È simile a bambini che, seduti in piazza, gridano gli uni agli altri così: “Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non avete pianto!”. |
33 Conciossiachè venne Giovanni Batista, che non mangia pane, né beve vino, e voi dite: Egli è indemoniato. | 33 È venuto infatti Giovanni il Battista, che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: “È indemoniato”. |
34 Venne il Figliuolo dell'uomo, che mangia, e beve, e voi dite: Ecco il mangione, e il bevone, amico de' pubblicani, e de' peccatori. | 34 È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e voi dite: “Ecco un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori!”. |
35 Ma è stata giustificata la sapienza da tutti i suoi figliuoli. | 35 Ma la Sapienza è stata riconosciuta giusta da tutti i suoi figli». |
36 E uno de' Farisei lo pregò, che andasse a mangiar da lui. Ed entrato in casa del Fariseo si pose a tavola. | 36 Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. |
37 Quand'ecco una donna, che era peccatrice in quella città, appena ebbe inteso, com' egli era a tavola in casa del Fariseo, prese un alabastro di unguento: | 37 Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; |
38 E stando di dietro a' suoi piedi, cominciò a bagnare i piedi di lui colle lagrime, e rasciugavali con i capelli della sua testa, e li baciava, e gli ungeva con l'unguento. | 38 stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo. |
39 Or vedendo ciò il Fariseo, che lo aveva invitato, disse dentro di se: Se costui fosse profeta, certamente saprebbe, chi, e quale sia la donna, la quale lo tocca: e come ella è peccatrice. | 39 Vedendo questo, il fariseo che l’aveva invitato disse tra sé: «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!». |
40 E Gesù gli rispose, e disse: Simone, ho qualche cosa da dirti. Ed egli disse: Maestro, parla. | 40 Gesù allora gli disse: «Simone, ho da dirti qualcosa». Ed egli rispose: «Di’ pure, maestro». |
41 Un creditore aveva due debitori: uno doveagli cinquecento denari, e l'altro cinquanta. | 41 «Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. |
42 Non avendo quegli il modo di pagare, condonò il debito ad ambedue. Chi adunque di essi lo ama di più? | 42 Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?». |
43 Rispose Simone: Penso, che quegli, cui ha condonato di più. Ed ei disselli: Rettamente hai giudicato. | 43 Simone rispose: «Suppongo sia colui al quale ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene». |
44 E rivolto alla donna, disse a Simone: vedi tu questa donna? Sono entrato in tua casa, non hai dato acqua a' miei piedi: e questa ha bagnato i miei piedi colle sue lagrime, e gli ha asciugati co' suoi capelli. | 44 E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. |
45 Non hai a me dato il bacio: questa da che è venuta, non ha rifinito di baciare i miei piedi. | 45 Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. |
46 Non hai unto con olio il mio capo: e questa ha unti con unguento i miei piedi. | 46 Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. |
47 Per la qual cosa ti dico: Le sono rimessi molti peccati, perché molto ha amato. Or meno ama, a cui meno si perdona. | 47 Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco». |
48 E a lei disse: Ti son rimessi i peccati. | 48 Poi disse a lei: «I tuoi peccati sono perdonati». |
49 E i convitati cominciarono a dire dentro di se: Chi è costui, che fin rimette i peccati? | 49 Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è costui che perdona anche i peccati?». |
50 Ed egli disse alla donna: La tua fede ti ha fatta salva: Vanne in pace. | 50 Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!». |